Considerando che la classe di giocatori di questo Draft si profila particolarmente forte, non c’è da stupirsi se la notte della Lottery era particolarmente attesa dalle squadre coinvolte nell’estrazione. I Detroit Pistons, vincitori della Lottery e quindi della prima scelta assoluta, ne escono sicuramente come vincitori - considerando anche la posta in palio - ma possiamo affermare che non sono gli unici a poter sorridere e che alcune di queste squadre avranno comunque la possibilità di consolarsi, potendo scegliere da un ottimo lotto di prospetti, molti di questi con più di una qualità nel proprio gioco e a forte trazione esterna (il che significa che anche in questo Mock Draft vedrete molti esterni e pochi lunghi).
Se la prima scelta assoluta è prevedibilmente scontata, ci sono altri 4 giocatori (forse 5) per i quali si delinea comunque un futuro molto roseo, a cui fa seguito una serie di nodi e incastri che proveremo a prevedere in questa prima stesura del Mock Draft. In attesa della notte tra il 29 e il 30 luglio in cui le squadre faranno le loro scelte definitive.
1. DETROIT PISTONS - Cade Cunningham (G, Oklahoma State)
Possiamo tranquillamente dire che il significato di vincere alla lotteria prende più di un significato per i Pistons: in una notte si assicurano un giocatore che promette di essere generazionale per la sua capacità di essere un mega-creatore di gioco e un realizzatore di riferimento dalla mentalità vincente, permettendo a Detroit di riposizionarsi nella mappa NBA dopo anni di ricostruzioni finite… corte.
La questione del fit non si pone neanche. Il giocatore sarebbe una scelta ad occhi chiusi per qualsiasi squadra fosse stata pescata con la 1, ma è interessante vedere come il nucleo già presente di questa squadra possa esaltare al meglio le caratteristiche di Cunningham, tra giovani di grande utilità (Killian Hayes da handler secondario, Saddiq Bey come 3&D e Isaiah Stewart nelle vesti di uomo di “fatica” interno) e veterani come Jerami Grant o Mason Plumlee pronti a cogliere le occasioni derivanti dalle sue qualità.
Fatto dal sarto per il gioco NBA.
2. HOUSTON ROCKETS - Evan Mobley (C, USC)
A Houston non verranno comunque versate lacrime troppe amare, dato che a questo punto del Draft avranno comunque la possibilità di aggiungere al roster un prospetto su cui poter far affidamento in una ricostruzione che si delinea decisamente lunga.
Evan Mobley è un lungo contemporaneo con una versatilità tecnica sui due lati del campo che fanno ben sperare in chiave futura e, nonostante la struttura fisica non eccezionale, ci si aspetta possa diventare un giocatore su cui ancorare le difese della franchigia ed esplorare con calma la sua propensione offensiva, promettente per skill-set ma ancora poco rifinita in termini realizzativi.
3. CLEVELAND CAVALIERS - Jalen Green (G, G-League Ignite Team)
Nelle prime partite della squadra Ignite nella bolla della G-League, alcune giocate esplosive di Jalen Green hanno decisamente sbalordito i più, dando le più chiare vibrazioni di un atleta e giocatore sulla falsa riga del percorso fatto da Zach LaVine in questi anni: un ragazzo dalle grandi potenzialità che andrà indirizzato su un cammino per raggiungere la miglior efficacia nell’uso delle sue incredibili capacità atletiche in campo.
Per Cleveland è l’occasione di provare a puntare più sul prospetto capace di segnare che sul playmaking (esperimento deludente nelle ultime annate), anche se questo vorrà dire allungare ulteriormente la propria timeline di ricostruzione.
4. TORONTO RAPTORS - Jalen Suggs (G, Gonzaga)
Dopo Detroit, i Raptors possono con una certa sicurezza definirsi i vincitori di questa Lottery. I tre posti guadagnati rispetto alla griglia iniziale permettono loro di saltare in quella fascia di prospetti che ci si aspetta abbiano maggiori possibilità di successo e lo fanno senza avere grosse limitazioni a livello di roster, senza essere condizionati dalle scelte precedenti.
Prendere Jalen Suggs a questo punto sarebbe ideale per entrambi. I Raptors compenserebbero l’uscita di Kyle Lowry con un giocatore esaltante, un quarterback moderno che ha le abilità e l’atletismo per trovare soluzioni individuali ma anche la sensibilità di tocco per essere grande passatore dal pick and roll, mentre il prodotto di Gonzaga avrebbe l’occasione di crescere in un ambiente vincente a cui manca poco (specie a livello di salute) per tornare ad alto livello.
