Luglio è salsedine e crema solare, il caldo che diventa un nemico, il calciomercato chissà. Luglio, però, porta anche gli svincolati, creature mitologiche metà calciatori, metà occasioni. Negli ultimi anni, sempre di più, da questa cesta si può pescare bene, fare l’affare se non della vita, almeno della stagione. Qualcuno è già andato (Thuram all’Inter, Ndicka e Aouar alla Roma, Tielemans all’Aston Villa, Messi all’Inter Miami); qualcos’altro è ai dettagli (Skriniar e Asensio al PSG, Söyüncü all’Atletico, Inigo Martinez al Barcellona, Ben Brereton al Villarreal); ma il grosso è ancora disponibile, chissà però per quanto: bisogna sbrigarsi.
Ecco quindi alcune liste tematiche, così per provare a mettere un po' di ordine in una sfilza di nomi più o meno adatti alla vostra squadra del cuore.
Tre giocatori che veramente farebbero comodo, se siete una squadra di Serie A
Daichi Kamada
Daichi Kamada era già del Milan di Maldini, poi il Milan ha smesso di essere di Maldini. Ora la sua posizione, come dicono quelli bravi, è in stand-by. I rossoneri devono decidere se dedicargli l’ultimo slot da extracomunitario a disposizione oppure no. Intanto, però, il mondo va avanti. Kamada è stato accostato alla Roma, anche perché banalmente Tiago Pinto sta in fissa con gli svincolati, ma anche alla Juventus, come possibile primo rinforzo portato da Giuntoli.
Non è un caso: sono due squadre a cui manca creatività, giocatori in grado di proliferare tra le linee, di aggiungere una dimensione a manovre troppo stitiche. Kamada inoltre è molto duttile, può giocare come trequartista ma anche a centrocampo, partire dall’esterno se c’è bisogno di un’ala che entri dentro al campo per giocare nei mezzi spazi. Un trequartista atipico per il nostro campionato, ma assolutamente utile. Vedremo come andrà a finire.
Wilfried Zaha
Se ci sono pochi profili in Serie A come Kamada, quelli come Wilfried Zaha sono praticamente dei panda. Certo, rispetto alle sue migliori stagioni il numero e l’efficacia dei suoi dribbling si è ridotta, ma rimane uno dei pochi produttori in serie di questo fondamentale. Nel calcio di oggi poche cose sono più utili di un’ala che può lasciare secco sul posto l’avversario e Zaha è proprio questo. Cinque anni fa l’avreste pagato 70-80 milioni, oggi viene a parametro zero: non avrete la stessa elettricità, ma neanche un calciatore finito, visto che comunque ha trent’anni e un sacco di Premier sulle spalle.
Dopo aver guadagnato bene al Crystal Palace, ora Zaha sembra più interessato a firmare per una squadra che possa fargli giocare la Champions League che non ad un contratto esagerato. Anche per questo la Lazio sembra poter convincere il giocatore più delle ricche offerte arabe. L’avversario più temibile per la squadra di Sarri è il Fenerbahce, tanto che i tifosi turchi si stanno fingendo tifosi della Lazio sotto i profili social di Zaha facendo credere che non lo vogliono nella loro squadra. È il calciomercato degli svincolati, bellezza: non esistono regole.
Jonathan Bamba
È raro vedere tra gli svincolati, ancora disponibile a luglio, un calciatore come Jonathan Bamba, ancora nel suo prime e solido titolare in attacco di una buona squadra come il Lille. Forse perché mentre il club francese sfornava talenti offensivi a destra e a manca, lui è rimasto sempre un po’ in ombra, meno evidente e talentuoso di giocatori come Leao, Pèpè, Oshimen e David.
Eppure, a parametro zero, sarebbe una bella presa: un giocatore che nelle sue cinque stagioni a Lille è sempre stato titolare, giocando sia come ala sinistra del 4-3-3 che da esterno di centrocampo nel 4-4-2, ma che all'occorrenza può essere schierato anche destra o sulla trequarti. Non sa fare niente a livello di élite nel ruolo, ma sa fare tutto a un buon livello: partecipare alla manovra, saltare l’uomo, crossare, recuperare il pallone. L’ultima stagione ha segnato 6 gol e servito 7 assist. Ideale per le squadre “di fascia media” è infatti inseguito da almeno una trentina di squadre dall’Italia alla Turchia passando per la Francia e la Spagna (ovviamente ci sono anche le sirene arabe).
