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Fabrizio Gilardi
LPDC: come sarebbe una partita tra Team World e Team USA?
09 dic 2017
09 dic 2017
Gregorio ci ha chiesto chi giocherebbe e che tipo di partita verrebbe fuori. Risponde Fabrizio Gilardi.
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Fabrizio Gilardi
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Ciao ragazzi,

Guardando alla partenza tostissima di molti giocatori NBA non americani, e rimembrando l'adolescenza su NBA Live a usare il Team "World" con Yao, stavo immaginando come 

potreste immaginare una sfida attuale tra team Usa e appunto una selezione dei migliori giocatori dal resto del mondo. Per quanto non ami confini e nazionalismi, mi eccita l'idea di un quintetto con "unicorni", "freak" come Antetokounmpo, Porzingis, Simmons, Embiid, Schröder... per panchinare Gobert, Šarić, Horford, Jokic, italiani e spagnoli. Lavorando d'immaginazione, come ve la vedete questa partita? Un saluto!

 

Gregorio

 



 

Caro Gregorio,


Dato che a Natale siamo (quasi) tutti più buoni, a questa domanda posso dare ben tre risposte diverse. O forse ne do tre per sembrare gentile e poi in realtà poter essere tre volte estremamente scortese: ciascuno valuti liberamente.

 

La prima, come direbbe George Clooney, è “

: su 

 è possibile creare roster e rotazione di due squadre a piacimento e simulare una partita. I dati sono aggiornati alla scorsa stagione, quindi non c’è Ben Simmons e Giannis e Porzingis sono un po’ meno mostruosi di quello che sono ora. Ciò nonostante, gli USA vincono circa nove volte su dieci e non avrebbero alcun problema ad aggiudicarsi un’ipotetica serie su sette partite, ma con un po’ di pazienza si può anche far saltare fuori un successo degli Internationals (

).

 

La seconda risposta è che gli Unicorni sono incredibili, ma se per questa partita da sogno Popovich potesse creare il miglior Team USA possibile la rotazione sarebbe probabilmente composta da Steph Curry, James Harden, Klay Thompson, Kawhi Leonard, LeBron James, Kevin Durant, Draymond Green ed Anthony Davis, tutti giocatori destinati alla Hall of Fame (per alcuni è una definizione riduttiva) e tutti all’apice della carriera con le sole esclusioni di Davis, che è ancora giovane, e in teoria di LeBron che a breve compirà 33 anni, ma di fatto è un androide e non invecchia, visto che è appena stato eletto Giocatore del Mese ed è ancora Il Più Forte. È una squadra che se la giocherebbe con il Dream Team originale, in cui Magic e Bird erano presenti pur essendosi entrambi ritirati, e che completando il roster con, tra gli altri, un lungo di peso come DeMarcus Cousins o il meraviglioso Andre Drummond di inizio stagione risulterebbe totalmente priva di punti deboli e assolutamente imbattibile per chiunque, figuriamoci per un gruppo di Under 23 senza esperienza ad altissimo livello e che devono ancora rifinire il proprio gioco, per quanto meravigliosi già siano.

 

Però ogni tanto va bene anche sognare, quindi possiamo aprire la terza busta e immaginare di schierare contro questo Team USA la versione 2022 degli Unicorni, con Simmons, Antetokounmpo, Porzingis ed Embiid tutti inseriti nei quintetti All-NBA, tenendo sempre ben presente che per vincere la partita serve avvicinarsi alla perfezione. Innanzitutto via Dennis Schröder, che oltre ad essere inadatto per livello generale di gioco risulterebbe totalmente ridondante, dato che se non può palleggiare non ha altro modo di rendersi utile e il pallone sarebbe sempre nelle mani di Simmons e Antetokounmpo. Per completare il quintetto meglio quindi un tiratore, e nel panorama degli Internationals la cosa più simile a un esterno in grado di giocare lontano dalla palla è forse la versione idealizzata di Andrew Wiggins, che comunque andrebbe protetto in difesa e nascosto non si sa bene dove. Gobert e Jokić sarebbero sicuramente presenti per dare solidità difensiva e/o varietà offensiva a seconda delle necessità della partita, con uno tra il Goran Dragić di oggi e auspicabilmente il Luka Dončić di domani per rispettare la Quota Slovena e a fornire un’alternativa come guardia.

 

Per gli Unicorni la chiave della partita sarebbe probabilmente Embiid, troppo grosso per Davis e con troppo range al tiro per essere seguito sul perimetro da Cousins o Drummond, anche se Team USA potrebbe pensare di raddoppiarlo con l’uomo che si trova accoppiato al giocatore tra Simmons e Antetokounmpo non impiegato da portatore di palla. Oppure si potrebbe giocare su un pick and roll proprio tra i due “playmakers”, per prendere in mezzo Curry o Harden e sfruttare il grande vantaggio fisico con l’area totalmente aperta.

 

Questa seconda soluzione potrebbe però anche portare Popovich a rinunciare totalmente ai propri piccoli, presentando la propria versione dei “

” da opporre agli Unicorni: come si gioca contro James, Thompson, Leonard, Durant e Green/Davis? Chi e dove si attacca? Come si difende? La risposta andrebbe chiesta a Ettore Messina e/o Brett Brown, che degli Internationals sarebbero gli allenatori. Entrambi ex assistenti di Popovich, quindi oltre a tutto il resto servirebbe pure che gli allievi superassero il maestro, tanto per rendere ancora più problematica l’impresa.

 

No, nel 2017 la “Pozza” non si è ancora ristretta.

 

 

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