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Redazione
UUA 2016
08 giu 2016
08 giu 2016
Benvenuti alla seconda edizione dei premi di fine anno de l’Ultimo Uomo.
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1.



2. Paredes

3. Dybala

 



Io ho messo Dybala come giocatore più migliorato. Secondo me ha funzionato la stessa dinamica che abbiamo visto quest’anno in NBA: nessuno si è accorto che Westbrook è diventato fortissimo perché stiamo tutti guardando Curry da record. Guardando Higuain non ci siamo accorti che Dybala è diventato un giocatore di primo livello.

 

Quello a Koulibaly credo sia più un premio alla squadra, al Napoli, in cui tutti, obiettivamente, sono migliorati.

 



Sono due miglioramenti diversi. Dybala è passato da “promessa” a “campione affermato”  della squadra campione d’Italia. Ed è un miglioramento che ora ci fa chiedere “fino a dove può migliorare”. Il miglioramento di Koulibaly (nella percezione comune) è da “sega” a uno dei migliori difensori del campionato. Per questo il miglioramento di Koulibaly è stato più appariscente. Per Dybala si trattava di capire

era forte. Koulibaly

era forte. Per questo credo sia primo.

 



Koulibaly quest’anno è diventato un difensore potenzialmente da grande squadra europea, credo sia ancora sottovalutato sotto certi aspetti, tipo l’impostazione. Nel caso di Paredes, forse, si è voluto premiare il fatto che potrebbe diventare uno dei futuri protagonisti della Serie A, uno dei giocatori che vale la pena andare a guardare. Invece credo che Dybala il prossimo anno sarà sicuramente alla pari con Higuain per il premio di MVP.

 


Koulibaly vs Roma, vietato ai minori.


 



Però se ci pensate era ridicolo dare il voto a qualsiasi giocatore del Napoli. Sono tutti migliorati moltissimo: Insigne, Allan, Koulibaly, Jorginho, Hamsik. Nessuno forse si sarebbe aspettato delle stagioni di questo tipo. Quindi premiarne uno mi sembra stupido. Non so se Koulibaly sia migliorato più di Allan o Jorginho.

 



I voti tra l’altro sono stati molto vari. È stato votato persino Higuain, con un po’ di spirito dadaista. Io avevo messo Armando Izzo… Vedo invece che Emanuele ha  votato Bonaventura, per esempio, che tutti gli altri hanno dimenticato. Persino i milanisti.

 



Bonaventura ha fatto una stagione spaventosa, perché non lo avete votato?!

 



Perché la stagione della squadra forse ha oscurato le varie prestazioni individuali. E in particolar modo la sua. Che poi nella seconda parte della stagione sia crollato è indubbio, ma nel filotto di partite vinte del Milan giocando un calcio quasi buono Bonaventura è stato indispensabile. Rimane il giocatore di maggior talento della squadra secondo me.

 



Bonaventura fondamentalmente non è così forte… Non è un giocatore da salto di qualità. È due anni che gioca nel Milan, è quasi sempre migliore in campo in un Milan che gioca di merda.

 



Ma non può fare la differenza da solo!

 



Non è un campione. È un buon giocatore. Quando è arrivato pensavamo fosse una pippa e invece ci siamo stupiti di quanto sia un buon giocatore.

 



Capisco che dentro una stagione così disgraziata sia anche più semplice, che basti meno a spiccare. Però Bonaventura è tra i migliori giocatori del campionato nella somma gol&assist. Tra i primi 7.

 



Sono i 25 gol in campionato di Pippo Maniero. Il punto è questo: Bonaventura nella  Juve non giocherebbe titolare. E probabilmente neanche al Napoli. Quindi non ha fatto salti di qualità. Koulibaly ha avuto un differenziale importante, non Bonaventura.

 

https://www.youtube.com/watch?v=tA5Fqz8tv90

La sottovalutata stagione di Bonaventura, la migliore della sua vita, che non lo ha portato neanche all’Europeo in una Nazionale senza troppa qualità.


 

 



 



 

1.



2. Alex Sandro

3. Miranda

 



Non è un po’ strano un campionato in cui possono esserci rookie di 30 anni?

 



In realtà nell’NBA basta che il giocatore sia al primo anno, non ci sono vincoli d’età.