Tre trequartisti argentini per chi sente il bisogno di avere un trequartista argentino in squadra
Angel Di Maria
C’è poco da dire che non è stato detto su Angel Di Maria e la sua nuova destinazione dovrebbe essere il Benfica, in una chiusura circolare della carriera per un ultimo anno prima di salutare tutti e grazie per tutti gli assist. Alla Juventus non è andata bene, ma in Portogallo le cose sembrano poter andare meglio con Roger Schmidt. Pronti a segnarsi sul calendario le partite del Benfica.
Roberto Pereyra
Il Tucu Pereyra sembrava un giocatore in declino, poi è tornato all’Udinese ed è rinato. Tre stagioni che lo hanno messo in luce come un giocatore duttile e utilissimo, perfetto coltellino svizzero per un attacco della Serie A. L’Udinese gli ha proposto un rinnovo da 2.2 milioni di euro a stagione, ma lui ha preferito aspettare e sedersi al tavolo delle trattative. Mezza Serie A gli ha messo gli occhi addosso: Lazio, Roma, Fiorentina, Torino, Atalanta. E perché, alle altre non servirebbe? Al momento è difficile dire chi la spunterà, quasi tutti hanno buoni motivi per prendere e non prendere Pereyra. Il Torino di Juric, si dice, è più avanti di tutti ma sarà una settimana lunga. Vederlo lasciare Udine sarebbe un po’ triste, ma insomma Jean-Marc Bosman ha camminato affinché i Pereyra di questo mondo potessero correre.
Manuel Lanzini
Onestamente per me Manuel Lanzini è un mistero. Le poche volte che l’ho visto in campo mi è sembrato un fenomeno, l’archetipo del trequartista argentino, il pibe del barrio, l’angelo dalla faccia sporca, solo stranamente destro di piede. Dopo 8 stagioni lascia il West Ham da eroe di culto. Negli ultimi anni era finito in fondo alla panchina, alla fine rottamato da un campionato troppo fisico per un giocatore che sembra poter volare via al primo soffio di vento. In ogni caso Lanzini ha appena 30 anni e lasciarlo andare via dall’Europa sarebbe un crimine. C’è una timida voce che parla di Napoli e sarebbe davvero bello vederlo in Serie A, un campionato che negli ultimi anni spesso è riuscito a resuscitare questo tipo di giocatori.
Tre leggende del calcio spagnolo prima che finiscano all’Inter Miami
Andres Iniesta
A vent’anni Don Andres sembrava già inadatto al calcio moderno. Piccolo, magrolino, stempiato. Poi sappiamo come è andata: molto bene. Vederlo però resistere ancora a 39 anni è sinceramente strano. Non che sia cambiato molto negli anni: Iniesta è ancora piccolo, magrolino, stempiato. Gli ultimi 5 anni li ha passati al Vissel Kobe ma neanche loro lo vogliono più. Iniesta ha lasciato il Giappone in lacrime con davanti un futuro incerto, come se dovesse elemosinare un contratto per dare da mangiare alla sua famiglia. Chi lo vuole a questo punto? È difficile pensare a una destinazione dove non venga trattato come il pezzo pregiato in un museo: bello, ma solo se sta fermo in un angolo. Forse all’Inter Miami con Messi e Busquets? Anche questa non sembra granché come idea. Magari Iniesta ci ripensa. È giusto che sia lui a decidere, però è anche malinconico vederlo così, incapace di dire basta.
