
Il calciomercato è finito, ma non i giocatori che possono ancora essere messi sotto contratto. Sto parlando degli svincolati, ma non di quelli di giugno, quelli più o meno pregiati, ma di quelli di settembre. Reietti, respinti, la schiuma della terra.
Questi sono alcuni dei più forti, o interessanti, diciamo, o almeno legati a noi, in quanto tutti figli della Serie A.
SVINCOLATI NON IRONICI
- TAKEHIRO TOMIYASU
Il nome di Tomiyasu svetta sulla lista degli svincolati come l’unico rimasto che ti fa venire il dubbio che, forse forse, non è tutto da buttare qui. I suoi ultimi mesi, però, lasciano perplessi. Il giapponese è stato sbolognato dall’Arsenal il 4 luglio, pur avendo un contratto ancora valido. La stagione precedente aveva giocato appena sei minuti a ottobre. In mezzo una serie di infortuni al ginocchio che non lasciano sereni.
L’ultimo intervento a febbraio, con un rientro per gli allenamenti previsto a ottobre, cioè tra poche settimane. Sono informazioni, lasciatemelo dire, allarmanti. Purtroppo non sarebbe né il primo né l’ultimo caso di calciatore costretto a rivedere la propria carriera per via dei problemi al ginocchio. Tomiyasu ha raccontato di aver «vissuto un periodo di forte stress e ansia. A dire il vero, non mi sentivo più davvero parte di quel contesto e mi chiedevo: ‘È davvero questo il mio futuro?’»
Sul suo futuro le notizie sono poche e nebulose. Qui e lì si parla di Serie A, un campionato dove Tomiyasu ha già fatto vedere quello che sa fare. Qualcuno parla di Fiorentina e addirittura Bologna, ma il nome che circola di più, anche se comunque sembrano solo congetture, è quello del Milan, che poi è forse il più sguarnito sulla fascia destra. Sarebbe bello rivederlo in Italia, ma soprattutto sarebbe bello vederlo stare bene col ginocchio.
- SERGIO REGUILÓN
Sergio Reguilón ha fatto molto rapidamente tutta la trafila arbasiniana da giovane promessa a venerato maestro a solito stronzo. Che nel caso specifico vuol dire Real Madrid, Siviglia, Tottenham, Manchester United e poi di nuovo Tottenham. Negli ultimi anni ha giocato poco, per via degli infortuni, ma anche perché in squadre pazze e disfunzionali non sembrava abbastanza sicuro di sé per farsi mettere in campo.
A 28 anni non è giovane, ma neanche vecchio. Perché è ancora svincolato? Che lo sia a settembre è strano ma forse è un’idea di business. In estate sembra abbia respinto offerte da club spagnoli e inglesi e al momento è uno dei pochi nomi appetibili rimasti sul mercato. Forse in questi giorni si metterà all’asta tra le squadre rimaste corte sulla fascia, e tra cui devo citare di nuovo il Milan, a cui è stato accostato.
- HAKIM ZIYECH
Da gennaio a giugno ha svernato in Qatar, che - così a intuito - dovrebbe essere peggio dell’Arabia Saudita, ma stiamo parlando di Hakim Ziyech. Capite? Che non sia tornato all’Ajax, al contrario di Dolberg, è forse una buona notizia: meglio non rovinare un bel ricordo. Vederlo ancora svincolato, però, fa piangere il cuore. Nei giorni scorsi sembra stesse trattando con il Siviglia, che però deve sbolognare qualcuno per fargli posto. Sarebbe stato un bel matrimonio solo qualche anno fa, ma oggi il club spagnolo è alla deriva. Perché non ci prova nessuno in Serie A? Difficile dire che tipo di ambizioni, o richieste economiche, ha Ziyech, ma quante squadre nel nostro campionato OGGI hanno un’ala destra più forte?
