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Emanuele Atturo
Da dove sbuca Loum Tchaouna
01 nov 2023
01 nov 2023
Una doppietta in Coppa Italia che ci ha aperto gli occhi.
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Emanuele Atturo
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Foto di Antonio Balasco / IPA / Imago
(foto) Foto di Antonio Balasco / IPA / Imago
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I turni autunnali di Coppa Italia rappresentano forse il momento in cui il tasso di random della Serie A va fuori controllo. Per come è strutturata la competizione non ci sono squadre di alta classifica e si consumano gli scontri - spesso sanguinari - tra squadre di bassa Serie A e alta Serie B. È l’unico momento in cui la Coppa Italia somiglia, vagamente, alla FA Cup - la chimera a cui, ciclicamente, si dice che dovremmo ispirarci.

Si scontrano squadre poco abituate a giocare ogni tre giorni, e che si ritrovano a dover improvvisare un turnover con quello che resta della propria rosa fuori dagli undici titolari. Perché la Coppa Italia è una bella opportunità, ma non ci si può concedere il lusso di sottrarre energia alla lotta per salvarsi o a quella per essere promossi.

Così vediamo in campo giocatori pazzeschi, mai visti o dimenticati. Ci fanno chiedere perché non giocano di più, o perché giocano ancora - o persino perché, a un certo punto, hanno pensato di giocare. La partita di martedì alle 18 ci ha permesso di conoscere meglio Loum Tchaouna, autore di una doppietta contro la disastrata Sampdoria di Andrea Pirlo. Due dei quattro gol segnati dalla Salernitana ieri. Dov’era nascosto, questo attaccante ventenne che pare scoppiare di salute mentre taglia di fronte alle difese avversarie? E perché fino a ieri era tenuto nascosto? Può segnare solo di fronte alla Sampdoria di Pirlo? Siamo qui per rispondere a tutte queste domande.

Alla fine del primo tempo Tchaouna ha segnato un gol che ci ha fatto capire che forse poteva spiccare, nello strano cesto d'acquisti fatto dal ds Morgan De Santis in estate.

C’è una palla confusa in mezzo al campo che schizza sul manto erboso umido. Ikwumesi, altro giocatore da Coppa Italia, recupera e serve in profondità il taglio di Tchaouna, che gioca esterno alto a destra. Giordano Simone, 23enne giocatore tifoso della Samp lo segue assorbendone l’inserimento. Tchaouna però è forte fisicamente e riesce a tenerlo a distanza e a caricare la conclusione fortissima sul primo palo. Un gol abbastanza impressionante per forza fisica, pulizia tecnica di calcio e soprattutto chiarezza di idee. Il gol di uno che sembra abituato a far gol - prima di ieri però ne aveva segnato solo 1 nei club professionistici in cui ha giocato.

A metà del secondo tempo Tchaouna prende palla sulla propria trequarti e riparte in campo aperto. La Sampdoria - che sta attraversando una fase particolarmente difficile di una stagione in generale molto difficile - è messa veramente male. Tchaouna avanza, supera la metà campo e si configura un tre contro tre, con Cabral e Simy (altra apparizione mistica di Coppa, dov’era finito?!).

Tchaouna è abbastanza veloce da prevenire il recupero degli altri giocatori della Samp. Per loro il campo sembra troppo grande, mentre Tchaouna ha la falcata dei giocatori per cui il campo da calcio pare troppo piccolo. Quando arriva attorno all’area di rigore, la difesa della Samp si è schiacciata al punto che può caricare il mancino dai 18 metri e segnare sul primo palo. Un altro gol in cui apprezziamo la sua prontezza, la sua tecnica e il suo atletismo.

Da dove sbuca fuori Tchaouna, e com’è possibile che una squadra così tribolata come la Salernitana non lo abbia usato di più finora?

La Salernitana è stata la favola negativa di questa stagione in Serie A. Partita con qualche ambizione in più rispetto a una semplice salvezza, con le buone sensazioni lasciate dal finale della scorsa stagione, ora si ritrova ultima in classifica, con 4 punti e un allenatore diverso rispetto a Paulo Sousa, su cui erano riposte la maggior parte delle aspettative. Il portoghese pareva aver dato un’identità e dei principi promettenti alla squadra, ma dopo il 3 a 0 subito contro il Monza è stato esonerato. Con lui Tchaouna aveva giocato per un totale di 80 minuti sparsi su 5 partite. Con l’arrivo di Filippo Inzaghi, però, Tchaouna è entrato a 13 minuti dalla fine del match contro il Genoa. È stato coinvolto nell’azione che ha portato al clamoroso gol sbagliato da Dia al 95’. Poi è stato lanciato dal primo minuto della gita di Coppa Italia contro la Samp.