Sergio Ramos
Sembra che Sergio Ramos volesse tornare al Siviglia, ma è stato impossibile a causa del suo ingaggio elevato. Una motivazione che però non torna: lo spagnolo può firmare a qualunque cifra per qualunque squadra: è proprio il senso di essere svincolati. Questo tipo di notizie, di solito, sono il preludio a un ricco trasferimento oltremare. Arabia Saudita o Stati Uniti, Sergio Ramos è pronto a questa fase della carriera, dopotutto che altro deve fare in Europa? Ha vinto tutto, si è fatto odiare da tutti. C’è da dire che la scorsa stagione, dopo un paio di anni condizionati dagli infortuni, Sergio Ramos ha giocato 45 partite con il PSG, difficile dire quindi che sia proprio finito. L’Inter (non Miami), dopo aver perso Azpilicueta, siamo proprio sicuri non voglia farci un pensiero?
Jordi Alba
Probabilmente ci sono squadre a cui avrebbe fatto comodo Jordi Alba, ma è giusto che pure negli Stati Uniti si facciano un anno di Messi che entra dentro al campo e col sinistro trova i movimenti del terzino spagnolo alle spalle della difesa avversaria.
Quattro nomi per l’usato sicuro in Serie A
Juan Cuadrado
Dal 2009, con una piccola e infruttuosa parentesi al Chelsea, Juan Cuadrado è stato l’incubo di tutti i terzini sinistri della Serie A. Nelle giornate buone trovarselo davanti voleva dire passare novanta minuti molto difficili tra sterzate improvvise e corse sguscianti. L’ultimo anno è stato abbastanza tremendo e la Juventus ha scelto di lasciarlo andare via. A Torino è una leggenda, nel resto dell’Italia meno. Eppure, nonostante l’età e la cattiva fama, chi non lo vorrebbe nella propria squadra? A zero è una di quelle certezze che sta bene in ogni rosa: un esterno capace di rimediare un cross da qualunque pallone, che - magari non più farlo per 40 partite l’anno - ma ogni tanto può far casino quando c’è da far casino. Il Fenerbahce sembra intenzionato a strapparlo al nostro campionato, ma Lazio e Roma potrebbero avere idee diverse.
Danilo D’Ambrosio
Danilo D’Ambrosio è stato un soldato dell’interismo. Mai il nome in prima fila, spesso in panchina, sempre presente quando il momento lo richiedeva. Per i tifosi è una leggenda minore, il suo salvataggio nella partita con l’Empoli tramandato di padre in figlio, il suo attaccamento alla maglia di quelli che si fanno amare a lungo. D’Ambrosio, però, è anche di più: è un difensore duttile, con uno strano senso per il gol che non gli daresti. Lui voleva rimanere all’Inter, ma - come ha detto - non è stato possibile. Fiorentina, Torino e Bologna le possibili destinazioni.
Nicola Sansone e Roberto Soriano
Da prendere in coppia, quanto meno perché a un occhio meno attento è difficile distinguere l’uno dall’altro, dopo una carriera passata quasi totalmente insieme. Il loro addio al Bologna segna la volontà del club di puntare su calciatori random presi da campionati nordici e come dargli torto. In ogni caso, per pura statistica, uno dei due sembra avere ancora qualcosa da dare alla causa. Dovessi scommettere, direi Sansone (ma prendeteli entrambi).
Tre nomi su cui sinceramente non puntare
Diego Costa
Magari non ve ne siete accorti, ma l’anno scorso Diego Costa era in Premier League, il miglior campionato al mondo. 23 presenze, 1 gol con il Wolverhampton. 34 anni che però in campo sembrano molto di più: pochi centravanti sembrano più bolliti di lui. Il suo nome rispunta ogni sei mesi in tutti i mercati estivi e invernali perché c’è sempre qualcuno abbastanza disperato da pensarci. Chi sarà il prossimo?
Steven N'zonzi
Mezzo centrocampista, mezzo incubo dei tifosi della Roma, è tornato libero dopo un paio di stagioni in Qatar all’Al-Rayyan. Tra tutti gli svincolati del mondo è l’unico per cui non ho trovato mezza notizia di squadra interessata a lui, se non alcuni tifosi dell’Arsenal che su Twitter - credo ironicamente - scrivono che la loro squadra dovrebbe prenderlo per sostituire un’eventuale partenza di Thomas Partey.
