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I movimenti di mercato più assurdi della settimana
02 ago 2024
Per essere primi nel medagliere del calciomercato random.
(articolo)
7 min
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In qualche modo siamo arrivati al due di agosto. Le Olimpiadi vanno avanti imperterrite e così fa anche il calciomercato. In realtà il “grande calciomercato”, quello che riempie le prime pagine dei quotidiani italiani, sembra essersi preso una pausa (chissà magari anche i direttori sportivi sono molto appassionati di tuffi). In questa rubrica, però, il “grande calciomercato”, come sapete, ci interessa il giusto. E per fortuna il “piccolo calciomercato”, quello che sembra avere una sceneggiatura scritta da un bot mal programmato da un algoritmo, non si ferma mai.

Varane al Como

L’incredibile calciomercato che sta facendo il Como ha una sfumatura leggermente diversa da quelli lisergici a cui ci avevano abituato altre squadre neopromosse, per esempio nelle scorse stagioni il Venezia e ancora prima il Benevento. La squadra lombarda sta puntando su profili esperti e con un grande richiamo internazionale, è vero, ma in un momento della carriera in cui le loro possibilità di incidere ad alti livelli è più incerta. Raphael Varane, in questo senso, è forse l’esempio migliore.

Varane è uscito dal giro della Nazionale, e ha iniziato a fare delle riflessioni più profonde sull’usura che comporta il gioco del calcio a tutti i livelli - discorsi interessanti e su cui seriamente bisognerebbe riflettere, ma che non fanno ben sperare sulla sua voglia di rimanere competitivo - ma viene da una stagione comunque non catastrofica nel campionato più competitivo al mondo. Varane ha avuto dei problemi fisici (non una novità per la sua carriera), ma comunque ha giocato più di duemila minuti in stagione con il Manchester United, non proprio il minutaggio di un giocatore a fine carriera. D’altra parte il difensore francese è ancora relativamente giovane, ha appena 31 anni. Siamo sicuri che arrivi a Como solo per passare delle belle giornate di sole in riva al lago?

«All'inizio ero curioso di scoprire di cosa si trattasse e poco dopo ho realizzato quanto questo progetto sia speciale e diverso da tutti gli altri che mi erano stati proposti, quindi ho voluto saperne di più», ha detto Varane alla sua prima dichiarazione da nuovo giocatore del Como «Più mi immergevo nel progetto è più diventava interessante e questo mi ha dato una prospettiva diversa su ciò che volevo fare». Non sembrano parole di un calciatore che ha appena cambiato squadra, ma di una persona che ha preso una scelta di vita radicale, tipo fare il nomade digitale in Sudamerica o decidere di mettersi un'arnia in balcone per farsi il miele da soli. Magari Varane la sta davvero vivendo in questo modo, rimane da vedere se questa è una bella o una brutta notizia per il Como.

Iago Falque al LD Alajuelense

L’ultima notizia su Iago Falque lo aveva visto svincolarsi dall’America de Cali in Colombia, dopo che la sua auto era stata colpita da alcuni proiettili nei pressi del centro sportivo del club. Iago Falque non era presente al momento degli spari (era un altro a guidare, in un presunto tentativo di rapina subito) ma l’evento lo aveva convinto che quello era il suo posto.

Era circa un anno fa e da quel momento non avevamo più avuto sue notizie. Ci sta, i calciatori dopo i 30 anni tendono a finire nell’oblio se non riescono a mantenere standard di qualità elevati e purtroppo Iago Falque non ci è riuscito. Perché? È una domanda interessante, dopotutto il suo talento sembrava di quelli immortali, ma qui non siamo per dare risposte, ma solo informazioni assurde. Nel silenzio infatti la carriera di Iago Falque è ripartita ed è ripartita dal posto più improbabile: il Costa Rica. L’LD Alajuelense è un po’ la loro Juventus (30 scudetti) e lui dalla Juventus, quella italiana, ci è anche passato. Appena arrivato ha detto di aver giocato in squadre con grande pressione e che reggerà anche quella di giocare per l’LD Alajuelense, che comunque punta a vincere tutto. Fin qui 4 presenze e un assist.

Sergi Samper al Motor Lublin

Era il 2014 e Sergi Samper si affacciava in prima squadra al Barcellona con vaghi echi da Busquets. C’è un video incredibile in cui gli fanno vedere delle azioni di gioco stoppando appena prima della giocata di Busquets e Sergi Samper indovina sempre cosa avrebbe fatto. In campo Samper aveva i capelli da pariolino e si muoveva come su una nuvola: sembrava impossibile non diventasse forte. Noi gli avevamo dedicato un “Preferiti”, la rubrica in cui cerchiamo di adocchiare il talento prima ancora che sbocci.

Ci eravamo sbagliati. Samper ha giocato appena una manciata di partite con il Barcellona, poi è finito al Vissel Kobe, praticamente il rifugium peccatorum del club catalano. L’anno scorso invece era all’FC Andorra, la squadra di Piquè. Sembrava la classica carriera prima, che ne so, di essere eletto nel parlamento della Catalogna. Invece è appena arrivata una svolta improvvisa: la nuova squadra di Sergi Samper è il Motor Lublin, neopromossa nella Serie A polacca.

