Esclusive per gli abbonati
Newsletters
About
UU è una rivista di sport fondata a luglio del 2013, da ottobre 2022 è indipendente e si sostiene grazie agli abbonamenti dei suoi lettori
Segui UltimoUomo
Cookie policy
Preferenze
→ UU Srls - Via Parigi 11 00185 Roma - P. IVA 14451341003 - ISSN 2974-5217.
Menu
Articolo
Come sostituire Lukaku
19 ago 2025
L'infortunio del belga costringe il Napoli a ripensare le cose in attacco.
(articolo)
10 min
(copertina)
IMAGO / Fotoagenzia
(copertina) IMAGO / Fotoagenzia
Dark mode
(ON)

Proprio nel momento in cui ci chiedevamo se il Napoli avrebbe avuto degli avversari nella corsa Scudetto, ancora prima dell'inizio ufficiale della stagione 2025/26 (che ha preso il via in questi giorni con i primi turni di Coppa Italia), nell'amichevole contro l'Olympiakos, Romelu Lukaku ha riportato un grave infortunio. La nota del Napoli parla di lesione di alto grado del retto femorale della coscia sinistra - un infortunio più grave del previsto per cui, secondo Sky Sport, l'attaccante belga sarà sottoposto a "consulenza chirurgica".

Sui tempi di recupero, come sempre, è difficile fare previsioni: ieri, però, Gianluca Di Marzio riportava come il Napoli stesse pensando di escludere Lukaku dalle liste UEFA, a riprova del fatto che non saranno poche settimane (e le previsioni vanno dai tre ai quattro mesi).

Ovviamente è un gran bel problema, da diversi punti di vista. È un problema tattico perché Lukaku è il centravanti feticcio di Antonio Conte, che lo utilizza come leva per entrare nella trequarti avversaria, e ancora oggi, nonostante il calo fisico dovuto all'età, non ci sono molti altri centravanti così abili a piantare le gambe per terra e lavorare spalle alla porta per ripulire i palloni. Non è un caso che, anche in molte delle sue avventure precedenti (in Italia e in Europa), Conte si sia fatto costruire squadre che prevedevano la presenza del belga, prototipo del numero 9 ideale.

È un problema, inevitabilmente, anche finanziario, di costruzione della rosa. Da una parte il Napoli ha bisogno di un sostituto; dall'altro, però, questo sostituto tra qualche mese dovrà inevitabilmente convivere con altri due attaccanti, per cui è stato già fatto un esborso in soldi (per il cartellino o per l'ingaggio) e in promesse di un certo tipo. È un enigma non nuovo nel mondo del calcio, ma che nel contesto del Napoli di De Laurentiis assume contorni interessanti. Come dovrebbe muoversi la società azzurra? Ho individuato tre strade maestre.

SOLUZIONI AD ALTO COSTO
La soluzione più immediata, all'apparenza una scorciatoia, è quella di spendere subito per un profilo di alto livello. Sarebbe una soluzione logica, anche in vista di una possibile sostituzione di Lukaku in futuro, ma che ha le sue controindicazioni. Innanzitutto il Napoli non è una società che spende con leggerezza, che ha bisogno di tempo per imbastire le trattative più importanti, e i giorni di mercato non sono poi tanti. Bisognerebbe poi pensare agli equilibri di spogliatoio: Lukaku vedrebbe la sua squadra spendere molti soldi per quello che è di fatto il suo sostituto, mentre Lucca si vedrebbe sorpassato di nuovo, proprio nel momento in cui teoricamente ci sarebbe stato bisogno di lui. Detto questo, quali sarebbero le opzioni disponibili al momento?

-RASMUS HOJLUND
Se ne parla da settimane per il Milan, che però non sembra convinto. Potrebbe essere una buona idea per il Napoli? Hojlund è reduce da una stagione a dir poco negativa (come, del resto, tutto il Manchester United di Rúben Amorim) ma in fondo è ancora molto giovane e sembra poter avere ancora margini di crescita inesplorati.

Certo, è un profilo tecnicamente molto diverso rispetto a Lukaku. Un attaccante che attacca molto bene la profondità - una qualità che Conte forse apprezzerebbe - ma che spalle alla porta non è certo un giocatore di primissimo livello. Magari il tecnico salentino potrebbe alzare ancora di più McTominay per dargli una mano sulla trequarti, sgravarlo dei compiti di ripulitura del pallone, farlo concentrare sull'ultimo terzo di campo? È chiaro che, a ventidue anni e con poche stagioni ad alto livello alle spalle, Højlund è lontano dall’essere un prodotto fatto e finito.