Grzegorz Krychowiak
Grande rispetto per Grzegorz Krychowiak: si è fatto dare una barca di soldi dagli sceicchi del PSG e poi è calcisticamente sparito. La sua carriera è come un Erasmus pagato benissimo: una stagione qui, una stagione lì, pochi esami ma molto forte su Instagram. Tre giorni fa ha messo alcune foto incredibili dall’India, una settimana prima era il turno del Madagascar, prima ancora del Giappone.
Carrello bolliti di lusso
James Rodriguez
Anche basta dai.
Isco
L’ultima esperienza al Siviglia è stata un disastro. Arrivato con tutti gli onori del caso, è stato mandato via che era ancora dicembre. Da quel momento è sparito, se avete notizie fatemi sapere (ovviamente, se ne è parlato come possibile rinforzo per il Genoa).
Eden Hazard
Lui dice di stare bene, visto che negli ultimi tre anni si è riposato. Io ho qualche dubbio. A cascarci, sembra, saranno i Montreal Impact.
Una lista di centravanti perfetti (o quasi) se vuoi fare bene in Conference League
Kévin Gameiro
Attaccante completo, uno che in carriera ha segnato 234 gol e che anche l’anno scorso a Strasburgo, comunque, è arrivato a quota 9, a un gol dalla doppia cifra. Il suo destino, in ogni caso, è legato all’Europa League, che ha vinto 4 volte e di cui è uno dei centravanti più prolifici. L’ideale sarebbe trovasse una squadra che gli dia la possibilità di ritoccare i suoi numeri in questa competizione.
Mattia Destro
Anno nuovo, nuovo Mattia Destro. Prima di parlare di lui, inevitabilmente, bisogna parlare dei suoi infortuni. Anche a Empoli è stato più dentro che fuori. Quando è stato dentro, ha segnato un gol, in rovesciata.
Bas Dost
Se la vostra squadra vive di cross, e quasi tutte le squadre della Serie A vivono di cross, non potete non fare un pensierino a Bas Dost. Alto quasi due metri, capelli pochi, è stato il migliore al mondo nel segnare in spaccata di piede da un metro.
Ishak Belfodil
Ultima stagione: 24 presenze, 8 gol e 3 assist con l’Al-Gharafa in Qatar. Diciamo non nel suo momento storico migliore, ma neanche così da buttare via.
Alfredo Morelos
Se sul mercato è disponibile un attaccante chiamato Il Bufalo, si prende senza tante spiegazioni.
Una lista di giocatori svincolati dalla Premier League così, per dire di avere un giocatore della Premier League
David De Gea
David De Gea aveva praticamente firmato il rinnovo con il Manchester United, che poi ha fatto un passo indietro puntando su Onana, almeno fino a che l’Inter non ha fatto il prezzo. Che deciderà di fare il portiere spagnolo? Lo United ha fatto sapere che le trattative per il rinnovo non si sono interrotte, mentre dall’Arabia Saudita arrivano offerte ogni giorno più cospicue. Un giorno è il portiere più forte al mondo, il giorno dopo il peggiore: forse non proprio l’altalena emotiva che volete per la vostra squadra del cuore.
Roberto Firmino
Roberto Firmino è uno svincolato in pectore da inizio stagione. Per mesi si è parlato di un possibile approdo in Italia: Juventus, Inter, Roma, Milan. Tutte potevano essere interessate a scoprire quanto si potesse ancora ricavare da uno dei centravanti più raffinati degli ultimi 10 anni, uno che ti sistema un attacco solo con i suoi passaggi. Poi gli arabi hanno deciso che dovevano comprarsi il calcio e Firmino ora sembra destinato a quelle terre. Peccato, è stato bello finché è durato.
Adama Traoré
Chi non vorrebbe un esterno d’attacco col fisico di The Rock in Fast&Furious 3, la velocità di una macchina di Fast&Furious 9 e la quantità di olio presente in Fast&Furious 5? Adama Traoré, uno dei giocatori più unici del calcio contemporaneo, è libero a zero. Che vogliamo fare?
Lucas Moura
Ecco una notizia per voi: Lucas Moura ha solo trent’anni.
