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I migliori gol di Callejon su assist di Insigne
12 ago 2020
12 ago 2020
Una delle intese più riuscite in Serie A negli ultimi anni.
(articolo)
8 min
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José Maria Callejon lascia il Napoli e la Serie A dopo 255 presenze, 64 gol e 7 stagioni in cui ha attraversato tre diverse ere del club. Arrivato nascosto nel pacco che portava a Napoli Gonzalo Higuain, sembrava a malapena un cocchetto di Rafa Benitez, uno scarto del Real Madrid che chissà cosa avrebbe potuto combinare nel nostro calcio. Ha preso la maglia numero 7 di Edinson Cavani e ci ha messo cuore, impegno, dedizione e un’intelligenza calcistica che lo ha reso una minaccia sempre sottovalutata dalle difese avversarie.

In pochi avrebbero detto che andato via Benitez il meglio, per lui, doveva ancora arrivare. Con Sarri è diventato un ingranaggio insostituibile sulla fascia destra, il finalizzatore ombra del lato debole. Poi è arrivato Ancelotti e magari si sarebbe potuto pensare a un sostituto. Ogni estate il Napoli cercava un sostituto di Callejon, che sembrava sempre troppo poco per le ambizioni della squadra. Poi lui rimaneva al suo posto, irrinunciabile per qualsiasi allenatore. Letteralmente: il giocatore con più presenze, 351, nell’ultimo decennio. Un numero assurdo. Pensate che sono solo una trentina in meno di quelle di Giorgio Chiellini con la maglia della Juve, spalmate però su quindici anni. Anche negli ultimi due anni, col suo rendimento in vistoso calo, la sua intelligenza tattica, il modo in cui stringeva e allargava il campo, è stato imprescindibile per la squadra.

Dal suo arrivo è cambiato tutto, tranne due cose: i suoi capelli sempre perfettamente ordinati e i gol con taglio sul secondo palo su assist di Lorenzo Insigne. Una delle intese più clamorose del nostro campionato, i due giocatori che forse hanno meglio connesso il lato destro e sinistro sul campo da calcio. Insigne ha salutato Callejon definendolo «un giocatore incredibile e un professionista esemplare» ma poi ha detto la cosa più importante: «Mi mancherà il tuo fantastico taglio in area di rigore».

Abbiamo voluto celebrare la vita di Callejon in Serie A raccogliendo i suoi migliori gol con taglio sul secondo palo e assist di Insigne.

vs Torino 2014 - Il primo

Riguardando tutti i gol di Callejon, questo è il primo segnato su lancio di Insigne. La prima volta che ha punito un difensore distratto scappandogli alle spalle. Segna colpendo la palla così male che diventa imparabile per il portiere. In numeri assoluti i due non hanno confezionato tantissimi gol l’uno per l’altro, meno di venti spalmati su sette stagioni. In nessuna di queste la loro è stata la connessione assist-gol più prolifica del Napoli. È la loro unicità e ripetitività che ha reso questi gol iconici nella nostra percezione.


vs Sassuolo

Per la sua duttilità tattica Callejon ha ricoperto tutti i ruoli. Mourinho al Real Madrid lo ha fatto giocare addirittura terzino e quando parla di lui lo fa con un’enfasi che non associamo all’umiltà di Callejon: «Mi piaceva come giocava nell'Espanyol, mi piaceva la sua duttilità in campo. Ho conosciuto un ragazzo con una personalità forte, un giocatore umile che ha saputo ritagliarsi il suo spazio, il rispetto della gente e dei compagni di squadra. Sa rendere prezioso ogni minuto in cui è in campo: per molti giocatori entrare per 10 minuti è un problema, per lui no. Quando viene chiamato in causa è sempre al top. Mi piace molto la sua mentalità, è un esempio per tutti».

Se però dovessimo trovare un ruolo preciso di Callejon dovremmo dire che probabilmente è una seconda punta. Il suo istinto per i tagli in area di rigore è quello di una punta, di un giocatore abituato a liberarsi in area di rigore per segnare, pur partendo da lontano. Siamo abituati ai suoi tagli sul secondo palo ma qui si muove benissimo sul primo, in mezzo a un boschetto di difensori avversari come nella giungla vietnamita, e da cui sbuca con un colpo di testa improvviso.


vs Juventus 2018/19

La palla di Insigne in questo caso è geniale perché cade nell’esatto punto tra il portiere e il difensore che rende tutti incerti sull’intervento. Nel dubbio su chi debba respingere quel pallone, arriva Callejon a buttarlo dentro. Proprio alle spalle di Giorgio Chiellini, il miglior difensore in area del calcio italiano. Ma quel pallone, e quel taglio, se eseguiti in un certo modo, sono quasi indifendibili. Callejon fa una leggera esitazione per nascondere il suo corpo dietro quello del difensore, poi riaccelera.


vs Crotone

L’intesa tra Insigne e Callejon è una forma d’amore? Quando esiste questo affiatamento sul campo come ci si guarda negli occhi negli allenamenti di tutti i giorni? C’è forse un po’ di imbarazzo tipico tra le persone che vivono un amore inconfessato?

