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(di)
Giuseppe Pastore
Dentro la follia del Mono Burgos
11 mar 2019
11 mar 2019
Uno dei personaggi più anti-convenzionali del calcio contemporaneo.
(di)
Giuseppe Pastore
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A me piace arrivare a fine festa con gli occhi ancora aperti.


Quando tutti stanno già dormendo, io continuo a osservarli attentamente.


(German Burgos)


 



 



 




 



 


Cose da Argentina: in un Velez-River del 1996, Chilavert sorprende Burgos quasi da 60 metri. “Praticamente ha tirato dal Paraguay”, commenterà amaramente il Mono.


 



 



Ecco Simeone e Burgos in panchina durante un Catania-Lecce qualunque, il Cholo con il cappotto completamente aperto come da regola della casa, il Mono sempre un passo indietro. I siciliani scesero in campo con nove argentini titolari – Andujar, Schelotto, Silvestre, Spolli, Ledesma, Ricchiuti, Llama, Maxi Lopez e il Papu Gomez - e vinsero 3-2 grazie a una doppietta su punizione dello “straniero” Ciccio Lodi.


 





 



 


La vis comica di Burgos si nota anche in questo spot girato nel 2002 dopo il ritorno dell'Atletico in Primera Division alla fine di due anni di intollerabile purgatorio. “Hanno scelto me perché lo sapete come sono le agenzie pubblicitarie, alla fine prendono sempre quello più figo”.


 



 



 



 






 



 


Com'è noto, il Mono Burgos è anche ottimo performer ed è stato per tanti anni il frontman dei The GARB, la rock band che prende il nome dalle sue iniziali e che ha pubblicato quattro dischi dal 1996 al 2005. Notate, tatuata sulla spalla sinistra, la linguaccia dei Rolling Stones.


 





 



 



 

https://twitter.com/Tuitbol/status/986563430286012416

 



 

 

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