Aprile è il mese che ha consegnato, se non fisicamente in maniera molto pratica, lo Scudetto all’Inter, ma è anche il mese in cui la classifica si è contratta, trasformando la rincorsa per i posti validi per la prossima Champions League in una sfida a cinque squadre per tre posti e riaprendo all’improvviso in maniera quasi vorace quella per non retrocedere, che vede ormai coinvolte più squadre di quelle che ci saremmo aspettati un mese fa. In campo si sono visti gol brutti ma di un’importanza fondamentale, ma anche gol belli e drammaticamente inutili (come la rovesciata di Verde contro la Lazio e quello di Djidji contro lo Spezia), belli e storici (quello di Mertens che lo porta a essere il miglior marcatore nella storia del Napoli), belli e inaspettati (quello di Mandragora al Bologna) o belli e improvvisi (come Morata a Firenze pochi secondi dopo il suo ingresso).