Lo stesso Gian Piero Gasperini, suo allenatore nell’unico anno in cui il danese ha giocato all’Atalanta (prima di venir acquistato dallo United per circa 84 milioni di euro), aveva parlato di un calciatore che avrebbe avuto bisogno di almeno un altro anno a Bergamo. Da migliorare c’è soprattutto il rapporto con il gol. In maglia nerazzurra Højlund chiuse il campionato 2022/23 con 9 reti messe a segno in 32 gare giocate. Allo United i gol sono stati 14 nell’arco delle 62 partite di Premier disputate in due stagioni. Non che Lukaku sia stato molto più prolifico negli ultimi anni ma se bisogna pensare anche al Napoli del futuro forse è un aspetto a cui pensare.

Se però c’è una qualità in Antonio Conte che anche i suoi critici più feroci gli riconoscono, questa è quella di saper migliorare i calciatori a sua disposizione. Fra l’altro in Campania il danese ritroverebbe quello Scott McTominay con cui aveva mostrato buone cose in campo nel finale della stagione 2023/24, con Erik ten Hag in panchina. Un ipotetico 4-2-3-1 asimmetrico con McTominay che si accentra partendo da sinistra e con Kevin De Bruyne alle spalle potrebbe mettere Højlund nelle condizioni migliori per raccogliere lo scettro di Lukaku.

-JEAN-PHILIPPE MATETA
Mateta è uno dei cardini del grande Crystal Palace di Glasner e prenderlo non sarebbe semplice (secondo la BBC, la squadra inglese ha rifiutato un'offerta da 35 milioni dall'Atalanta a fine luglio). Il francese nello scorso campionato ha giocato 37 partite, segnando 14 gol e risultando così elemento chiave della squadra in una stagione che ha visto il Crystal Palace arrivare anche alla conquista della prima FA Cup della sua storia. L’anno prima le reti realizzate erano state 16 in 35 gare. Insomma: un attaccante affidabile.

A impressionare è la capacità del giocatore di selezionare in modo corretto i tiri da prendere, oltre alle qualità nel concludere. Uomo da ultimi sedici metri, Mateta ha però la mobilità necessaria per potersi disimpegnare lungo il fronte d’attacco, un aspetto utile per creare spazi nei quali potrebbero infilarsi gli altri riferimenti offensivi napoletani.

I suoi movimenti in profondità hanno rappresentato un aspetto importante del modello di gioco costruito da Oliver Glasner dal momento del suo arrivo sulla panchina del Palace, a febbraio del 2024. Di questi movimenti hanno beneficiato tutti i compagni, soprattutto quelli che si muovevano alle spalle di Mateta. Come funzionerebbe con lui il centrocampo del Napoli?

-NIKOLA KRSTOVIC
La storia dell’amicizia fra Conte e Pantaleo Corvino è nota. Che questo però si trasformi in un interessamento del Napoli per Krstovic è tutto da dimostrare. Il direttore dell’area tecnica del Lecce sa perfettamente che il suo attaccante vuole lasciare la formazione giallorossa per fare un salto di qualità. È stato lo stesso numero 9 a comunicarlo in tempi non sospetti alla società. Per prenderlo però il Napoli potrebbe dover sborsare fra i 20 e i 30 milioni di euro. Per avere cosa?

Krstović è un attaccante cresciuto molto nei due anni trascorsi in Salento, ma che di certo non ha perso le sue caratteristiche. Un attaccante non proprio associativo, abituato a tirare da quasi tutte le posizioni ogni volta che riceve palla. Due anni in Serie A, però, gli hanno dato nuove soluzioni a sua disposizione, e i margini di crescita sembrano esserci ancora.

Krstović non è enorme (185 cm per 79 kg) ma sa usare molto bene il suo corpo, qualcosa che lo avvicina in un certo senso a Lukaku. È un attaccante difficile da marcare, bravo a prendere posizione agendo sul corpo del difensore avversario o andando a contrasto. Basterebbe? Per integrarsi nel Napoli il montenegrino avrebbe bisogno di sviluppare ulteriormente il lato associativo del suo gioco. Il non detto di questo pezzo, infatti, è che il contributo di Lukaku va molto oltre il gol, e anzi oggi che non segna più come un tempo, potremmo dire che il suo contributo lontano dalla porta è diventato molto più importante. Tornando a Krstovic bisogna vedere anche come reagirebbe Conte a un suo tiro da trentacinque metri con De Bruyne o McTominay smarcati più avanti.

SOLUZIONI A BASSO COSTO
C'è poi una soluzione intermedia, se così possiamo dire. Prendere un giocatore in prestito, ritardando l'investimento più importante sul futuro sostituto di Lukaku. A livello contabile le cose si farebbero più semplici per il Napoli, che però rischierebbe di ritrovarsi tutta la prima parte di stagione con due attaccanti "di rimpiazzo" davanti. Il rischio vale la candela?