Tchaouna viene da una scuola calcistica nobile, quella del Rennes. È nato in Ciad, suo padre è stato un calciatore e lavorava per la federazione ciadiana. Emigrato in Francia ha subito cercato di inserirsi, insieme a suo figlio, nel mondo del calcio. È andato ad allenare un piccolo club vicino Strasburgo, dove Tchaouna ha iniziato a giocare. È stato naturalizzato francese e ha giocato nelle varie selezioni giovanili fino all’under-20. Il suo passato giovanile non è trascurabile, e a dirla tutta avendo vent’anni non è nemmeno così passato. Tenete conto che poco più di un anno fa è stato il capocannoniere dell’Europeo Under-19. Tchaouna giocava con la 10 sulle spalle e contro l’Italia ha segnato una doppietta, un gol di destro e uno di sinistro dribblando due giocatori e scaricando un mancino potentissimo sotto alla traversa. Un gol simile a quello segnato da Politano contro il Milan qualche giornata fa, per capirci.

Tchaouna giocava in quel caso centravanti, ma defilandosi spesso a destra per ricevere a piede invertito e convergere al tiro. È un attaccante versatile, comunque; in carriera ha giocato anche largo a sinistra, soprattutto durante gli anni giovanili, e sa usare anche il destro per calciare in porta. Cita Ousmane Dembelé fra i suoi modelli, e quindi è chiaro che si vede come uno di quei giocatori diretti, che dribblano e calciano in porta guardando soprattutto davanti a sé.

Lo scorso anno il Rennes lo ha mandato in prestito al Digione, in Ligue 2. Dopo aver segnato però un solo gol stagionale le sue prospettive di mercato si sono ridotte. La Salernitana è riuscita a prelevarlo gratuitamente, promettendo solo una percentuale sulla futura rivendita. Qualche azione incredibile è rimasta, però, come l’assist di tacco nella sfida d’alta classifica contro l’Amiens.

Tchaouna può essere pericoloso anche contro difese schierate. Tende a venire dentro al campo per cercare il tiro o la rifinitura, con una buona predisposizione all’ultimo passaggio; ma è chiaro che sembra dare il meglio di sé quando ha spazio davanti a può attaccare in campo aperto. Fatica ancora a livello di scelte, e si è visto anche nei pochi spezzoni in cui è entrato in campo fin qui. Contro il Cagliari, a due minuti dalla fine, con la Salernitana sotto di un gol, si è incaponito in un dribbling all’altezza di metà campo con l’uomo addosso. Il dribbling alla fine gli è riuscito e ha subito fallo, ma l’azione ha finito per facilitare le perdite di tempo del Cagliari. Al contempo, però, Tchaouna sembra poter vincere ogni duello che ingaggia al livello fisico. Forse il cambio d'allenatore lo aiuterà a giocare di più.

Filippo Inzaghi in carriera ha sempre scelto uno stile di gioco piuttosto reattivo, preferendo difendersi su un campo piccolo e attaccare con un campo grande, spesso troppo grande. Le sue esperienze in Serie A, in passato, non hanno funzionato anche per l’insufficienza di idee col pallone. Per le sue squadre attaccare sembrava davvero troppo difficile. Alla Salernitana però trova giocatori a proprio agio in transizione e con spazio davanti, e Tchaouna è uno di questi. A Salerno aneddoti sul conto di Tchaouna circolano da settimane: si narra di gol e dribbling leggendari in allenamento, e i siti che seguono la squadra ne reclamano l’utilizzo da tempo. Uno dei suoi allenatori ha dichiarato: «L’obiettivo di Loum é di giocare il maggior numero possibile di partite, Loum resta un giovane giocatore con un enorme potenziale; ha ancora bisogno di imparare».

La Salernitana è terzultima in Serie A per NPxG. È anche una delle squadre con la peggiore percentuale di dribbling completati (dati Statsbomb). Calcolando queste difficoltà offensive non sarebbe assurdo se il francese cominciasse a giocare sempre più spesso nelle prossime partite - un nome quindi buono per la poverissima asta di riparazione al Fantacalcio.

Tchaouna chiude ogni suo post su Instagram scrivendo “As Sabr", che dall’arabo possiamo tradurre con “pazienza” ma sarebbe una traduzione limitante. Sabr deriva dalla parola “sabbar”, il nome della pianta di Aloe che cresce nel deserto in un clima estremamente ostile. Viene usata nel Corano per indicare una qualità spirituale: mantenersi forti e puri davanti alle ostilità, mantenere fiducia nel futuro, nel bene e nelle proprie azioni.

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