- MICHAIL ANTONIO
Lo scorso 7 dicembre Michail Antonio ha avuto un terribile incidente autostradale che lo ha tenuto un mese in ospedale, il 7 agosto il West Ham ha rescisso il suo contratto. In mezzo solo qualche presenza con la formazione Under 21 del club e 5 minuti giocati con la Nazionale giamaicana. Antonio ha raccontato che dopo l’incidente si è reso conto di come la sua gamba fosse «completamente distrutta» e di aver capito quanto era stato «vicino a morire». Due informazioni che non fanno ben sperare sul proseguimento della sua carriera, ma questo è uno spazio per ricordare che parliamo di un centravanti veramente molto forte e magari chissà cosa può fare la medicina riabilitativa.
- JOSH BROWNHILL
Josh Brownhill aveva un’onesta carriera tra Championship e bassa Premier League, poi la scorsa stagione con il Burnley ha segnato 18 gol da centrocampista/trequartista che sono valsi la promozione e la decisione di lasciare il club a parametro zero. Cosa cercava Brownhill? Il contratto della vita? Un’occasione per giocarsi l’Europa? Fatto sta che oggi è ancora svincolato, i campionati sono ripartiti, in Inghilterra hanno speso trilioni di sterline e lui è al palo. Qui, credo, ci sia una lezione morale, ma è difficile dire quale in un mondo senza morale. In ogni caso, secondo Transfermarkt è il secondo svincolato per valore di mercato dopo Tomiyasu.
SVINCOLATI SERIE A GOLD LEGEND
- PAWEŁ DAWIDOWICZ
Ero quasi tentato di mettere Dawidowicz tra gli svincolati non ironici, tra quelli cioè che possono davvero dare qualcosa in più a una squadra di Serie A o di qualunque altro campionato "maggiore", ma poi il suo status è troppo da leggenda di questo campionato per non metterlo qui. Qualche mese fa a Verona gli hanno riservato un lungo addio, il rispetto per un calciatore che per sette stagioni e 165 partite ha dato tutto quello che aveva, che magari non sarà stato fenomenale, ma neanche da buttare.
Sogliano ha raccontato come sia stato Dawidowicz a voler andar via («Dawidowicz ha fatto una scelta personale, per me ha fatto un errore ma è giusto che ognuno scelga personalmente»). Ma andare dove? Qualche giorno fa è stato avvistato a Varsavia, dopo che il Legia non è riuscito a mettere sotto contratto il difensore Papadopoulos rimanendo con un buco in difesa, ma sembra un nulla di fatto. In queste ore, pare, gli è arrivata un’offerta dalla Sampdoria.
- LORENZO INSIGNE
Il primo settembre Insigne è stato accostato al Parma, a cui manca disperatamente un po’ di talento offensivo, e alla Lazio, dove ritroverebbe Maurizio Sarri. Nessuno però sembra avere particolare fretta: Cherubini ha detto che il Parma è a posto così, mentre la Lazio non può fare mercato. Insigne forse sperava di trovare subito un nuovo contratto in Serie A, come è riuscito al suo ex-compagno Bernardeschi, per instillare il dubbio nel CT Gattuso. Che non sia accaduto, forse, instilla il dubbio in Insigne stesso. Sarri, si dice in giro, se lo prenderebbe volentieri anche solo per affetto, ma la Lazio deve trovare un modo contabile per fargli firmare un contratto: non sarà facile.
- GIACOMO BONAVENTURA
La scorsa stagione 32 presenze nell’Al-Shabab FC in Arabia Saudita, che comunque sono il segnale di una qual certa integrità fisica. Il suo nome è rispuntato fuori in questi giorni, alla chiusura del calciomercato, perché chi è che davvero in Serie A può dirsi completo sulla trequarti? Cremonese, Parma, Pisa, sono tanti i club in odore di lotta salvezza che stanno pensando a Bonaventura come possibile soluzione per una stagione più tranquilla. Potrebbe essere una grande idea, come una pessima: è questo, spesso, il bello degli svincolati di settembre (di solito è pessima).
- ROBERTO GAGLIARDINI
È stata una stagione difficile per Roberto Gagliardini: gli infortuni non gli hanno dato tregua (appena 173 minuti giocati), il Monza è retrocesso e lui è rimasto senza contratto. Ha però approfittato della crisi per aprirsi un’opportunità, laureandosi in Economia e Management alla Luiss.