-ANDREA PINAMONTI
Ne ha parlato Nicolò Schira di questa possibilità, scrivendo che il Napoli ha avviato i primi contatti con il Sassuolo. Il Napoli prenderebbe quindi un pretoriano della Serie A, un attaccante che da anni cerca la sua consacrazione ad alti livelli senza trovarla mai. Un giocatore che potrebbe andare via anche in prestito: in questo modo il Napoli avrebbe un elemento di valore per un anno e il Sassuolo, che sta cercando di piazzarlo a cifre che forse in pochi vorrebbero spendere al momento, un'opportunità irripetibile per valorizzarlo sul mercato.

Tornato a Sassuolo quest'estate, Pinamonti è reduce da una stagione in prestito al Genoa, conclusa con uno score di 10 reti realizzate da un totale di 6.98 xG, secondo i dati raccolti da Hudl StatsBomb. Un attaccante che quindi continua ad avere ottime doti in fase realizzativa - e che per questo ha sviluppato un piccolo culto al fantacalcio - ma che di certo non avrebbe molto delle qualità di Lukaku fuori dall'area. Forse è stato questo anche uno dei motivi per cui nessuna squadra di primo livello ci ha mai creduto?

Per il Napoli potrebbe diventare un problema quando si troverà a dover attaccare blocchi bassi. Sarebbe possibile a quel punto non fare affidamento al cross come unica arma? Come si connetterebbe un attaccante così con giocatori come McTominay e De Bruyne?

-JOSHUA ZIRKZEE
Compagno di squadra Højlund al Manchester United, l’ex bolognese potrebbe essere disponibile in prestito ed è probabile che lo voglia, per tornare in un campionato che sembra molto più adatto alle sue caratteristiche. Zirkzee è forse il giocatore più simile a Lukaku in questa lista. Certo, l'olandese non ha le sue conduzioni, la sua brutalità fisica, e il Napoli dovrebbe pensare a un gioco più minimale, più leggero, in cui gli spazi sono meno dilatati. Non è detto che funzioni, anche perché Zirkzee è molto meno dominante di Lukaku sulle palle alte, che è una delle leve preferite del Napoli di Conte.

Con le sue qualità, soprattutto quelle in primo controllo e passaggio, Zirkzee può tornare utile però per superare in modo diretto il primo pressing avversario, così come per lanciare i compagni negli attacchi verticali. Lo spazio liberato dal movimento dell’ex rossoblù andrebbe poi ovviamente riempito, ma per questo ci sono sempre McTominay e Zambo Anguissa, i migliori centrocampisti del campionato in questo senso. Ve le immaginate, poi, le sue combinazioni con De Bruyne?

SOLUZIONI INTERNE
La strada in apparenza più semplice, di sicuro la più economica, molto probabilmente la più rischiosa, in una stagione che vede il Napoli impegnato su tre fronti. Ci sono soluzioni percorribili pescando fra i giocatori attualmente presenti in rosa?

-SCOTT MCTOMINAY
Un’opzione sarebbe quella di utilizzare McTominay da centravanti. Lo scozzese in area di rigore ha dimostrato di essere in un ambiente familiare, come confermato dalle 12 reti messe a referto nell’ultimo campionato. Basta questo dato a poter trasformare l’ex United in un centravanti? Non è detto. Un conto infatti è arrivare al tiro partendo da dietro, magari sfruttando le sponde di Lukaku, un altro è giocare spalle alla porta.

Certo, McTominay davanti libererebbe spazio a centrocampo per De Bruyne, che è uno dei temi tattici del Napoli di quest'anno. Da questa soluzione, insomma, potrebbe arrivare più di quanto Conte si aspetti. Se però la stagione di De Bruyne non dovesse andare bene, se fosse affetto da troppi problemi fisici, come farebbe il Napoli? A quel punto sarebbe la coperta del centrocampo a diventare troppo corta, spingendo Conte a trovare nuove soluzioni ancora.

-KEVIN DE BRUYNE
Questa è la soluzione a cui a quanto pare Conte sta pensando temporaneamente, per l'esordio in campionato contro il Sassuolo. D'altra parte, De Bruyne l'ha già fatto, e anche in maniera magistrale, in una leggendaria partita di Champions contro il Real Madrid in cui Guardiola schierò addirittura due falsi nove.

Con questo posizionamento del belga, McTominay potrebbe essere recuperato da mezzala o da falso esterno sinistro. Per sostenere questa soluzione, come quella di McTominay d'altra parte, Conte dovrebbe accettare l’idea di dover proporre una proposta di manovra offensiva più articolata e ambiziosa rispetto a quella, pur vincente, vista fino ad oggi. Un gioco che passi anche per i corridoi centrali, e non solo per le catene laterali, che si sviluppi in associazioni tecniche tra i compagni, che stani le marcature avversarie per cercare l'imbucata in area. E se l'infortunio di Lukaku fosse l'innesco per un'evoluzione più grande?

Attiva modalità lettura
Attiva modalità lettura