 



È che mi sembra strano mettere a confronto Donnarumma con Bacca, o con Miranda, che l’anno scorso giocava nell’Atletico Madrid

 



Infatti per me i voti per Donnarumma sono dovuti al fatto che combacia meglio con la nostra idea di Rookie. Quest’anno in NBA il rookie è stato Karl Anthony Towns. Donnarumma è la cosa più vicina a quell’idea.

 



Oltre a essere un ragazzino, era anche un ragazzino sconosciuto. Nessuno sapeva chi era Donnarumma: è arrivato in Serie A senza che avessimo visto niente di lui. È un ragazzo del ’99, cercato già dal Manchester UTD.

 



È raro per noi vedere una stagione d’esordio così piena, completa, di un ragazzo così giovane. In questo senso la sua candidatura di rookie è troppo più forte di quella degli altri. Forse solo Diawara, per certi versi, è paragonabile.

 



Diawara ha preso i voti di tante persone, ma sempre come terza scelta.

 



Proprio perché è un altro molto giovane che si è preso un grosso spazio nella sua squadra.

 



Però il voto è giusto perché fare il portiere titolare del Milan a 16 anni non è come fare il centrocampista del Bologna a 18. Le pressioni sono diverse.

 



Quindi pesa più l’età delle sue capacità?

 



Conta una prima stagione molto solida. È la migliore stagione di un esordiente. Meglio di così un esordiente non può fare, in un campionato difficile come la Serie A.

 

https://www.youtube.com/watch?v=TFOiUwW_3RI

Miglior rookie, indiscusso.


 

 



 



 

1.



2. Di Francesco

3. Sarri

 



Qui Allegri vince di molto staccato da tutti gli altri. Un trionfo.

 



Interessante che abbiamo tutti votato Di Francesco sopra Sarri.

 



No, io no.

 



Neanch’io.

 



La redazione però ha voluto forse dare un messaggio. Magari che la stagione del Napoli può quasi essere considerata una delusione.

 



Dai...

 



Su un livello gestionale sì.

 



Sì, forse ha inciso la comunicazione di Sarri durante l’anno, non proprio brillante. Però ha fatto un campionato sopra gli 80 punti, e ha espresso il miglior calcio d’Italia.

 



L’unica ragione per cui Allegri ha vinto è che ha stravinto un campionato che sembrava perso. Il fatto che Sarri non sia secondo però è scandaloso.

 



Secondo me ci si aspettava di più. Sarri ha fallito in due cose:


 


Scaramanzia.


 



Il ruolino di marcia della Juve ha tolto il campionato dalla portata del Napoli. Il girone di ritorno di Allegri è stato il migliore della storia del calcio italiano. Il Napoli non è riuscito a stare a quel ritmo, però se però guardi a cos’era il Napoli l’anno scorso e a cos’è il Napoli quest’anno… Per tante giornate abbiamo visto il miglior calcio da tanti anni a questa parte.

 



Però Sarri non ha mostrato cose molto diverse da quelle già fatte vedere ad Empoli.

 



Era alla sua prima stagione con una squadra importante, che comunque nessuno di noi dava in corsa per lo scudetto, e lui è riuscito a portarcela in qualche modo.

 



Siamo d’accordo. Cerco solo di fare l’avvocato del diavolo dicendo che se non lo abbiamo votato come miglior allenatore, e neanche come secondo, è perché forse è mancato il salto di livello che rendesse il Napoli davvero competitivo. È vero che la Juventus ha tenuto un ruolino di marcia fuori dal mondo, ma il Napoli non è stato competitivo neanche in Europa, almeno non come ci aspettavamo.

 



Secondo me il periodo di calo del Napoli è stato breve, anche se purtroppo ha coinciso col momento più importante della stagione. La partita col Villareal per esempio, e quella con la Juve, entrambe arrivate nel momento di maggiore difficoltà, forse anche fisica, della squadra. E in entrambe le partite è stata in fondo una questione di dettagli.

 

https://www.youtube.com/watch?v=uKAxhQjoGbQ

Dettagli.


 



In qualche modo ha deluso le nostre aspettative. Dico quelle della redazione: nelle votazioni Sarri non ha preso neanche un primo posto, Di Francesco ha 4 voti come primo.

 



Però alcuni hanno votato Maran, le votazioni sono state strane.

