A fine intervista Matias Soulé ha ringraziato per il premio di miglior calciatore della Serie A di ottobre assegnato da AIC in collaborazione con Ultimo Uomo. Io, che ero dall’altro lato della videochiamata, non so perché, mi sono sentito in dovere di ringraziarlo a mia volta: «grazie a te per essere un giocatore così divertente» gli ho detto, e solo adesso mi accorgo come può essere suonata strana come risposta. Eppure, non volendo, si può ritrovare in questo aggettivo che ho usato, divertente, la ragione che ha spinto i suoi colleghi a premiarlo in una quartina che comprendeva anche Joshua Zirkzee (anche lui piuttosto divertente c’è da dire), Marcus Thuram e Gelson Bremer.
Matias Soulé è uno di quei calciatori che, a prescindere dal tifo, è bello vedere in campo, anche solo nelle giocate più semplici. Ha quel tipo di leggerezza che nel calcio è un privilegio. A Frosinone se lo stanno giustamente godendo e Di Francesco sembra averlo capito al volo. Non è solo divertente però: fin qui, in nove partite, Soulé ha segnato 5 gol, tutti a modo loro diversi – due di testa, uno su rigore, uno di destro e uno di sinistro – di cui 4 a ottobre, ed è stato una presenza costante nelle partite del Frosinone sotto forma di dribbling (gliene sono riusciti 62 finora, il migliore in Serie A, 9 in più del secondo Kvaratskhelia), filtranti, giocate creative che dettano il ritmo della squadra più sorprendente di questo inizio di stagione.
Sapevamo tutti che era un giovane di talento, da quando la Juventus lo ha preso giovanissimo dal Velez in Argentina, che però potesse avere questo impatto fin dall’inizio della sua prima vera stagione in Serie A è stato del tutto inaspettato. Non solo per l’età, vent’anni, o per la poca esperienza, ma perché arrivare in una realtà tanto diversa, con obiettivi diversi, un gioco diverso e trovarsi subito come nel giardino di casa non è banale. Parto proprio da qui.
Tu sei arrivato al Frosinone il 28 agosto e il 2 settembre eri già in campo da titolare e non sei più uscito dal campo. Pensavi di poter incidere da subito in Serie A o è stata una sorpresa anche per te?
Mi ha sorpreso molto la libertà e la sicurezza che ha mostrato fin dalla prima partita con l’Udinese. Rivendendo le tue giocate mi sei sembrato subito a tuo agio, come se fossi lì da sempre e non da pochi giorni. Che ti ha detto Di Francesco appena sei arrivato, come ti ha responsabilizzato?
Credi che il passaggio intermedio in Serie C ti abbia aiutato ad arrivare pronto a questo momento?
Alla Juventus hai giocato da seconda punta e da esterno a tutta fascia, in passato hai detto che ti piace anche giocare da enganche, più nel vivo del gioco, ora nel Frosinone giochi alto a destra. Pensi sia questo il tuo ruolo? Dove ti vedi a giocare in futuro?
A inizio stagione c’era un po’ di scetticismo sul Frosinone, visto che aveva cambiato allenatore e preso tanti calciatori giovani o poco conosciuti, tra cui anche te. Lo sentivate? Vi ha motivato?
Sui social è girato molto un video di un tuo doppio sombrero contro la Fiorentina, a oggi sei il calciatore della Serie A con più dribbling riusciti. Si dice che il calcio italiano non ami rischiare, tu che pensi? Di Francesco ti incentiva a provare o è qualcosa che hai dentro?
Nel tuo gioco è importante l’uso della suola, un fondamentale tecnico che in Serie A hanno in pochi. Tu ci fai caso a come lo usi?
Hai segnato i tuoi primi tre gol in Serie A di testa, è un caso?
Contro il Cagliari hai giocato una delle tue migliori partite fin qui, hai segnato due bei gol, il primo grazie a un recupero aggressivo in avanti, il secondo con un bellissimo dribbling, quale dei due gol ti è piaciuto di più?
Col Frosinone avete una fase difensiva aggressiva, ma si vede che ti spendi anche molto nei recuperi, nell’aiutare in difesa, non pensi che possa essere controproducente per il tuo gioco offensivo che richiede grande lucidità?
Quella partita col Cagliari poi l’avete persa in maniera rocambolesca, cosa vi ha detto Di Francesco quando siete tornati nello spogliatoio?
Domenica affrontate l’Inter, come ci si prepara a una partita del genere?
In cosa pensi di poter migliorare?