«Di me hanno detto spesso che mi piaceva essere il pesce grande nello stagno piccolo. Sarò onesto: è vero, amavo essere al centro dell’attenzione, sentire la pressione delle aspettative che la gente riponeva nei miei confronti. Non ho mai sopportato l’idea di deludere queste persone, volevo farle divertire. Vincere è grandioso ma non è mai stato tutto per me, e credo che sia stato questo a rendermi diverso dagli altri. Non sono mai stato un buon perdente, non mi piaceva perdere, ma c’era una parte di me che voleva dare spettacolo, far apparire un sorriso sul volto della gente. E mettere spesso un pallone sotto l’incrocio da 25 metri mi sembrava un buon modo per riuscirci».
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https://youtu.be/Wj6H6iV20yc?t=123
https://youtu.be/jPvYwAUL8Ug?t=161