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Lotta statistica per l'Europa League
29 mar 2017
29 mar 2017
I giochi sono ancora aperti: chi ha più possibilità di qualificarsi tra Lazio, Atalanta, Milan, Inter e Fiorentina?
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A nove giornate dalla fine del campionato spesso molti verdetti sembrano già scritti. La zona di classifica più calda, dove gli esiti sono ancora piuttosto incerti e precari, è quella dove si gioca l’ingresso in Europa League. Le quattro squadre che attualmente occupano le piazze dalla quarta alla settima - Lazio, Inter, Atalanta e Milan - sono ancora tutte in ballo.

È quasi certo che i 3 posti a disposizione delle italiane saranno assegnati per mezzo della classifica del campionato. Infatti tre delle quattro finaliste della Coppa Italia (Juventus, Roma e Napoli) sono quasi sicure della qualificazione in Champions League e, con una loro vittoria nella finale del 2 giugno, lascerebbero lo slot per l’Europa League libero per la settima della classifica di Serie A.

Come stanno Lazio, Inter, Atalanta e Milan

Con così poche giornate da qui alla fine, ha senso guardare ad eventuali vantaggi di calendario, soprattutto ora che i valori in campo sembrano essersi definiti. Tra le quattro in lotta per un posto in Europa League, Atalanta e Milan affronteranno un numero inferiore di squadre della parte alta: i bergamaschi ospiteranno Juventus e proprio il Milan nel proprio stadio e andranno ad affrontare la Roma all’Olimpico; il Milan aspetterà ancora la Roma al Meazza e, oltre al già citato scontro di Bergamo, sarà “ospitata” dall’Inter per il derby della Madonnina del prossimo 15 aprile. Sembra quindi più ostico il calendario di Lazio e Inter che, oltre a scontrarsi tra loro alla penultima giornata, dovranno affrontare entrambe Napoli, Fiorentina e Sampdoria.

Lazio, Inter, Atalanta e Milan hanno fatto un cammino molto simile in termini di media punti raccolti contro squadre della prima e della seconda metà della classifica. In termini assoluti l’Atalanta, più a destra delle altre nel grafico sopra, ha fatto più punti negli scontri con le prime dieci (1,47 a partita) e la Lazio, più in alto rispetto alle quattro, ne ha fatti di più contro le ultime dieci (2,44 punti a partita). Gli scarti tra tutte queste sono comunque minimi.

Qual è lo stato di forma delle quattro contendenti? Ho provato a limitare la mia analisi agli ultimi mesi di calcio giocato e tutte le statistiche di seguito faranno riferimento ai soli match giocati nel 2017. Dall’inizio dell’anno, la Lazio è stata sia la squadra che ha tirato di più verso la porta avversaria, sia quella che ha concesso meno conclusioni verso la propria porta in tutto il campionato. La percentuale di tiri nello specchio è sostenibile (intorno al 32% sia per i tiri fatti che per quelli subiti) e attualmente la Lazio è la seconda miglior difesa del campionato per Expected Goals subiti, alle spalle della Juventus (6,4 xG incassati dai biancocelesti in 11 partite, 6 dai bianconeri in 12 match).

L’Inter ha la miglior produzione offensiva del campionato, in termini di xG nel 2017 è stata superiore anche alla Roma (21,9 xG per i primi, 19,5 xG per i secondi). Da quando è arrivato all’Inter, Pioli ha rivitalizzato la prestazione della sua squadra, che già non era negativa, e con essa anche i risultati, inizialmente pessimi. Il grafico mostra come siano salite le medie mobili su 5 partite della differenza reti reale (in verde) e della differenza reti attese (in nero). Le due prestazioni sembrerebbero ora stabilizzarsi tra il +1 e il +1,5 di differenza a partita: un passo che, tenuto dall’inizio, sarebbe valso un piazzamento in Champions League.

Inter e Lazio sono quindi le squadre più in salute del pacchetto, nel periodo in esame sono risultate inferiori solo alla Juventus: +14,4 è la differenza reti attese segnata dai bianconeri, mentre quella dei nerazzurri e quella dei biancocelesti è pari rispettivamente a +13,1 e +11,3.