Tom Davies
Tom Davies è entrato nell’accademia dell’Everton a 11 anni, esordito ancora prima di compierne 18, a 20 era capitano. Con la faccia da putto michelangiolesco e quella figura da tipico centrocampista box-to-box inglese sembrava che, male che gli andasse, sarebbe diventato una leggenda del club che tifa dalla nascita. Da quel momento, però, lentamente il rapporto tra Davies e l’Everton si è incrinato, così come il suo minutaggio. Dopo la pesante retrocessione di questa stagione, è arrivata anche la mancata firma di Davies sul rinnovo del contratto.
Lui ha detto che non è stato per motivi economici (l’offerta era al ribasso), ma per la voglia di fare un’esperienza nuova. Davies è un calciatore atipico: nel tempo libero fa volontariato nel centro di Liverpool dove vive, ama la fotografia e dirige una società che produce prodotti per la casa utilizzando bacchette cinesi usate. Il suo nome è ChopValue UK e qui, se volete, potete comprare delle belle mensole. Proprio per questo suo stile di vita woke, The Athletic lo ha avvicinato al Monza. Non ho capito il nesso di causa ed effetto, ma sarebbe bello vederlo in Italia.
Tre giocatori perfetti se eravate hipster nel 2016
Roque Mesa
Se vi ricordate chi è Roque Mesa, allora vorrete Roque Mesa nella vostra squadra.
Riccardo Saponara
Il calciatore più forte del mondo, se prendete delle singole azioni. Non c’è niente che posso dire che non sia stato detto in questo articolo di Emanuele Atturo.
Ross Barkley
Nel 2012 è stato inserito nella lista dei migliori giovanissimi di Don Balon, nel 2015 su L’Ultimo Uomo è uscito un profilo su di lui dal titolo Il diamante, nel 2023 non lo vuole neanche il Nizza. La parabola di Ross Barkley non è atipica nel calcio, ma certo rimane una di quelle cose che è difficile spiegarsi davvero. Un ritorno all’Everton non è del tutto improbabile.
Costruisci la tua squadra da zero con gli svincolati
Si può ancora scavare in questa lista: sì. Ecco un puro esercizio di stile, una squadra costruita con gli svincolati ancora non citati, calciatori più o meno arrivati agli sgoccioli delle loro carriere, infilati in un italianissimo 3-5-2.
Portiere: Allan McGregor
Leggenda dei Glasgow Rangers, autore di una delle più incredibili parate nella storia dell'Europa League, a 41 anni sembra più un vecchio sex symbol che cerca di trovare la sua strada nel cinema di genere che non un atleta professionista. L'apparenza, però, a volte inganna.
Difensore centrale: Samuel Umtiti
Chiusi definitivamente i rapporti con il Barcellona, Umtiti è libero di scegliere il suo futuro. Speriamo tutti torni a Lecce.
Difensore centrale: Matija Nastasic
Un giorno giochi nel Manchester City, quello dopo non ti vuole neanche il Maiorca.
Difensore centrale: Shkodran Mustafi
Per quel che vale, è l'unico campione del mondo di Brasile 2014 disponibile a zero.
Esterno sinistro: Sead Kolasinac
Sembra vicino il suo approdo all'Atalanta. Se ha ancora qualcosa da dare al calcio, quello è il posto giusto per lui.
Esterno destro: Kévin Malcuit
Mai capito a Napoli, non è del tutto impossibile che Malcuit abbia qualche risorsa nascosta.
Mediano: Asier Illarramendi
Ha vinto una Champions League con il Real Madrid senza che nessuno se ne accorgesse, un fenomeno meno raro di quello che crediate.
Mezzala: Miha Zajc
Vera essenza dell'Empoli come entità eterea che gioca col rombo e schiera solo giocatori sloveni che pesano quanto un coniglio bagnato. Speriamo che torni a Empoli.
Mezzala: Roberto Gagliardini
Che dire: il Pogba bianco è libero.
Punta: Fabio Borini
L'anno scorso è stato il vice-capocannoniere del campionato turco con 20 gol ma non esulta più con il coltello tra i denti.
Punta: M'Baye Niang
Un uomo fermo al palo contro il Barcellona.