Per i complottisti là fuori, come ogni anno qui c’è il video della *reale* Lottery.
5. ORLANDO MAGIC - Jonathan Kuminga (F, G-League Ignite Team)
Se Green era l’attrazione del team Ignite, a ricoprire il ruolo dello scorer concreto nella bolla di Orlando ci ha pensato Jonathan Kuminga, uno che con l’esperienza in G-League ha fatto lievitare le sue quotazioni diventando uno dei giocatori più interessanti del lotto.
Sebbene sia ancora molto grezzo a livello tecnico, il congolese ha dimostrato di avere degli istinti e delle soluzioni in attacco che non si basano molto sulla forma quanto più sulla concretezza, contando su un fisico prestante e una mobilità eccellente, il tutto senza avere ancora compiuto 19 anni. C’è ancora molto da lavorare sul tiro e sulla difesa ma i margini di miglioramento non mancano e per una squadra con poca identità offensiva serve uno capace di togliere le castagne dal fuoco quando serve.
6. OKLAHOMA CITY THUNDER - Scottie Barnes (GF, Florida State)
La composizione delle prime 5 scelte sembra essere abbastanza definita, ma negli ultimi giorni - complici anche i risultati delle misurazioni alla Draft Combine - sembra che Barnes possa emergere come sesto incomodo. Non bastassero le caratteristiche che fanno di lui una point forward (se non proprio una point guard, considerato il ruolo che aveva la college) con impronta fortemente difensiva, forte di una stazza imponente per il ruolo con i suoi 203 centimetri per 103 chili a cui vanno aggiunti anche i 220 centimetri di apertura alare che ne elevano ancora di più l’aspetto strutturale. È un profilo su cui c’è scritto “Sam Presti” un po’ ovunque, che per un playmaker (con problemi al tiro non indifferenti, bisogna dirlo) di queste dimensioni crediamo non si faccia alcun problema a sceglierlo.
7. GOLDEN STATE WARRIORS - Franz Wagner (F, Michigan)
Il tedesco, fratello di Moritz ora agli Orlando Magic, si presenta al Draft con un profilo molto intrigante. Giocatore completo che si rivela più di un 3&D perchè oltre a tiro e difesa sulle ali (e grande predisposizione alla lettura delle rotazioni) sembra molto più pronto alla NBA di quello che potrebbe dire età e fisico. Wagner infatti ha già fatto esperienza all’Alba Berlino, dove fino al 2019 ha giocato minuti consistenti tra campionato tedesco ed EuroCup, e a Michigan, dove coach Juwan Howard adotta uno stile di gioco molto vicino a quello NBA. Questo tipo di curriculum potrebbe solleticare le intenzioni degli Warriors, che con una data di scadenza sicuramente più vicina ad altre in questo range, potrebbe cercare elementi allo stesso tempo futuribili ma soprattutto pronti in tempi relativamente brevi.
8. ORLANDO MAGIC - Josh Giddey (G, Adelaide 36ers)
Abbiamo parlato della pochezza offensiva dei Magic nella scelta precedente, ma in molti casi per smuovere un po’ la situazione e liberare le capacità realizzative dei giocatori a disposizione (Cole Anthony su tutti) può essere necessario aggiungere qualcuno capace a innescare i compagni. L’australiano da questo punto di vista spunta questa casella, oltre a quella della “positional size” tanto cara a John Hammond, GM dei Magic. Giddey è un superbo giocatore di pick and roll dall’alto dei suoi 203 (se non di più) centimetri, passatore iper-creativo e dal passo coinvolgente quando prende velocità. Potrebbe essere rischioso aggiungere un altro elemento con poco feeling per le conclusioni dalla lunga distanza in una squadra che già attende il ritorno di Markelle Fultz, ma così tanti strumenti potrebbero valere la scommessa.
