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Marco D'Ottavi
La redenzione del pirata Muriqi
02 mar 2023
02 mar 2023
Catastrofico in Italia, eroe in Spagna.
(di)
Marco D'Ottavi
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IMAGO / ZUMA Wire
(foto) IMAGO / ZUMA Wire
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Il 14 settembre 2020 Vedat Muriqi sbarca a Ciampino e dice: «Mi hanno detto che avevano bisogno di uno come me». È stata una trattativa estenuante, durata settimane. La Lazio per averlo dal Fenerbahce spende 17,5 milioni più 2 di bonus, facendone il secondo acquisto più costoso dell’era Lotito, appena dietro Zarate. Tare è raggiante, dice una frase che suona strana: «Senza Covid non avremmo potuto prenderlo». Il significato è che senza la contrazione dei prezzi dovuta alla pandemia, Muriqi non sarebbe costato così poco. È un affare quindi. In quei giorni Repubblica lo chiama “titolare aggiunto, non bomber di scorta”. Lo si vuole smarcare dall’etichetta di vice Immobile, di semplice necessità numerica per quando il miglior attaccante della Serie A ha un raffreddore o un dolorino alla schiena. La stagione precedente Immobile ha segnato 36 gol, pareggiando il record di Higuain, ma gli altri attaccanti della rosa non sono arrivati neanche in doppia cifra. La Lazio è rimasta attaccata al primo posto fino allo stop al campionato a causa della pandemia, ma alla ripartenza è scivolata dietro, mostrando una scarsa profondità nella rosa. Muriqi è il profilo individuato dalla società per fare un salto di qualità, se non vincere lo Scudetto, almeno restare lì, tra le prime quattro. Facciamo un salto in avanti, a oggi. Muriqi è in campo con la maglia del Maiorca. Porta i capelli lunghi legati sopra la testa e indossa il numero 7. Dani Rodriguez dall’esterno lo serve con un pallone rasoterra al limite dell’area un po’ arretrato. Muriqi è perpendicolare alla porta ma non ci pensa due volte: con l’interno del sinistro quasi lo scava per creare qualcosa a metà tra il pallonetto e il tiro a giro che scavalca la mano tesa di Pacheco per infilarsi in rete.

È il suo undicesimo gol stagionale, il più bello. Il Maiorca è decimo in campionato, appena tre punti dietro il sesto posto che varrebbe l’Europa, una stagione che era difficile aspettarsi da una squadra in perenne lotta per la salvezza. Un mese fa ha battuto il Real Madrid, il gol decisivo è stato un autogol di Nacho, provocato però dalla presenza di Muriqi su un cross; prima della sosta è toccata la stessa sorte all'Atletico Madrid, battuto in casa da un suo gol. L'allenatore Javier Aguirre dice che Muriqi è «un insetto brutto e strano, quando lo vedi cambi marciapiede». È una frase che può sembrare cattiva, ma che è piena d’affetto. Muriqi e il Maiorca si sono trovati: una squadra soprannominata i Piratas e un calciatore che a un pirata somiglia davvero.

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