Gli infortuni, ha detto, sono solo un ricordo e ora sta bene. Il Verona ci sta pensando seriamente e potrebbe fargli un’offerta in questi giorni di pausa per le Nazionali. Se non andasse in porto, come si dice in questi casi: una laurea ce l'ha.
- MARIO RUI
Qualche giorno fa l’Eyüpspor, club turco il cui nome sento per la prima volta oggi, ha fatto “un sondaggio” per Mario Rui, che è svincolato da un anno e mezzo. È il linguaggio criptico del calciomercato, ma davvero il suo livello attuale è di essere reso materia di sondaggio da parte di un oscuro club di Istanbul? Forse sì, ma per rispetto non vorrei saperlo.
- MATTIA DE SCIGLIO
Sempre per quella storia che al Milan mancano giocatori sulle fasce, qualcuno sta spingendo De Sciglio verso il ritorno a casa. Sappiamo tutti il motivo: lì c’è Massimiliano Allegri. Quel tempo però, purtroppo o per fortuna, è finito. Di lui non si hanno notizie da mesi, zero proprio, e per quanto ne sappiamo potrebbe essersi trasferito in Bhutan per cominciare una nuova vita all’insegna della spiritualità.
SVINCOLATI SERIE A ARGENT LEGEND
- ADAM OUNAS
Adam Ounas è sembrato forte solo per una decina di partite giocate col Crotone nel 2021, ma tanto è bastato per farlo finire in questa categoria di eterni possibili ritorni in Serie A. Le ultime stagioni non sono state un granché: prima è finito nella seconda squadra del Lille, poi in Qatar. Il suo agente però ha detto che non è mai stato così bene: oggi pesa 68 chili, contro gli 84 di qualche tempo fa. Se non vi ricordate di lui, dovrebbe essere alto circa un metro e settanta centimetri…
Qualche settimana fa è stato accostato al Torino, e secondo me dice più del Torino che di Ounas, ma rimane uno di quei calciatori che, di quando in quando, rimangono divertenti da veder giocare, quindi se torna in Serie A io sono contento (non so eventualmente i suoi tifosi).
- STEFANO SENSI
Stefano Sensi si sta allenando sul campo dell’Urbania, il club di Eccellenza del paese natio. Lo sta facendo però per conto suo, per farsi trovare pronto a un’occasione, come specificato in questo articolo, che magari c'era il rischio di pensare si stesse allenando per giocare in Eccellenza. Lui cerca una occasione in Serie A, ma chi vorrà dargliela? Sensi rimarrà un’idea, una possibilità, un sogno forse (non esageriamo). Per lui si sta parlando di un interesse del Gençlerbirliği, dove ritroverebbe Pedro Pereira, con cui ha giocato al Monza, e M'Baye Niang, che comunque mi dispiaceva non citare in questo articolo.
- SIMONE VERDI
Chi ve la segna una punizione col destro e una col sinistro nel 2025? Certo, è un evento raro e devi avere molta fortuna perché accada e soprattutto non vale la pena tenerci in campo appositamente Simone Verdi, ma comunque è ancora bella l’idea che possiamo anche solo credere che possa succedere ancora.
- YANN KARAMOH
La scorsa stagione 31 presenze e 0 gol con il Torino. Uno score che dice tanto di Karamoh, ma anche del Torino 2024/25. Può davvero trovare un lavoro con questo curriculum? Karamoh forse avrebbe dovuto provare a cambiare ruolo qualche anno fa, quando magari anche lui poteva reinventarsi terzino, o che so mezzala d'inserimento. Se a qualcuno serve un attaccante che non segna, lui è comunque disponibile.
- KOFFI DJIDJI
Il primo settembre Koffi Djidji era all'Hotel Sheraton da svincolato, alla ricerca di una squadra. Ormai è più di un anno che è svincolato, avendo mancato ogni possibile destinazione per tutto lo scorso campionato (si era parlato di Roma, poi di Torino, a gennaio si era allenato per 4 settimane con l’Empoli). Davvero nessuno si è fatto avanti per portarselo a casa? Anche se era già lì? Poteva essere un affare tipo quelli dei mercatini dell’usato.