 



Io non sono un fanatico dei tagli del 4-3-3 di Di Francesco. Ho votato Paulo Sousa perché amo l’idea di un gioco sbilanciato verso la tecnica piuttosto che un gioco quasi meccanico, come quello del Sassuolo.

 



Secondo me il Sassuolo non ha ottenuto un risultato sopra le proprie potenzialità. È semplicemente un’ottima squadra, con ottimi giocatori, ben allenati, che ha dietro un po’ di investimenti. In più quest’anno ha approfittato di un vuoto delle altre squadre. Non ci vedo niente di clamoroso.

 



Strani anche tutti questi voti per Paulo Sousa, comunque.

 



Io credo sia stato un voto di gusto. Paulo Sousa è stata una vera rivoluzione, a livello tattico, nel calcio italiano. I moduli fluidi, gli scivolamenti dei giocatori nelle mezze posizioni: ha cambiato molto, e votarlo nonostante il calo nella seconda parte di stagione è stato un giusto riconoscimento. Sarei molto contento se restasse. Anche se ovviamente il secondo anno dovrà dimostrare qualcosa di più.

 


“Grazie Dani”.


 

 



 



 

1.



2. Lazio

3. Sampdoria

 



Io comunque non mi aspettavo un Milan terzo. Mi aspettavo un Milan quinto ed è arrivato settimo. L’Inter a un certo punto doveva vincere il campionato ed è arrivata quarta, perdendo lo stesso numero di partite del Milan (11). Mi aspettavo anche che la Samp avrebbe fatto più punti. Così come l’Udinese, così come il Palermo.

Secondo me Milan e Lazio sono arrivate più o meno dove mi aspettavo sarebbero arrivate. Altre squadre no.

 



Cosa doveva fare l’Inter se non arrivare subito dopo le squadre migliori di lei?

 



Però male: non giocando bene nonostante molti giocatori di livello, e deludendo in tutti i suoi giocatori migliori. E soprattutto dopo tutti quei proclami di scudetto...

 



L'Inter ha passato le vacanze di Natale in testa alla classifica ed è stata la prima capolista del 2016!

 



E dopo ha perso tantissime partite, quasi tutte nel girone di ritorno. Arrivando quarta solo perché le squadre intorno hanno smesso di giocare.

 



Quindi è stata una delusione interna alla stagione, cioè una squadra che aveva creato delle aspettative

l’anno che poi ha deluso. Io non l’avevo interpretata così la categoria.

 



Infatti abbiamo votato molto la Lazio perché l’anno scorso giocava bene e quest’anno aveva tenuto tutti i giocatori migliori. Le aspettative contavano molto in questo tipo di voto.

 



Voi avete spiegazione sul perché la Lazio fa un anno bene e uno male da 10 anni? Ho letto una pagina di laziali che diceva “stiamo tranquilli, il prossimo è l’anno dispari”.

 



Io so solo che i milanisti hanno votato il Milan come maggiore delusione perché non sarebbe stato da milanisti non votarlo. Però ripeto: il Milan è arrivato dove doveva arrivare.

 



Secondo me ha inciso l’aria negativa attorno al club. Berlusconi, la cessione ai cinesi, l’esonero di Mihajlovic completamente non sense. Che è una delle storie più negative della stagione: cacci un allenatore che ti sta portando dove dovevi arrivare, sei persino in finale di Coppa Italia, e poi lo cacci, chiudendo nella tragedia e nel patetismo.

 



Però, per dire, la Samp l’anno scorso è arrivata settima e quest’anno sedicesima.

 



Il Milan,  in generale, è stata una delle storie più squallide di questo campionato.

 



A parte quelle 10 giornate in cui abbiamo vinto sempre, compreso il derby, insegnando calcio a Mancini. In quelle giornate lì è tornato ad essere bello essere milanisti.

 



Questa classifica ha però premiato l’aura auto-distruttiva del Milan.

 



Non avendo più senso di sorpresa verso tutto il peggio che può fare Berlusconi, ormai da 5 anni a questa parte, non ho provato una grande delusione. Non poteva andare peggio.

 



La rosa però non è male. Con la rosa del Milan si poteva fare meglio.

 



Di certo non poteva arrivare tra le prime quattro.

 



Col migliore allenatore del mondo arrivavi quarto.

 


ARRRRRRRRR.