9. SACRAMENTO KINGS - Moses Moody (GF, Arkansas)
In una squadra che deve forzatamente ricostruire la difesa dopo una stagione in cui il rating difensivo si è assestato su un poco edificante 116.5 (secondo dato peggiore di sempre), potrebbe essere una buona idea puntare su un prospetto 3&D con ampi margini di miglioramenti per gli anni a venire. Moody è stato uno dei giocatori interessanti per la maturità del suo gioco, anche in vista della carriera da professionista, senza avere una stazza imponente ma con una lunghezza tale (quasi 213 centimetri di apertura di braccia) per potere essere un incubo da affrontare in attacco. Fattore da non sottovalutare: la maturità e la personalità di un ragazzo ancora molto giovane… anche fuori dal campo.
10. NEW ORLEANS PELICANS - Corey Kispert (GF, Gonzaga)
Prendere un senior con una scelta in Lottery potrebbe non essere la più sexy delle pick, ma con un core già molto giovane dove i tre giocatori di riferimento non hanno più di 23 anni, mettere un coetaneo che possa garantire meno upside ma più sostanza in poco tempo, con un gioco che sembra cucito dal sarto per colpire dove c’è necessità, potrebbe valere veramente la pena. Kispert arriva in NBA dopo una grande carriera a Gonzaga, dove ha mostrato miglioramenti costanti nelle piccole cose che possono renderlo un collante di ottima fattura per la linea temporale dei Pelicans.
11. CHARLOTTE HORNETS - Kai Jones (CF, Texas)
E a proposito di linea temporale delle franchigie, speriamo che LaMelo Ball non acceleri troppo le aspettative degli Hornets, anche se la presenza di Hayward potrebbe far pensare il contrario. Qualora però la franchigia del North Carolina abbia ancora in mente di puntare sulla crescita del gruppo, l’aggiunta di un lungo molto moderno come Kai Jones, che combina doti atletiche e grande mobilità a un fisico filiforme ma lunghissimo e potenziale per avere doppia dimensione da portatore di palla, avrebbe molto senso per un parco lunghi tutto da rifondare.
12. SAN ANTONIO SPURS - Alperen Sengun (C, Besiktas)
C’è aria di rinnovamento all’ombra dell’Alamo, con i contratti più onerosi che arrivano alla scadenza e con la nuova ventata di freschezza comandata da Dejounte Murray e Derrick White pronta a prendere il sopravvento nelle gerarchie di Pop. Ma gli Spurs non sarebbero gli Spurs se non inserissero negli ingredienti un po’ di sapore internazionale. Sengun è un giocatore che ha scalato le board di esperti e dirigenze, vincendo a 18 anni il premio di MVP in Turchia (sì, quel campionato dove giocano Efes e Fenerbahce) dominando in attacco con un mix di tecnica old e new school che ben si sposa con la cultura degli Spurs, nonostante qualche carenza in termini di dimensioni e un aspetto difensivo da valutare bene nel salto in NBA. Sul talento invece pochissimi dubbi.
13. INDIANA PACERS - Jalen Johnson (F, Duke)
La stagione di Johnson è stata tutt’altro che facile e sicuramente sotto le aspettative se consideriamo le premesse iniziali, in cui probabilmente lo scarso feeling con un coach K in odore di pensione può aver influito sul rendimento. Nelle 13 partite con i Blue Devils però Johnson ha mostrato uno stile di gioco che ruba l’occhio: vederlo guidare il contropiede da rimbalzo dall’alto dei suoi 206 centimetri è una delle situazioni più interessanti viste nel panorama del college basketball di quest’ultima stagione, così come il suo atletismo e il potenziale difensivo. Ai Pacers stanno ancora cercando l’equilibrio tra Sabonis e Turner, inserendo un giocatore con caratteristiche differenti da loro può essere un buon elemento di disturbo per scegliere in quale strada proseguire verso il futuro.
14. GOLDEN STATE WARRIORS - Usman Garuba (FC, Real Madrid)
Con ben due scelte all’interno della Lottery non è da escludere che Golden State possa usarle per arrivare a prendere qualcosa di più pronto per aggredire quanto prima i vertici della Western Conference appena tornerà sano Klay Thompson. Ma in caso contrario crediamo che Usman Garuba possa diventare un’opzione più che spendibile per una scelta numero 14, considerando anche la composizione attuale della squadra. Il potenziale difensivo del prodotto della cantera del Real Madrid è esaltante e lo ha ampiamente dimostrato nelle fasi più critiche della stagione dei blancos, con la capacità di cambiare su tutto e tutti, usare le sue leve infinite per disturbare ogni linea di passaggio e leggere con istinti unici cosa succede prima degli altri. Offensivamente è un work in progress, ma intanto la possibilità di imparare il mestiere da Draymond Green fa di lui un obiettivo da seguire con massima attenzione.
