La capacità di attaccare dal pick and roll di Dragic è stata una delle chiavi del grande inizio di Miami, unita alle difficoltà di Howard nel prendere le misure allo sloveno.
L’idea è quella di “invogliare” James ad attaccare uno contro uno cercando soluzioni personali, un vecchio difetto che Miami conosce bene e che ogni tanto è capitato anche in questa partita quando si è incaponito ad attaccare Kelly Olynyk. Gli aiuti portati dal lato debole sono stati troppo lenti e/o effettuati da giocatori non in grado di contrastarlo, scoprendosi anche a rimbalzo. Il canestro segnato contro Butler, poi, è semplicemente insostenibile per le speranze degli Heat di potersela giocare: se nemmeno lui riesce a tenerlo dal palleggio, chi può riuscirci?
AD ha chiuso con 34 punti e 9 rimbalzi con 5 assist e 3 stoppate, tirando 11/21 dal campo, 2/4 da tre e 10/10 ai liberi: con Adebayo non al 100%, viene difficile pensare come non possa segnare 30 punti ogni volta che scende in campo in questa serie in cui è più grosso, più veloce e più talentuoso di ogni lungo che Miami può mettergli addosso.