 



Io voglio riprendere il discorso di prima. E cioè la stagione drammatica della Samp. Perché è stata davvero triste e drammatica. Appena ha fatto 40 punti ha smesso di giocare a calcio, ha chiuso l’anno prendendo 5 gol a Torino.

 



Con tutto quello che c’aspettavamo da Montella…

 



Qualcuno ha messo la Roma come squadra delusione dell’anno. Forse perché la rosa della Roma è fortissima e se ripensiamo al girone di andata viene solo da mangiarsi le mani.

 



Anche qui: la delusione rispetto alle aspettative di inizio anno, in cui sembrava che la Roma aveva già vinto lo scudetto.

 



Sì, la tradizionale delusione da “Questo è l’anno bòno” a “Manco questo è l’anno bòno”. Niente di nuovo.

 

 



 



 

1.



2. Dzeko

3. Kondogbia

 



Io non ho votato nessuno di questi.

 



Perché sei un troll. Uno di questi almeno andava votato.

 



E hai votato Eder, Insigne e Nainggolan.

 



Felipe Anderson lo abbiamo votato perché avevamo negli occhi la scorsa stagione, quando era uscito dal bozzolo giocando dieci partite incredibili. Si parlava di Manchester UTD.

 



Vi ricordo che lo scorso anno lo avevamo votato come giocatore più migliorato. Quindi a Felipe Anderson va il premio pazzia: giocatore che riesce a passare da peggior bidone, a più migliorato a sopravvalutato nel giro di appena un anno.

 



Però diciamo che nella situazione della Lazio mi sembra ingiusto dare del “sopravvalutato” a Felipe Anderson. Anche perché non mi pare abbia mai avuto  una gran valutazione. Se si escludono quelle voci è sempre stato trattato come un giocatore magari a tratti fenomenale ma molto scostante. Poi è difficile sapere

quanto un giocatore potrà essere scostante, ma mi sembra un giudizio abbastanza in scala.

 



A inizio anno si pensava che Felipe Anderson valesse 40 milioni di euro, adesso non li vale. Adesso se qualcuno arriva a offrire 40 milioni per Felipe Anderson Lotito si bacia i gomiti per  sei anni.

 



 



Il giocatore più sopravvalutato non è però il più peggiorato. Per me deve essere qualcuno di cui in Italia si parla molto e bene, sia a livello economico che tecnico, ma il cui valore non è corrispondente a questa percezione pubblica. Anche Kondogbia per me è stato un voto severo. Nel senso che ha avuto difficoltà comprensibili. Il contesto è molto diverso a quello ideale per lui...

 



Sì, poi se lo fai giocare fuori ruolo quasi tutto l’anno è normale non renda per quello che ti aspetti. Dzeko è arrivato con l’aura del top player che ti fa vincere il campionato, ora non lo riesci manco a regalare.

 



Anche perché potrebbe portare sfiga. Il video dei tifosi della Roma a Fiumicino, corsi ad accogliere Dzeko, è il punto di partenza di un arco narrativo tragico perfetto. La stagione di Dzeko non è neanche classificabile in qualche modo, è una barzelletta.

 



Sì, anche se personalmente io non avevo grandi aspettative su Dzeko. Giocatori che non giocano per un anno intero per infortuni e poi tornano più forti di prima non se ne sono mai visti. Dzeko è chiaramente in una parabola discendente continua.

 

https://www.youtube.com/watch?v=_iEChSd_d4s

Per cuori forti.


 



Sono d’accordo, io non l’ho inserito tra i sopravvalutati perché l’età aiuta a dargli una valutazione molto più vicina alla realtà di quello che abbiamo detto. Era impossibile immaginare una stagione di questo tipo, però non più di tanto. Io ho votato Eder, Insigne e Nainggolan perché rappresentano tre casi di un tipo di sopravvalutazione più interessante. Sono giocatori che performano bene all’interno di quel campionato, al punto che la loro fama si ingigantisce fino a coprirne i difetti. Eder è andato all’Inter da capocannoniere, doveva risolvere i problemi offensivi della squadra, e non li ha risolti.

 



Eder ha fatto UN gol nel 2016. Teoricamente è un centravanti.

 



Però Nainggolan non lo capisco.