Al contrario l’Atalanta è apparsa in lieve flessione. Se da un lato la produzione offensiva dei bergamaschi ha compiuto un ulteriore progresso, passando dai 1,33 xG a partita tenuti di media nel periodo agosto-dicembre, ai 1,56 xG a partita del periodo successivo; dall’altro si è deteriorata la performance difensiva, che nelle ultime 11 uscite ha incassato 0,89 xG a partita, contro i 0,75 xG del periodo precedente.

Non è cambiato lo stile difensivo dei bergamaschi: sono ancora primi per numero di intercetti e sono ancora una delle squadre più fallose della Serie A; per di più la percentuale di duelli vinti in giro per il campo non è variata. Sono aumentati i tiri concessi da ogni distanza (del 17% quelli da fuori area, del 4% quelli dall’interno dell’area); soprattutto sono aumentati del 39% i gol concessi su colpo di testa.

Nel 2017 il Milan è cresciuto sotto l’aspetto del gioco: i rossoneri hanno guadagnato 3 punti percentuali nel possesso palla, salito al 53% di media nel nuovo anno rispetto al 50% del periodo precedente; sono cresciuti anche i passaggi completati a partita, saliti da 351,6 a 386,6. È migliorata anche la produzione offensiva della squadra: il 51,4% dei 33,2 xG prodotti da inizio anno sono stati accumulati solo nelle ultime 12 uscite.

La fase difensiva di Inter e Milan a confronto: i nerazzurri hanno subito 9 gol dagli 8,9 xG concessi, i rossoneri una rete in meno da 15,5 xG. Gli uomini di Montella concedono molti più tiri dei cugini (+32,7%), soprattutto un alto numero di conclusioni di piede davanti all’area di porta.

Del Milan, però, non convince ancora la performance difensiva, almeno nei numeri paragonabile a quella del Crotone sia per quantità di tiri subiti (162 per il Milan nel 2017, 168 per i calabresi), che per qualità delle occasioni concesse (20,1 xG per i lombardi, 20,3 xG per la squadra di Nicola).

Realtà simulata

Le simulazioni effettuate al computer servendosi degli Expected Goals vedono Lazio, Inter e Atalanta favorite per la qualificazione. Secondo la statistica, queste tre squadre hanno una probabilità di occupare una delle tre piazze utili pari rispettivamente al 81,3%, al 79,9% e al 70,3%. Più risicate le possibilità del Milan, che secondo le statistiche soffierebbe la qualificazione ad una delle tre che lo precedono oggi in classifica nel 41,6% delle 500.000 simulazioni effettuate.

Bisogna però ricordare che la macchina è stupida: può provare a indovinare l’andamento delle partite solo basandosi sul comportamento tenuto dalle squadre sin qui. Ma non è detto che tutte le squadre che affronteranno Lazio, Inter, Atalanta e Milan nelle prossime giornate scenderanno in campo in modo matematicamente prevedibile. Bisogna anche considerare che esistono episodi, come un rosso o un calcio di rigore guadagnato o subito, che il computer non può tenere in considerazione.

Nel campo delle ipotesi, potremmo addirittura immaginare la Lazio capace di issarsi al livello del Napoli per lottare per l’accesso ai preliminari di Champions League: quanto è realistico? In questo momento, Lazio e Napoli sono divisi da 6 punti e, a valle della doppia sfida di campionato e di coppa alla Juventus, c’è un Lazio-Napoli da brividi. Per il computer, la Lazio ha il 9,3% di possibilità di piazzarsi al terzo posto: oltremodo difficile sì, ma non completamente impossibile.

Il convitato di pietra di questo discorso è la Fiorentina, che avrebbe bisogno di riscattare la propria deludente stagione provando ad arrivare alle spalle di Milan e Atalanta nella volata Europa League. Un’eventualità che però la statistica valuta probabile al 7,2%. La Fiorentina, oggi lontana di 7 lunghezze rispetto alla sesta piazza, ospiterà Lazio e Inter al Franchi: è più probabile quindi che i Viola siano ago della bilancia nella lotta per la EL piuttosto che diretti protagonisti. Frustrante per una squadra che aveva sempre centrato la qualificazione europea nelle ultime cinque stagioni.

Come tutti gli anni, visti anche i deludenti risultati delle italiane nella competizione, l’Europa League sembra ancora quella coppa a cui tutti vogliono qualificarsi ma a cui nessuno vuole davvero partecipare. Nella speranza che il prossimo sia l’anno buono per vedere alzare una coppa che manca all’Italia dal Parma del 1999.

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