La difesa del Crotone è schierata, la circolazione palla del Napoli è lenta e quando non ci sono idee bisogna tornare a quella più semplice e sicura: palla a Insigne, che alza la testa e vede Callejon dietro l’ultimo difensore della linea. Piatto di controbalzo sicuro come una sentenza.


vs Palermo

Uno dei massimi traguardi tecnici degli atleti è interiorizzare alcuni movimenti come fossero una seconda pelle, eseguirli senza neanche fare lo sforzo di doverci pensare. Solo così quei movimenti possono diventare precisi nei tempi e nei modi, privi di errori: perfetti. In questo gol bisogna far caso al dettaglio della leggera esitazione di Callejon per rimanere in gioco e non finire davanti all’ultimo difensore.


vs Bologna

Una settimana dopo il gol al Palermo Callejon segna questo praticamente identico al Bologna, dimostrando la perfetta e continua riproducibilità di questo tipo di gol. Torosidis vede la palla entrare e chiude gli occhi affranto come chi aveva UNA cosa da fare. Tutte le difese hanno cominciato ad aspettarsi quest’azione, ma Callejon ha continuato a segnare tagliando sul secondo palo, in una di quelle situazioni prevedibili ma inarginabili del calcio.


vs Juventus

Quando portava i capelli a spazzola, con la maglia della Kappa attillatissima, Callejon sembrava un pupazzetto disegnato per i bambini. Il 2016/17 è il secondo anno di Maurizio Sarri, in cui il Napoli ci ha messo un po’ a ritrovare una forma senza Higuain, ma che si stava preparando al capolavoro incompiuto della stagione successiva. In quel periodo Callejon è stato cruciale, per Sarri è “l’uomo chiave”. Ha segnato 14 gol in quella stagione, 10 in quella successiva. Se sulla catena di sinistra il Napoli costruiva il gioco con Insigne che si accentrava lasciando spazio alle avanzate di Ghoulam, a destra Callejon rimaneva sempre largo. Al di là dei semplici gol, la sua posizione defilata costringeva le difese ad allargarsi. Il terzino sinistro doveva sempre decidere se restargli addosso e aprire quindi lo spazio per l’inserimento di una mezzala o dell’attaccante, oppure se restare più al centro e sperare che non gli arrivasse la palla.


vs Juventus, di nuovo

Siamo all’apogeo del calcio di Sarri ma in questa partita di Coppa Italia il Napoli perderà, pur segnando un gol mezzo fantascientifico come questo, con la sponda di tacco di Milik per Insigne che poi fa quest’assist visionario. Non il classico cross d’interno che rientra verso la porta, un calcio strano, di mezzo esterno, che sfila dietro la linea della Juventus. Un assist alla De Bruyne totalmente inaspettato, tranne che da Callejon, che quando Insigne sta per calciare riceve delle piccole scariche elettromagnetiche nelle gambe che lo fanno correre verso la porta.


vs Verona

In questo gol non c’è il classico cross a rientrare col destro ma il traversone è di sinistro sullo slancio della transizione. In tutta la costruzione dell’azione ci sono alcuni dei meccanismi più classici del Napoli di Sarri, mantenuti anche con Ancelotti. Il paziente palleggio dal basso, il sovraccarico di uomini sulla catena di sinistra, la formazione di rombi per facilitare la creazione di linee di passaggio. La costruzione del gioco a sinistra e la sua definizione a destra con l’inserimento di Callejon sul lato cieco.


vs Bologna

Una delle dimensioni più sottovalutate del calcio è quella del gioco senza palla. La nostra abitudine a concentrarci su dove va il pallone ci rende invisibile la rete di smarcamenti che permette al pallone di circolare in modo efficace per manipolare la linea avversaria. Gli attaccanti che si muovono bene senza palla sono rari: pochi di loro hanno acquisito un set di movimenti nel tempo, la maggior parte risponde a un talento naturale che fatichiamo a riconoscere come tale. Callejon è uno dei più talentuosi nel gioco senza palla, nello scegliere il tempo giusto e lo spazio da attaccare. In questo ha uno stile di gioco poco spagnolo. Callejon attacca una zona di campo quasi morta, quella tra il palo e la linea di fondo, in cui è raro arrivare per concludere. È un tipo di statistica impossibile da raccogliere, ma immagino che Callejon sia il giocatore che ha segnato più gol in quei pochi metri dove di solito si crossa.

Questo più che un cross è una specie di punizione indiretta calciata verso una difesa schierata. Un lancio di una precisione notevole e un gol praticamente identico a quello segnato al Crotone. Ho dovuto rivederlo più volte per capire i piccoli dettagli da cui i due differivano - il tipo di conclusione, la posizione da cui parte il passaggio, la traiettoria leggermente diversa -, quasi insignificanti.


vs Sampdoria

In questo gol non c’è un vero taglio ma Callejon è rimasto sornione sul secondo palo lasciando che la difesa avversaria si schiacciasse verso la porta. A quel punto Insigne gliel’ha alzata come si fa in spiaggia sul bagnasciuga, e Callejon ha calciato di collo pieno a incrociare. Callejon non ha una grande varietà nelle conclusioni in porta ma ha saputo segnare gol anche difficili a livello balistico, come quello segnato quest’anno alla Fiorentina, con un tiro di piatto a incrociare di prima da fuori area. Quando deve calciare Callejon è sobrio e schematico come il suo gioco, che si muove sempre sugli stessi binari immaginari sulla fascia destra. I suoi tagli sono sempre così precisi che il gol viene quasi da solo, gli basta appoggiare letteralmente il piede sul pallone per segnare. Quando deve tirare lo fa con decisione sul secondo palo; di gol così, calciando al volo, ne ha fatti diversi, alcuni bellissimi.

Forse neanche ci accorgeremo della sua assenza il prossimo anno, almeno direttamente. Quando vedremo il Napoli ci sembrerà che qualcosa non è più al suo posto, che l’ordine del microcosmo della nostra Serie A non è più lo stesso.


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