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I migliori gol di settembre 2022
26 set 2022
Gol belli per ripararsi dalla pioggia.
(articolo)
8 min
(copertina)
Ivan Romano/Getty Images
(copertina) Ivan Romano/Getty Images
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Settembre è stato un mese interlocutorio per la Serie A, dove ancora i rapporti di forza non sono apparsi chiarissimi alla pausa per le Nazionali, che è un po’ un giro di boa. Atalanta e Udinese si sono affermate come squadre rivelazione, almeno la seconda, il Napoli come la miglior squadra in Serie A in questo momento, mentre Inter e Juventus - chi più chi meno - affrontano una prima crisi che chissà cosa porterà in futuro. Anche i gol più belli ricalcano questo andamento: c’è la supremazia di Leao nel derby, una partita che ha spostato l’inerzia di questo inizio di stagione, e il bellissimo colpo di testa di Simeone che invece ha permesso al Napoli di battere il Milan, in maniera solo apparentemente sorprendente. In più ci sono i gol dei talenti peculiari della Serie A: il genio un po’ appassito di Saponara (nell’assist a Martinez Quarta), il classico Dybala, il nuovo Sabiri e il giovane Samardzic. C’è appena lo spazio di qualche giorno per godersi il passato prima di tornare al presente e a un calendario che sarà pienissimo fino alla sosta per il Mondiale. Godetevi quindi questi gol, in attesa di quelli che verranno.

Rafael Leao vs Inter

C’è stato un momento del derby in cui il Milan stava danzando su un Inter fiacca e compassata. In momenti del genere, in cui il Milan raggiunge un magico equilibrio tra intensità fisica e leggerezza tecnica, Rafael Leao è spesso sugli scudi. È colui che porta l’affondo decisivo mentre i suoi compagni lavorano ai fianchi. L’immagine del surfista, che ama ricordarci sui social, è perfetta per descrivere il senso di controllo calmo sull’energia della partita, l’idea che Leao la cavalchi, la attraversi. Questo gol racconta bene la calma e la precisione tecnica di Leao, la sua rapidità perfettamente controllata, ma anche i miglioramenti che ha fatto col tempo. Il modo in cui gira attorno al destro per angolare il tiro sul palo lontano non è mai stato scontato per uno come lui, fenomenale nel fare e disfare.


Mazzocchi vs Empoli

Il percorso che ha portato Mazzocchi a questo gol, e poi alla convocazione in Nazionale, è assurdo almeno quanto quello che lo porta dall’esterno sinistro alla porta in questa partita pazza contro la Salernitana. Mazzocchi che cresce al Benevento, che si fa qualche anno nelle serie minori, che poi approda al Parma, salendo dalla Serie D alla Serie A. Mazzocchi che ritorna in B con il Perugia, che poi passa al Venezia, con cui conquista un’altra storica promozione. Mazzocchi che, finalmente in pianta stabile in Serie A, sembra non riuscire a trovare una collocazione stabile nella squadra di Paolo Zanetti, che a sorpresa, in piena lotta salvezza, viene ceduto alla Salernitana, che si salva contro ogni ragionevole attesa, che si tatua sul polpaccio 7%, la probabilità che qualcuno aveva dato alla squadra campana di rimanere nella massima serie. Oggi, soprattutto dopo aver visto questo dribbling partito con le migliori intenzioni, bruciando Haas con un cambio di direzione degno di un’ala dribblomane più che di un terzino, ci si chiede come abbiamo fatto a ignorare Mazzocchi per tutto questo tempo. Qualcuno avrà notato la fortuna nel rimpallo tra lo stesso Haas e Grassi, che porta Mazzocchi a tirare dal limite dell’area piccola, qualcun altro risponderà che comunque poi ci vuole la freddezza di bucare Vicario incrociando il tiro con il sinistro. Forse ci potremmo risparmiare tutto il dibattito su cosa porta certi calciatori ad emergere invece di altri solo guardando questo gol.


Martinez Quarta vs Bologna

La Fiorentina è probabilmente la squadra più in difficoltà rispetto allo scorso anno. Il calcio di Italiano è sempre sembrato faticoso, allontanando i giocatori in fase di possesso e riavvicinandoli immediatamente appena perso il pallone, ma senza il talento di Vlahovic davanti e con le difficoltà fisiche di Bonaventura e Saponara in questa prima parte di stagione i Viola sembrano semplicemente esauriti dalla loro stessa intensità. Delle difficoltà offensive della Fiorentina questo gol di Martinez Quarta nella grigia sconfitta con il Bologna potrebbe essere il manifesto. L’azione nasce da un calcio d’angolo ribattuto e guardate cosa si deve inventare Saponara per permettere al centrale argentino di battere a rete. Prima smorza la palla col petto, poi se la riporta sul sinistro con un piccolo sombrero che fa fare un passo a vuoto all’avversario che sembra coreografato. Il suo cross basso, poi, è talmente furbo e preciso da mandare in tilt la difesa del Bologna: Lucumì chiude in avanti non accorgendosi di avere un avversario alle spalle, Skorupski prova l’uscita bassa e va a vuoto. Forse bisogna ringraziare la sterilità offensiva del gioco di Italiano per regalarci ancora delle giocate di Saponara belle e complesse come un racconto di Borges, ma di certo non è una buona notizia per i tifosi della Fiorentina.