Dieci anni dopo Sergi Samper ha perso qualche capello, ha gli occhi semichiusi di chi dorme troppo poco e una barba non curata. Tiene le braccia incrociate sulla pancia come se volesse coprire qualcosa. Come ci è finito in questa realtà? È il sottotesto di questa rubrica, ma certe volte è semplicemente impossibile non rimanere stupiti.

Iker Bravo all’Udinese

Forse non vi sembrerà strano, che l’MVP dell’ultimo Europeo U-19 si sia trasferito all’Udinese. La carriera di Iker Bravo, così, oggi, conta: Barcellona, Real Madrid, Bayer Leverkusen, Udinese. Sarà stato il desiderio di lavorare con Runjaic?

Bravo è uno di quei giocatori cresciuti in grossi settori giovanili che si atteggiano da calciatori da quando hanno 15 anni - capello platinato, sponsor tecnico importante, esultanze codificate - e ora sarà sconvolgente ripensarsi in Friuli. È un attaccante che si muove molto, con una tecnica sensibilmente più alta di tutti i centravanti dell’Udinese (ma lo standard è quello che è). Best case scenario: Gerard Deulofeu; Worst case scenario: Gabriel Torje.

Gabriele Parlanti al Feyenoord

Gabriele Parlanti è un centrocampista italiano di vent’anni e la notizia è che sta passando dal Sestri Levante, che milita in Serie C, al Feyenoord (che forse però lo girerà al Dordrecht, in Serie B olandese). È quel tipo di notizia che ti fanno intravedere la realtà invisibile del mondo del calcio, il suo sottosopra. Gli scout olandesi veramente si sono andati a vedere le partite del Sestri Levante? O c’è qualcuno che ha informato la dirigenza del club di Rotterdam sulle sue prestazioni? Paolo Mancuso, ex direttore sportivo del Sestri Levante, interpellato da Genova24, ha detto che «la sua voglia di arrivare gli ha fatto raggiungere questo risultato: a differenza di molti ragazzi, non è uno che ha voluto tutto e subito, anche economicamente». Anche in questo caso non sappiamo esattamente cosa significa, ma sarebbe bello se davvero la determinazione gli permettesse da sola di risalire tutta la catena alimentare del calcio europeo. Un’idea simile ce l’aveva avuta Scamacca qualche anno fa, magari per Parlanti varrà lo stesso.

Filip Jørgensen al Chelsea

Il Chelsea ha comprato Filip Jorgensen dal Villarreal per circa 25 milioni di euro. Ha 22 anni e svedese ma è cresciuto in Spagna. Ha firmato un contratto di sette anni con il suo nuovo club, che per un calciatore è praticamente a tempo indeterminato. Il Chelsea lo fa per spalmare il costo sui propri bilanci, ma avevano davvero bisogno di fare questa cosa? Jorgensen diventa il settimo portiere in rosa, e sarà pure spalmato, ma sembra comunque una stortura del turbocapitalismo, una cosa da malati di Amazon.

Cristian Totti al Matera (anzi no: all'Olbia)

La carriera da professionista di Cristian Totti non è ancora iniziata che ha già preso quella piega decadente che di solito hanno i calciatori alla fine della propria parabola. Dopo aver spiccato il volo dal nido dalle giovanili della Roma, Totti è sembrato accettare la corte di qualsiasi squadra che volesse risplendere della luce del suo cognome. Prima il Frosinone, poi le giovanili del Rayo Vallecano, infine l’Avezzano, in Serie D, dove era arrivato circa un mese fa. Pare che a convincerlo a cambiare nuovamente aria siano stati i problemi giudiziari avuti dal presidente della società abruzzese, arrestato per autoriciclaggio e truffa aggravata. Adesso il figlio dello storico capitano della Roma sembra essere vicino al Matera, sempre in Serie D, come confermato dal suo stesso presidente. «C’è questa possibilità. Stiamo studiando come chiudere questo colpo. Chiaramente c’è tanta concorrenza, ma mi piacerebbe avere questo giocatore. Si tratta di un ragazzo serio, che potrà dare il suo contributo. Speriamo si convinca ad accettare la nostra proposta».

Difficile parlare di Totti al di là dell’eredità che si porta dietro: il presidente del Matera è davvero convinto del suo talento o è solo una mossa pubblicitaria? È quel tipo di interrogativi che, chissà, forse lo stesso Cristian Totti si pone e che per questo da fuori fanno provare istintivamente una certa compassione nei suoi confronti. Speriamo che nella città dei sassi, finalmente, capiremo qualcosa di più sulla sua strada.

(poco dopo aver pubblicato questo pezzo, Cristian Totti ha deciso di smentirci firmando per l'Olbia invece che per il Matera, sempre in Serie D, dove sarà allenato da Marco Amelia, terzo portiere dell'ultimo scudetto romanista)

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