SVINCOLATI SERIE A BRONZE LEGEND
- ALESSIO CRAGNO
Come si passa dall’essere paragonati all’Uomo Ragno (anche se, principalmente, per il cognome simile alla parola ragno) a essere senza squadra? Un portiere svincolato è solitamente un mistero irrisolvibile, ma nel suo caso il motivo è principalmente un infortunio al tendine d’Achille rimediato nel playout contro la Salernitana. Sfiga vuole che quella partita si sia giocata il 20 giugno, 10 giorni prima di rimanere disoccupato.
- NICOLAS VIOLA
Dopo aver vissuto una seconda giovinezza nelle ultime due stagioni a Cagliari, Nicolas Viola è stato brutalmente accantonato da Fabio Pisacane. A fine maggio Viola aveva anche fatto parte della rosa del Cagliari al The Soccer Tournament, un torneo di calcio a 7 negli Stati Uniti dove in panchina c’era proprio Pisacane. Non è bastato evidentemente. Anche di lui non ci sono notizie, zero, e spero davvero che prima o poi il Cagliari si convinca a fargli firmare un contratto.
- DAVIDE FARAONI
Parlando del mancato rinnovo del contratto di Faraoni, Sogliano ha lasciato intendere che, se devo tenermi uno che non gioca, tanto vale fargli fare il vice-allenatore. È già a questo punto la carriera di Faraoni? Qualche anno fa era il prototipo degli esterni a tutta fascia medi, che però è anche un modello che si esaurisce in fretta. Personalmente credo sia entrato nella sua era di riconversione a braccetto, ma non è un processo facile. Lui ha detto che vuole fermamente la A, ma al momento ha ricevuto solo offerte dalla Serie B.
- RICK KARSDORP
Un altro terzino che in qualche modo fa parte della storia della Serie A e ora è svincolato, forse non un caso. La sua esperienza a Roma si è scontrata con l’epica mourinhana, ma non è che il ritorno al PSV sia andato meglio. La sensazione è che potrebbe diventare un onesto mestierante del nostro campionato, sempre per quella storia che la Serie A consuma gli esterni come i giovani le ricariche delle sigarette elettroniche, ma che forse non gli va. Come non capirlo?
SVINCOLATI TRISTI
- CHRISTIAN ERIKSEN
Diciamocelo chiaramente: Christian Eriksen non è mai sembrato davvero un calciatore professionista, se non lo vedevi giocare. Il tempo poi non è stato clemente con lui: la stempiatura, un colorito terreo e un fisico non proprio atletico l’hanno fatto sembrare presto un ex, ma a 33 anni, immagino, abbia ancora del calcio da dare. Per colpa del problema al cuore non può giocare in Serie A, ma altrove sì.
La scorsa stagione ha giocato poco più di 1000 minuti con il Manchester United, che ormai non è una cosa positiva da dire. In questi giorni si sta allenando con il Malmoe, che ci ha tenuto a far sapere che è solo una cosa così, in amicizia, e non una notizia di mercato. Aspettiamo trepidanti di conoscere il suo futuro, sperando davvero non sia in Arabia Saudita.
- PACO ALCÁCER
Cosa farsene di una specie di Inzaghi spagnolo che non segna più? Alcacer ha avuto il suo momento per entrare nell’empireo dei grandi goleador ma l’ha mancato. Oggi non resta che un nome da ricordare ogni tanto, quando la memoria calcistica ci fa brutti scherzi.
- MIRALEM PJANIC
Avrebbe ovviamente meritato un posto tra le leggende della Serie A, ma è da così tante sessioni di mercato che rispunta come nome tra gli svincolati, che il suo presente è solo triste. Un mese fa in un’intervista alla Gazzetta dello Sport diceva di voler giocare ancora uno-due anni e a un suo possibile ritorno in Italia ha risposto: «Perché no? È la mia seconda casa». Nessuno, credo, gli abbia fatto una telefonata dalla Serie A, ma magari mi sbaglio. Per quanto spero non accada, sarebbe bello rivederlo spuntare all’improvviso al ritorno dalla pausa delle Nazionali con la maglia di una squadra tipo il Lecce.
