Qual è il vostro power ranking tra le favorite?
Emiliano
Trovare adesso delle favorite reali è molto complicato, perché poi entreranno in gioco ben 8 squadre provenienti dalla Champions, ma si possono identificare squadre con grande tradizione europea o ambizioni o qualità di gioco. Al momento: 1) Manchester United 2) Zenit San Pietroburgo 3) Villarreal 4) Athletic Bilbao 5) Fiorentina.
Il Manchester United ha investito talmente tanto e ha un progetto di dominio così forte che gli impone di essere favorito: poi per caratteristiche di gioco potrebbe essere troppo britannico, ma l’ultima volta che Mourinho ha preso parte a questa competizione si chiamava ancora Coppa Uefa, e l’ha vinta, ovviamente. Lo Zenit quest’anno ha scelto la guida tecnica di Lucescu, che è una garanzia nelle coppe e sembra avere una squadra superiore allo Shaktar della scorsa stagione, con cui arrivò fino in semifinale. La Champions sembra sempre un livello eccessivo per lo Zenit, ma l’Europa League è nettamente alla portata.
Daniele V. Morrone
Come giustamente segnalato da Emiliano purtroppo il formato attuale dell’Europa League rende impossibile dare delle chiare favorite fin da subito vista l’entrata in corsa delle squadre della Champions. Tra quelle attualmente in corsa ovviamente vado con: Athletic Club, Manchester United, Roma, Fiorentina e Schalke. Voglio sottolineare quanto l’Athletic Club abbia una rosa non solo all’altezza, ma anche esperta della competizione, essendo arrivata fino ai rigori contro il Siviglia ai quarti lo scorso anno (con Aduriz capocannoniere). Poi rispetto alle altre ha meno ambizioni di classifica e questo può pesare in primavera.
I quarti di finale sfortunati contro il Siviglia.
Angelo Andrea Pisani
A livello di rosa non si può che dire Manchester. I Red Devils hanno la squadra migliore del torneo e un allenatore che sembra nato per le competizioni del genere, dove motivazioni e tenuta mentale spesso hanno la meglio. L’Europa League non è una priorità, è vero, ma non bisogna trascurare la componente “narcisistica”: questo United è troppo forte e ha tanto da dimostrare, specie a livello europeo. Per motivi simili mi aspetto un bel cammino della Roma, che ha una rosa molto competitiva e la possibilità di costruirsi una credibilità europea. Oltre alla Fiorentina dico Villarreal, che sembra aver assorbito la partenza di Marcelino, e Schalke: i tedeschi hanno un girone abbordabile, scarse ambizioni in campionato (dominato dal Bayern) e una squadra zeppa di potenziali fenomeni.
Dario Saltari
Penso che il vero obiettivo di Mourinho quest’anno sia ribadire il proprio dispotismo in Premier League e che guardi questa Europa League come un fastidio da cui liberarsi il prima possibile. Il Manchester United non può permettersi di impelagarsi in una competizione lunga e snervante come l’Europa League. Insomma, non lo vedo tra i favoriti alla vittoria finale. Per quanto riguarda le altre candidate tra le big ai nastri di partenza, concordo sull’Athletic Bilbao e sulla Roma. Ma come già detto, bisognerà aspettare la fine dei gironi di Champions per capire i reali equilibri di questa coppa: negli ultimi 10 anni in ben sette casi almeno una delle finaliste proveniva dalla Champions League.
Federico Aquè
Credo anche io che vincere l’Europa League non rientri nelle priorità di Mourinho: è il solito discorso delle grandi squadre che preferiscono concentrare gli sforzi sul campionato e snobbano l’Europa League, almeno fino a quando non si arriva nei pressi della finale. Non è un caso che l’unico club di prima fascia a vincere il trofeo sia stato il Chelsea, in una stagione molto particolare dopo la retrocessione dalla Champions, l’esonero di Di Matteo e l’arrivo di Benítez. La storia suggerisce di restringere il campo delle favorite alle spagnole di seconda fascia (prima del tris del Siviglia c’è stata la doppietta dell’Atlético Madrid, quando ancora non competeva con Barcellona e Real) o alle big fuori dai cinque principali campionati europei: le spagnole le avete già dette, il nome che aggiungo io è lo Shakhtar Donetsk, che retrocedendo dalla Champions l’anno scorso è arrivato in semifinale e ha mantenuto la stessa squadra. L’eredità di Lucescu è invece stata raccolta da Paulo Fonseca, eliminato col Braga proprio dallo Shakhtar ai quarti nella scorsa edizione: potrebbe essere la novità che porta finalmente gli ucraini a imporsi anche a livello internazionale.
Federico Principi
Aggiungo che l’Inter avrà anche fatto a meno di Kondogbia, Joao Mario e Gabigol nelle liste Uefa, ma a Pescara l’ho vista bene nonostante le troppe occasioni concesse in profondità, può comunque schierare eventualmente Medel-Brozovic-Banega a centrocampo e voglio credere che questa sia finalmente la stagione in cui le italiane metteranno in Europa League la stessa intensità che metterebbero in campionato o in Champions.
De Boer è pronto