Paulo Dybala vs Empoli

Abbiamo già scritto del modo di calciare di Dybala, come riesce a trovare una coordinazione tutta sua che gli permette di eseguire tiri forti e precisi anche in situazioni precarie (non a caso è il calciatore con più gol da fuori area in Serie A dal suo esordio). In questo gol all’Empoli, però, prima che il suo modo di calciare è il controllo a essere decisivo. Dybala si ritrova il pallone sputato dalla difesa andare verso di lui dritto per dritto ma non lo “stoppa” usando il piatto per tenerlo lì. Al contrario con la suola sinistra lo “aggiusta”, un controllo orientato potremmo definirlo, per portarselo davanti al sinistro mentre rimbalza. L’esecuzione, arrivata nel giro di pochi centesimi di secondo, è poi perfetta. Dybala colpisce il pallone appena dopo il rimbalzo, con quel suo modo quasi a frusta di calciare. Come fosse la cosa più normale del mondo, poi, quello si infila all’incrocio.


Lazar Samardzic vs Sassuolo

Samardzic è arrivato all’Udinese nell’estate del 2021 con l’etichetta di calciatore misterioso. Dopo aver fatto parlare di sé giovanissimo in Germania era finito al RB Lipsia con tante promesse e un nulla di fatto. Dopo appena un anno Samardzic era stato svenduto all’Udinese come fosse già uno scarto, ad appena 19 anni. La scorsa stagione, mentre veniva usato con il contagocce, tutti a Udine ne parlavano come di un fenomeno. Quest’anno Sottil sembra voglia usarlo un po’ di più, ma sempre come riserva a partita in corso, come se volesse proteggerlo da qualcosa o da qualcuno.

Nel poco spazio avuto, però, si nota come tecnicamente Samardzic sia un giocatore di alto livello. Questo gol al Sassuolo, arrivato pochi secondi dopo lo scoccare del novantesimo con il risultato in pareggio, è indicativo della confidenza che ha con il pallone. Quanti calciatori possono permettersi di “pettinarlo” così per farsi spazio tra gli avversari? Con tutto il Sassuolo in area di rigore e nessuna soluzione offensiva convincente, Samardzic tira fuori il gol vittoria dal cilindro partendo da fermo. Gli basta una finta di cross per far muovere Toljan, un po’ frettoloso, e poi mandarlo al bar portandosi via il pallone con la suola, ma è forse la facilità con cui si ripete sull’uscita forte di Maxime Lopez a impressionare, far sembrare il gioco con la suola come la cosa più banale del mondo. Anche la freddezza con cui, creatosi lo spazio, manda il pallone nell’angolo lontano è notevole. Se questo è quello che sa fare su un campo da calcio Samardzic, è solo questione di tempo il vederlo in campo sempre più spesso.


Giovanni Simeone vs Milan

Forse è passato un po’ in sordina, questo bellissimo gol di Giovanni Simeone. Forse diamo troppo per scontati certi gol segnati di testa, che è una delle parti meno sensibili del corpo umano, e quella che richiede la coordinazione plastica di ogni singolo arto del proprio corpo per tirare. Il corpo umano piegato come una catapulta per riuscire a colpire efficacemente un pallone con la testa. Simeone però è uno dei migliori specialisti del nostro campionato quando si tratta di colpire il pallone con la testa. La scorsa stagione ne ha segnati 4 ma ognuno di questi era un colpo di testa implacabile, di quelli su cui il portiere nemmeno si muove: troppo perfetto per tempi e slancio fisico. È stato molto sottolineato il cross di Mario Rui, un esterno in effetti sottovalutato, almeno quando si tratta di gestire il pallone e passarlo, ma è un cross che pochi centravanti in Italia avrebbero trasformato in gol. Il pallone è alto, non così veloce, e Simeone deve colpirlo in un punto piuttosto distante dalla porta. È un gol con una potente estetica da centravanti, come tanti di Simeone che negli ultimi mesi è riuscito ad abbinare la disperazione con cui gioca con una certa affilatura tecnica.


Abdelhamid Sabiri vs Spezia

È da gennaio, dal suo arrivo alla Sampdoria, che Sabiri è l’unica nota lieta di una squadra sprofondata in un baratro preoccupante. La squadra di Giampaolo è ultima in classifica e sembra avere problemi strutturali che vanno oltre la qualità della rosa - migliore del posto che occupa. Sabiri è arrivato in Serie A tardi, dopo i 25 anni, con una carriera strana, divisa tra Germania e Inghilterra, e passando dalla B per affermarsi. È un calciatore intelligente con la palla e senza, che sa inserirsi e giocare con i compagni. La sua qualità più evidente è però il modo in cui calcia, quasi unico, e che lo rende pericoloso sia da fermo che in movimento. In questo gol allo Spezia si capisce bene: Sabiri calcia da lontano, in diagonale, senza praticamente rincorsa. Non calcia però come si fa di solito in queste situazioni, o di collo pieno per la potenza o d’interno per battere il portiere grazie al giro del pallone, calcia bloccando la gamba e colpendo sotto il pallone, con un movimento che può in qualche modo ricordare quello di una mazza da golf. La traiettoria che ne esce fuori è stranissima, quasi innaturale. Sabiri calcia come se avesse una barriera altissima davanti a sé - in uno dei vari replay si capisce quanto in alto sale - per poi spiovere in maniera improvvisa, senza perdere velocità. Il tiro di Sabiri non deve infilarsi neanche perfettamente all’incrocio, ma batte Dragowski - che come fanno i portieri in queste situazioni ha fatto un passo avanti per anticipare la traiettoria - passando sopra la sua mano protesa.


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