- DELE ALLI
Pochi giorni fa Dele Alli ha rescisso il suo contratto col Como. Già, vi ricordate? Poteva essere una bella storia: il Como lo aveva rimesso in piedi, sperando di poter avere in cambio almeno un po’ di quel talento che da giovane lo aveva fatto diventare uno dei migliori giocatori della Premier League per un paio di stagioni. Il risultato sono stati nove minuti di culto a San Siro contro il Milan, quando è entrato all’81’ e si è fatto espellere al 90’ per un’entrataccia su Loftus-Cheek. Un momento così triste che anche Walker, teoricamente un avversario del Como, ha cercato di convincere l’arbitro a non espellerlo.
COMPONI LA TUA SQUADRA CON GLI SVINCOLATI
Classico esercizio di stile alla fine di questi articoli, che diventa sempre più difficile col passare delle settimane. Per questa edizione non ho incluso calciatori italiani (e quindi ho scelto il 4-3-3), ma provando a fare una squadra che potrebbe salvarsi in Serie A (e ovviamente non citando quelli sopra).
- PORTIERE: RUI PATRICIO
L’ultima stagione da titolare a Roma non è andata un granché, ma parliamo sempre di un portiere con una statua. Quanto può parare male?
- TERZINO SINISTRO: JUAN BERNAT
11 presenze con la Spagna tra il 2014 e il 2019, che valgono più o meno come aver giocato nel Brasile del 1982, per il livello di quella squadra. È uno di quelli che provano a resistere: l’anno scorso una quindicina di presenze nel Getafe.
- DIFENSORE CENTRALE: SAMUEL UMTITI
Il Lecce è riuscito ad avere una versione sana di Umtiti, che però manca da quando ha lasciato la Puglia: negli ultimi 700 giorni ha giocato un totale di 700 minuti e spicci.
- DIFENSORE CENTRALE: JASON DENAYER
Per anni Denayer è stato a un passo dalla Serie A, senza che nessuno lo abbia mai davvero visto giocare. In carriera è riuscito a mettere insieme anche 35 presenze con il Belgio, sempre senza che nessuno se ne accorgesse. È un paio d'anni che gira per i paesi del Golfo. Tutto normale.
- TERZINO DESTRO: MÁRIO FERNANDES
Questo forse è il peggiore tra tutti i nomi che ci sono in questa lista, un rigurgito di nostalgia del Mondiale in Russia nel 2018, obiettivamente uno dei peggiori della storia.
- MEZZALA SINISTRA: ALEX OXLADE-CHAMBERLAIN
Il Besiktas gli ha pagato un milione e mezzo sull'unghia per andarsene e questa non può essere una buona notizia a livello calcistico (ma che invidia).
- MEDIANO: TIEMOUÉ BAKAYOKO
Forse possiamo identificare in Bakayoko il momento in cui gli acquisti del Chelsea hanno iniziato a deragliare (ma dovrei controllare meglio). A un certo punto della sua carriera era diventato il pupillo di Gattuso, l'attuale CT dell'Italia.
- MEZZALA DESTRA: DIMITRI PAYET
Payet, c'è poco da aggiungere, se non che in Brasile sta passando dei brutti guai giudiziari (non mi va neanche di scriverli, in caso cercate su Google).
- ALA SINISTRA: ROBIN QUAISON
Non c'entra molto ma ho scoperto che Quaison ha segnato 15 gol con la Svezia, numeri che lo renderebbero il 19° italiano per gol segnati con la Nazionale, appena dietro a Vialli.
- CENTRAVANTI: PATRICK BAMFORD
Centravanti con un paio di stagioni in doppia cifra in Premier League, l’anno scorso zero gol in Championship. Un numero 9 dovrebbe ritirarsi se non segna neanche un gol in una stagione intera?
- ALA DESTRA: MUNIR EL HADDADI
Ieri Munir El Haddadi veniva chiamato il nuovo Messi, oggi è un trentenne svincolato dopo una stagione così e così al Leganes. E questo mi pare riassuma alla perfezione l'idea più profonda degli svincolati di settembre.