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Foto di Francesco Pecoraro / Getty Images
Calcio Emanuele Atturo 7 ottobre 2017 4'

LPDC: perché non si parla mai di quanto è forte Ghoulam?

Roberto ci ha chiesto se il terzino sinistro del Napoli non sia un po’ sottovalutato. Risponde Emanuele Atturo.

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Tra articoli e newsletter in questo periodo stiamo discutendo molto di terzini. Mi pare di capire che anche voi condividiate il gusto per i terzini offensivi. La domanda è: perché in quest’ottica non si parla mai di Faouzi Ghoulam? Mi rendo conto di essere fazioso come tifoso del Napoli, ma parliamo di un’ala aggiunta, uno dei migliori crossatori del campionato e un membro fondamentale della fascia di costruzione di una delle migliori squadre italiane. Non vedo cos’abbia in meno di gente come Emerson o Rodríguez (senza voler scomodare Alex Sandro). Che ne pensate?

 

Roberto

 

Risponde Emanuele Atturo

 

Caro Roberto, sono contento che ci hai inviato questa domanda perché hai in qualche modo dato forma a un’impressione che anch’io mi porto dietro da un po’. L’impressione che Ghoulam sia leggermente sottovalutato, nel senso che quando si parla di terzini forti raramente il suo nome entra nei discorsi. E a dire il vero anche a Napoli la sua considerazione è un po’ ambivalente, e lo è stata soprattutto all’inizio. Arrivato dal Saint-Etienne, Ghoulam si portava dietro l’etichetta del terzino col passato da ala disabituato a difendere.

 

Un pregiudizio in parte coincidente con la realtà, e che ritorna in certi errori gravi di Ghoulam. In una delle sue prime partite, contro la Fiorentina, ha lasciato partire Ljajic verso la porta di Reina, commettendo poi fallo da ultimo uomo e rimediando l’espulsione. Due stagioni fa al San Paolo contro la Juventus, si è perso Lemina sul secondo palo, dando ai bianconeri la possibilità di riaprire una gara sul 2 a 0. Lo scorso anno, in Napoli – Fiorentina, si è schiacciato sulla porta lasciando lo spazio a Ilicic di concludere. Sempre lo scorso anno, in una partita chiave contro la Juventus, ha svirgolato un rinvio concedendo a Bonucci la palla dell’1 a 0; e poco dopo non ha aiutato Koulibaly a coprire l’inserimento di Higuain. Nelle giornate negative, come quella di due anni fa del Napoli a Udine, Ghoulam risulta spesso tra i peggiori, facendosi insidiare da Widmer per 90 minuti in modo drammatico.

 

Ho citato una manciata di errori distribuiti in più di tre anni, e per qualsiasi giocatore della Serie A, se si si volesse fare un’inquisizione di questo tipo, non si faticherebbe a buttare giù un catalogo di episodi. Specie per i difensori, costantemente esposti a situazioni al limite. Purtroppo per un difensore che gioca a questi livelli ogni errore può risultare fatale e attrarre giudizi esageratamente negativi, mentre più raramente – e per lo più attraverso la costanza del lavoro – si può invertire la propria percezione pubblica. È un tema delicato, diventato drammatico ad esempio nel caso di Andrea Ranocchia.

 

Al di là di questo discorso generale, però, bisogna ammettere che Ghoulam tende ancora a qualche calo di concentrazione quando si tratta di difendere posizionalmente. Sia quando deve gestire i cross in area che, soprattutto, quando deve controllare i tagli alle sue spalle. Invece nell’uno contro uno, pur non essendo certo un fulmine (stiamo parlando di un terzino di un metro e 86 dalla corporatura massiccia), è abbastanza attento. Anche se quando incontra attaccanti estremamente atletici può andare in difficoltà.

 

Col pallone, invece, Ghoulam è uno dei migliori terzini al mondo. Il suo mancino è formidabile sia quando mette le sue palle tese e precise in area, che quando deve rifinire dietro la difesa avversaria. È tra quei pochi terzini – per quanto paradossale sia da dire – che crossa in area sempre a testa alta. In questa stagione è già a 3 assist in 6 partite, gli stessi delle sue prime due stagioni e già la metà di quelli dello scorso anno.

 

Se prendiamo le sue statistiche dello scorso anno e le mettiamo a confronto con quelle di alcuni dei migliori terzini sinistri del mondo sulla carta (Alex Sandro, Emerson Palmieri, Marcelo, Marcos Alonso) si può rimanere davvero impressionati. Ghoulam ha accumulato più passaggi chiave di tutti (51) ed è dietro negli assist solo a Marcelo (6 a 10). Rispetto a tutti loro, però, Ghoulam ha realizzato di gran lunga meno dribbling di tutti: 18 (contro i 49 di Alex Sandro, ma anche i 45 di Emerson Palmieri). È un dato importante per il discorso che stiamo facendo, perché lo rende meno appariscente di tutti questi nomi citati. È difficile vedere Ghoulam partire in strappi palla al piede, per quanto strana suoni questa frase pochi giorni dopo il suo straordinario gol alla Spal.

 

Questo in parte per il gioco del Napoli, che sviluppa sempre una manovra abbastanza pulita da togliere alle individualità l’esigenza di saltare il loro diretto avversario; ma anche perché Ghoulam non è certo un fenomeno nei primi passi in conduzione e per saltare l’uomo deve più che altro usare la sua forza fisica nel corpo a corpo. In ogni caso gioca in una squadra che lo mette nelle migliori condizioni per esprimere al massimo la sua creatività nel piede sinistro. La catena di sinistra del Napoli, come dici tu, è un meccanismo meraviglioso, con Insigne che taglia dentro, Hamsik che taglia le linee in verticale e Ghoulam che si sovrappone e può rifinire dalla fascia.

 

Come tutti i giocatori immersi in un meccanismo così peculiare è difficile stabilire il valore di Ghoulam in astratto. È impossibile collocarlo in un’ideale power ranking dei terzini sinistri. Alcune considerazioni si possono fare però. A Ghoulam forse mancano le qualità individuali per stare nello stesso discorso di esterni assolutamente formidabili come Marcelo o Alex Sandro, il primo un prodigio di tecnico ed estro quasi unico e il secondo una macchina atletica con pochissimi rivali. Rispetto a questi terzini Ghoulam difende anche peggio, sia posizionalmente che in transizione, ma stiamo parlando di eccellenze storiche. Ghoulam ha alcuni difetti da terzino normale ma altri pregi da terzino straordinario, specie in un sistema capace di esaltare le sue qualità.

 

Per questo ha senso parlare di Ghoulam come di uno dei migliori terzini sinistri al mondo, almeno quanto altri giocatori di alto livello come Marcos Alonso, Emerson Palmieri o Benjamin Mendy, tanto per fare qualche nome. Una percezione che di certo non è esclusiva di noi di parte – di te che tifi Napoli e di me che amo il sinistro di Ghoulam – ma che è comune in Europa: su Ghoulam c’è stato e c’è l’interesse di squadre come il Liverpool, la Juventus,il Chelsea e il PSG.

 

Voglio chiudere con una provocazione, caro Roberto, ma non è che in Italia, per la nostra tradizione difensiva, nutriamo ancora dei pregiudizi verso i terzini che attaccano meglio di quanto difendano?

 

 

Tags : faouzi ghoulamla posta del cuoreSSC Napoli

Emanuele Atturo è nato a Roma (1988) dove vive e lavora. Laureato in Semiotica, si interessa di cultura pop e sottoculture. È caporedattore de l'Ultimo Uomo e scrive in giro.

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