 



Nainggolan ha delle caratteristiche molto sviluppate, che lo rendono tra i migliori del mondo in certe cose. Però ne ha altre in cui è molto carente. Noi tendiamo a guardare solo alle cose per cui è eccezionale. Il che va bene, però è una forma di sopravvalutazione. Nainggolan domina fisicamente in un campionato in cui fisicamente non c’è nessuno al suo livello. Dargli un valore da

– che non ha, perché Nainggolan non cambia la squadra in cui gioca – dimostra il provincialismo della Serie A.

 



Io darei tutto il Milan per avere Nainggolan.

 



Eppure non lo cambierebbe di una virgola. Ti consoleresti giusto vedendolo fare le sue scivolate assurde.

 



In effetti se vedi le partite della Roma Nainggolan commette un sacco di errori. Ha un modo di essere forte molto

 ha tutte le movenze del centrocampista totale moderno. Però non vale i 50 milioni per cui è valutato.

 



In questo senso dico: la sua valutazione attuale è sproporzionata.

 



La tua concezione della sopravvalutazione è diversa da quella che è risultata da questa classifica: più basata sulla percezione della delusione tra le aspettative di inizio stagione e i risultati finali. L’abbiamo interpretata tutti in modo personale, da qui una lista di nomi lunghissima, che comprende gente tipo Vazquez o Callejon.

 



Esatto: ci sono molti voti d’opinione. Non c’è un motivo reale, oggettivo, per cui Callejon dovrebbe essere sopravvalutato.

 



 



 

1.



2. Perotti

3. Izzo

 



Magnanelli se lo incontri per strada non lo riconosci, sembra uno studente fuori corso di scienze politiche. Degno erede di Valdifiori, votato Rookie dell’anno nel 2015.

 



Non ha senso votare Perotti, per esempio. Perotti è stato valutato alla perfezione. Al Genoa la sua valutazione è cresciuta, è andato alla Roma, dove sta facendo molto bene, e la sua valutazione sta crescendo ulteriormente. La sua prossima valutazione, effetto di un’offerta rifiutata, di una cessione o di un rinnovo di contratto, ne segnerà l’upgrade definitivo. Da qui però a dire che è sottovalutato, e che invece dovremmo parlarne come uno dei migliori giocatori della Serie A secondo me non ci sta.

 



È stato un voto di sorpresa, del tipo: “non ci aspettavamo che Perotti poteva andare alla Roma e cambiare la Roma”.

 



Perché nel girone d’andata non aveva giocato bene, tra l’altro.

 



È il contrario della delusione di prima, di quello che è successo per Kondogbia. Però il sottovalutato è Magnanelli, che per qualità potrebbe guidare il centrocampo di una squadra di seconda fascia, magari non Napoli, Roma e Juventus…

 



…Della Fiorentina?

 



Senza dubbio! A parte che non gioca con il playmaker…

 



Il punto secondo me è proprio il ruolo del playmaker. Nella storia del campionato italiano ci sono stati dei playmaker che hanno fatto delle super annate, spesso dentro un sistema di gioco e a un contesto ambientale che li valorizza, li responsabilizza, dove magari militano da diversi anni. Ancora meglio con un allenatore che li conosce, che si fida di loro. Un esempio era appunto Valdifiori, andando più indietro però si può anche citare Corini.

 



Vero, però Valdifiori giocava in una squadra con un modulo molto connotato. Magnanelli meno, potrebbe andare in qualsiasi squadra e adattarsi, prenderne in mano il gioco. È un giocatore di cui è cresciuta la visione e l’influenza nel gioco della sua squadra. Sarei curioso di vederlo da un’altra parte.

 



Io ho messo Perotti e Niang in alto perché ho interpretato la categoria così: giocatori che hanno una sproporzione tra quanto sono valutati sul mercato e quanto valgono davvero oggi. Un direttore sportivo intelligente compra Perotti per una decina di milioni, e pochi mesi dopo Perotti ne vale molti di più. Un direttore sportivo intelligente non valuta Niang i 6 milioni che è stato pagato. Non è una coincidenza che il Milan abbia vinto le partite quando Niang ha iniziato a giocare, e ha ripreso a perderle quando Niang ha smesso di giocare. Niang con l’allenatore giusto diventa un fenomeno totale: è velocissimo, potentissimo,capisce i movimenti e fa un lavoro pazzesco nell’unire il centrocampo all’attacco. Assurdo che valga 12 milioni di euro, per esempio.

