Marco Di Vaio la metteva dentro in tutti i modi
10 gol di uno dei migliori attaccanti nati negli anni ’70.
- vs Perugia, 2002
Lo stile di dribbling di Di Vaio è scolastico ma efficace. I difensori sanno di non potergli mai lasciare neanche spazi minimi, da cui può facilmente ricavare una conclusione. L’idea stessa della sua minaccia incombente è ciò che mette in crisi i difensori. Di Vaio lo sa e sfrutta ogni palla vicina alla porta per mettere i difensori fuori equilibrio.
Dribbla sempre con la testa bassa, pensando solo alla porta: non dovrebbe essere un vantaggio ma paradossalmente lo diventa perché non lascia ai difensori alcun riferimento. Sono tanti i gol in cui Di Vaio tiene in scacco difensori non abituati a marcare un animale completamente istintivo. Li troviamo lungo tutta la sua carriera, tanto a Parma (famoso quello contro la Roma dove tiene in scacco Samuel) quanto a Bologna (ancora più famoso il secondo gol della vittoria contro la Juve).
Questo contro il Perugia è significativo per la pulizia tecnica con cui si sposta il pallone d’esterno per saltare due giocatori in sequenza. Dal primo dribbling al tiro il movimento è continuo: due tocchi, il primo di esterno sinistro, il secondo di esterno destro. Appena supera l’uomo tira sul secondo palo basso e teso, come al solito.