15. WASHINGTON WIZARDS - Keon Johnson (GF, Tennessee)
Esaltante atleta con fenomenale pop verticale (alla Combine ha fatto segnare 48” di vertical reach, pari a 122 centimetri!) pronto per essere immortalato nei migliori highlights di giornata, Johnson potrebbe essere una prima aggiunta di stampo difensivo in una squadra che può permettersi di aspettarlo nella crescita a livello offensivo, dove per ora manca di consistenza al tiro nonostante grande capacità nel muoversi senza palla.
Ora provate a prendere un metro e misurare da terra quanti sono 122 centimetri.
16. OKLAHOMA CITY THUNDER - James Bouknight (G, Connecticut)
Realizzatore elettrico per atletismo e capacità di arrivare al ferro, ha ampia varietà di soluzioni dal palleggio mostrando anche grande creatività nelle scelte. Dovrà imparare a tirare con maggior efficacia quando le difese passeranno dietro il blocco, ma se serve un realizzatore pronto subito ad avere impatto dalla panchina lui è l’uomo giusto.
17. MEMPHIS GRIZZLIES - Chris Duarte (G, Oregon)
Ai Grizzlies non si sono mai fatti problemi di scegliere giocatori più avanti con l’età rispetto ad altri prospetti. Duarte ha appena compiuto 24 anni ma la sua produzione offensiva non può lasciare indifferente per la quantità di cose che fa senza e ultimamente pure con la palla in mano. In difesa poi ha naso nelle situazioni di rotazione e nel rubare sulle linee di passaggio, perfetto per lo schema aggressivo di coach Taylor Jenkins.
18. OKLAHOMA CITY THUNDER - Ziaire Williams (G, Stanford)
Con la terza scelta al primo giro i Thunder possono anche puntare su un progetto, un giocatore che nelle mille difficoltà di questa stagione - anche a livello personale - non ha mantenuto le aspettative di inizio stagione. Ziaire è una guardia di oltre due metri con potenziale per sviluppare il suo modo di creare dal palleggio e massimizzare le buone doti balistiche. Tipologia gradita a Oklahoma City, come dicevamo in precedenza.
19. NEW YORK KNICKS - Davion Mitchell (G, Baylor)
Protagonista assoluto della stagione NCAA dove è stato il faro dei campioni di Baylor su entrambi i lati del campo. Se a livello difensivo conoscevamo la sua produttività ed aggressività che gli permette di marcare anche giocatori più alti e grossi, in attacco il miglioramento è stato eccellente nel modo in cui ha guidato la squadra con leadership e la capacità di attaccare con forza e velocità. Non sappiamo quanto questo stile può avere successo in NBA, ma il fit con i Knicks di Tom Thibodeau sarebbe a dir poco perfetto.
Il meglio di un Torneo NCAA vinto da protagonista.
20. ATLANTA HAWKS - Jaden Springer (G, Tennessee)
Springer è un altro giocatore di stampo 2-way con le qualità per essere un difensore sulla palla di altissimo livello in poco tempo e che potrà sviluppare il suo gioco in attacco in relazione alla squadra che lo pescherà, forte di essere già un giocatore solido a livello di scelte nonostante anche lui non abbia ancora compiuto 19 anni. Mentre si godono la loro miglior stagione di sempre, gli Hawks potrebbero pensare a lui come futuro scudiero al fianco di Trae.
21. NEW YORK KNICKS - Isaiah Jackson (C, Kentucky)
Ennesimo capitolo della connessione tra i Knicks e Kentucky, che in questo caso porterebbe nella Grande Mela un rim-runner filiforme con rapidità e mobilità non comuni per le misure che porta, rimbalzista e difensore del ferro in chiave futura per aumentare la futuribilità del roster. I Knicks a breve dovranno decidere se e come pagare Mitchell Robinson: provare a inserire un’alternativa con caratteristiche simili avrebbe il suo senso.
22. LOS ANGELES LAKERS - Ayo Dosunmu (G, Illinois)
Non è certo una rivelazione se affermiamo che la timeline dei Lakers è piuttosto corta e che qualsiasi cosa arriverà dal Draft dovrà essere una soluzione immediata, che si parli di prospetto o di scambio. Qualora si scegliesse per la prima opzione, Dosunmu può avere le peculiarità per tentare di entrare in rotazione sin da subito: è produttivo e versatile a livello difensivo e può occupare entrambi i ruoli di guardia sia per dimensioni che per compiti.
