Ne ha fatta di strada il fuorigioco negli ultimi anni, da concetto metafisico che le donne non potevano capire a postulato geometrico, certo al millimetro grazie a sensori magici che si nascondono in stadi ormai vuoti. Ma il fuorigioco, oggi, è soprattutto il fantasma che perseguita la vita di Alvaro Morata. Gli tira le lenzuola la notte, gli appare dietro lo specchio del bagno al mattino, gli fa annullare sei gol nel giro di pochi giorni, tre solo contro il Barcellona. Dopo quella partita per qualcuno i gol annullati allo spagnolo nel 2020 erano addirittura 10, tanti quanti quelli segnati, prima che la notizia si scoprisse essere falsa (almeno a oggi, diciamo che può superare tranquillamente questo traguardo già stasera).
La tecnologia del VAR ha cambiato il destino dei gol al limite. Attaccanti che prima sarebbero stati fermati dal guardalinee, ingiustamente o meno, ora vengono lasciati liberi di dimostrare il loro valore sottoporta in attesa che un check decida il loro destino. Prima di Morata era stato Caputo a segnare una tripletta di gol annullati postumi, per dirne una. Nel gol annullato contro lo Spezia, ad esempio, senza VAR il guardalinee probabilmente avrebbe alzato la bandierina all’istante, mentre in quello segnato al Crotone nessun occhio umano avrebbe potuto vedere il fuorigioco e dal vivo la sua posizione sembrava nettamente buona.
Ma il rapporto litigarello tra l’attaccante spagnolo e il fuorigioco non si limita alle ultime due settimane di fuoco, né alla millimetrica pignoleria del VAR. La scorsa stagione in Liga è stato il terzo giocatore ad andare più spesso in fuorigioco per 90’, considerando quelli con almeno 15 presenze. Era nelle prime posizioni anche in Premier League. In parte è normale: Morata è un attaccante che gioca sulla profondità, che ama scattare tra i centrali avversari per prenderli sul tempo. Anche dentro l’area di rigore cerca sempre di anticipare il difensore, fregarlo per una frazione di secondo.
❌ Offsides this season:
🍒 Bournemouth – 16
🔵 Alvaro Morata – 18Offside more than an entire club 🙈 pic.twitter.com/vZ7ec16KbB
— talkSPORT (@talkSPORT) November 24, 2018
Si possono trovare decine e decine di gol che Morata si è fatto annullare perché più avanti di tutti al momento dell’ultimo passaggio. In alcuni casi si è preso un vantaggio plateale che è stato determinante (come nel secondo segnato al Barcellona, in cui passa davanti a Araujo prima del cross di Cuadrado), in altri è stato solo un caso, chiamiamola sfortuna (come nel terzo al Barcellona in cui ha mezzo piede davanti in una posizione statica al momento del tiro di Cuadrado ). Alcune volte è stato il compagno a ritardare il passaggio, altre lui ha avuto troppa fretta.
Tuttavia il compito di Morata sarebbe quello di surfare su quella linea immaginaria senza però oltrepassarla prima del dovuto e non sempre è stato in grado. Questa, chiamiamola colpa, lo ha privato di diversi gol anche molto belli, questi sono i migliori (anche se il concetto di “migliore” per un gol irregolare è difficile da stabilire).