 



Niang però in prospettiva. Contano certi schemi di carriera, la valutazione di Niang crescerà quando cresceranno le sue prestazioni sull’arco delle 30 partite. Niang se ci pensi lo scorso anno ha fatto bene a Genova e quest’anno c’era già la possibilità che si prendesse subito il Milan. Poi non lo ha fatto.

 



Però è stato anche sfortunato. All’inizio ha faticato un po’, anche per motivi tattici. Poi però, quando ha trovato la sua collocazione, è stato determinante, risultando sempre tra i migliori in campo nel periodo in cui il Milan sembrava addirittura poter rientrare in corsa per il terzo posto.

 



E quando si è infortunato il Milan è crollato.

 



Però anche questo fa parte di un giocatore…

 



Però Niang non è predisposto agli infortuni, si è infortunato in macchina, andando a giocare a bowling.

 



Al bowling di Nerviano.

 



Non vorrei fare il troll, ma anche stare attento a non prendere una curva troppo veloce, fermarti allo stop, sono tutti dettagli che nella vita di un calciatore in cui di solito contano davvero solo 4-5 anni sono fondamentali.

 



Io dico che il suo impatto è stato sottovalutato in quel momento, come è stato sottovalutato nella valutazione complessiva della stagione del Milan. Allo stesso modo è stata sottovalutata l’importanza di Perotti nella grande rimonta della Roma. Due squadre che hanno giocato male e che poi hanno iniziato a giocare bene, e nell’inversione di tendenza, nel racconto di queste due squadre, il ruolo di questi due giocatori è stato sottovalutato.

 


Magnanelli comunque è fatto così.


 

 



 



 

1.



2. Medel

3. Strootman

 



Persino Guardiola ha detto che si porterebbe Manduzkic in guerra. In quel caso a sottolineare che magari non lo considera tanto un giocatore di calcio quanto un soldato, un buttafuori. Mandzukic è di quei pazzi pronti a morire in una rissa in discoteca con gli amici, ma non per amicizia quanto per puro piacere della violenza.

 



Secondo me in Mandzukic abbiamo invece premiato la sua positività, il fatto che quest’anno alla Juve fosse un giocatore con uno scopo. Ti dà l’idea che ti potrebbe difendere perché è un buono, è una specie di Hodor.

 



No, per me lui è un egocentrico. Quella che ci vediamo è una positività di riflesso, che piace vedere ai tifosi. Gli piace il giocatore che salta su ogni contrasto, che entra in scivolata dopo un pressing solitario. Ma per me lui lo fa per sé stesso, perché gli piace viversi quel tipo di agonismo. È un Cristiano Ronaldo col contatto fisico al posto delle finte. Il bene della squadra è al massimo un effetto indiretto.

 



Non so come  fai a dire una cosa del genere senza conoscerlo.

 



Medel è un po’ meno positivo forse.

 



Medel non si può votare perché nella rissa potrebbe tirare fuori “il ferro” e mandarti in galera.

 



Io lo scorso anno avevo votato tre volte Koulibaly, per la cosa che gli italiani sono razzisti. Quindi hanno paura di un nero alto e grosso. Quest’anno al contrario ho applicato il mio razzismo: visto che ho paura degli slavi, come direbbe mia nonna gli “strolic” o, come direbbe ancora mia nonna, “i cruat”, ho votato un croato. A Milano abbiamo una storia un po’ brutta coi croati: hanno mandato delle truppe a uccidere dei milanesi. Prima con l’impero austro-ungarico, poi con i nazisti. Più volte i croati sono venuti a Milano a fare sfoggio della loro crudeltà, quindi ho Mandzukic e Brozovic. Mchedlidze è primo nella mia classifica perché dovrebbe avere davvero un soprannome tipo “Mad Dog”.

 


Guardatelo, com’è contento.


 



Infatti mi spiace che per quest’anno non sia entrato nella nostra classifica (lo scorso anno sì

), che è l’unica cosa che gli rende onore in Italia in generale.

 



Quest’anno non l’ho votato perché mi sembra imborghesito anche sotto questo punto di vista, si è accontentato, non gli ho visto fare cose matte.

 



Vorrei far notare che l’unica persona che ha messo al primo posto Izzo è di Napoli: Alfredo Giacobbe.

 



Perché Izzo è il tipo di persona che mette paura a Giacobbe quotidianamente.

 



Izzo fa parte delle paure di Giacobbe, e Giacobbe sa che se vai in una rissa con

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