23. HOUSTON ROCKETS - Sharife Cooper (G, Auburn)
Nei Rockets invece il progetto a lungo termine potrebbe permettere loro di puntare su giocatori che hanno dimostrato grandi potenzialità senza affrettarsi per muovere le tre pick a disposizione. Sharife Cooper da questo punto di vista è molto intrigante, perché nonostante le dimensioni molto contenute sia in altezza che in lunghezza è una point guard dotata di creazione naturale, fantasiosa e incredibilmente risolutiva, che va da tutte le parti del campo come e quando vuole. Progetto a lungo termine improntato su talento e faccia tosta.
Poteva forse mancare un video di Ballislife che lo definisce “La point guard più letale in America”? Ovviamente no.
24. HOUSTON ROCKETS - Cam Thomas (G, LSU)
Se non è il miglior jump-shooter del lotto, non si esce comunque dai primi tre. Ha evidenti problemi per quanto riguarda difesa e consapevolezza che in questo gioco deve necessariamente considerare gli altri quattro attorno a sé con la stessa maglia, ma il livello di efficacia e range del tiro, sia dal palleggio che piedi per terra, è incredibile.
25. LOS ANGELES CLIPPERS - Greg Brown (F, Texas)
Giocatore molto grezzo dal punto di vista tecnico ma con un tiro che nelle ultime partite della stagione ha iniziato a entrare con interessante costanza, Greg Brown è un prototipo di 3&D che merita di essere coltivato per le qualità atletiche di tutto rispetto distribuito su un corpo che rispecchia pienamente i canoni dell’ala moderna, capace di giocare e soprattutto difendere una buona varietà di 3 e 4.
26. DENVER NUGGETS - Miles McBride (G, West Virginia)
Da West Virginia siamo certi che arriverà un giocatore con un tasso di aggressività e competitività di livello molto alto, ma a questo McBride - uno dei giocatori in grande crescita nell’ultimo periodo - aggiunge un inaspettato miglioramento a livello realizzativo dove, compattando il jumper, sta sviluppando la sua dimensione di 2-way. Ai Nuggets come aggiunta in previsione futura accanto a Murray sembra un’ottima situazione per lui.
27. BROOKLYN NETS - Jeremiah Robinson-Earl (FC, Villanova)
Giocatore di altissimo QI cestistico, dotato di una tecnica da giocatore navigato sui due lati del campo. Non salta all’occhio per doti fisiche o atletiche in quanto sottodimensionato per il ruolo e non abbastanza esplosivo: Robinson-Earl magari non sarà uno che risolve i tuoi problemi nel ruolo, ma può fare molto comodo nella rotazione di una squadra di alto livello che cerca solidità e maturità in pochi minuti di gioco.
28. PHILADELPHIA 76ERS - Trey Murphy (F, Virginia)
Sui Sixers negli ultimi giorni si è parlato molto e tutti i limiti sono stati analizzati da molteplici punti di vista. Difficilmente la soluzione verrà trovata con una scelta numero 28 al Draft, ma intanto poter inserire a roster una promettente ala che ha il tiro per poter allargare ulteriormente il campo ai creatori di gioco, la difesa versatile per poter marcare più posizioni e un upside non scontato per uno che arriva dopo tre stagioni al college.
29. PHOENIX SUNS - Day’Ron Sharpe (C, North Carolina)
Per rimpolpare il parco-lunghi con un potenziale vice-Ayton i Suns potrebbero andare a pescare dall’albero da frutti di questa tipologia di giocatori, ovvero UNC, e prendersi un centrone interno che fa della prestanza fisica e della potenza il proprio stile di gioco. Non manca il potenziale, con mani più educate di quello che il 50% ai liberi possa far credere, e flash difensivi molto interessanti.
30. UTAH JAZZ - Tre Mann (G, Florida)
I Jazz hanno un roster lungo e competitivo, ma possono affidarsi a una delle squadre di G-League meglio gestite per quanto riguarda lo sviluppo dei giocatori. Tre Mann è un sophomore che ha fatto benissimo nella sua ultima stagione NCAA e ha misure interessanti per una combo guard che può agire sia in fase di creazione che di finalizzazione, soprattutto facendo leva sulle sue doti da tiratore.