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Lo Spogliatoio s02 e10
10 feb 2015
10 feb 2015
Andare a cena dopo la partita e vendicare i falli subiti dai compagni è l'80% dell'esperienza del calciotto.
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Sconfitta 1-2 (fine primo tempo 0-0; nei primi minuti del secondo 0-2, a metà circa 1-2 e assedio finale infruttuoso).

Mercoledì ore 21, Tor di Quinto, freddo e pioggia.

Daniele

Abbiamo perso contro il Real Madrid del cospalyer di Cristiano Ronaldo, erano primi in classifica ma li abbiamo fatti faticare. Probabilmente ricordavano la partita dell'andata, quando ci hanno sottovalutato e hanno perso 3-1. Il loro atteggiamento era sempre quello di chi si sente più forte ma stavolta erano anche organizzati e pronti allo scontro fisico. Hanno fatto tanti falli quanti ne abbiamo fatti noi, anche falli cinici, per fermare le ripartenze, per non farci tirare da fuori. È la prima volta che gli avversari hanno giocato davvero meglio di noi, che al di là dei nostri limiti hanno vinto meritandoselo. Si può sempre fare meglio, in teoria, ma bisogna anche riconoscere i propri limiti. Posso anche soffrire perché i posteri non ricorderanno il mio nome e le mie opere, a una certa ora però preferisco andare a dormire. Quando dormo bene la mattina sono contento come quando scrivo un bel paragrafo.

Francesco

Ho guardato la partita dalla panchina e stavolta ho capito che non ho più bisogno di pretesti per insultare gli avversari. L’altro giorno MG mi diceva: ma perché VC se l’è presa con la squadra che non ha vendicato il fallo da lui subito?, gli ho risposto che la verità non è tutto nella vita. VC dopo la partita è entrato in spogliatoio e, scesa l’adrenalina, si è accorto che la botta al rene causata dall’intervento di un avversario mentre lui si involava sulla destra faceva un male insopportabile e, quasi con le lacrime agli occhi, ha detto che se qualcuno avesse fatto un fallo così grave a uno di noi lui l’avrebbe vendicato subito. Ho spiegato a MG, sabato, che c’è una verità emotiva che prescinde dal fatto che non sappiamo se il fallo è stato grave o no. Il povero VC, neo-capitano, ha patito per tutta la settimana e forse salterà la prossima partita.

Daniele

La partita è arrivata in mezzo a un periodo faticosissimo causa trasloco. Lunedì abbiamo pulito a fondo casa nuova, martedì abbiamo fatto il trasloco vero e proprio, mercoledì una volta finito di portare le ultime cose da un appartamento all'altro (in motorino, con la mia fidanzata che teneva sulle spalle delle sacche blu di Ikea piene di piante) abbiamo pulito la casa vecchia per farci ridare la caparra dalla padrona. La casa era lurida, ci ha aiutato una donna delle pulizie che ci giudicava mentre puliva, alla fine le ho dato più di quanto chiedeva perché mi sentivo di merda, mi erano anche venuti i crampi al polpaccio mentre passavo lo sgrassatore nei cassetti del frigorifero. Tutto questo mi fa dubitare di come sto vivendo, se potrò mai garantire un ambiente salubre a mio figlio, se sarò in grado di affrontare spese di questo tipo tutta la vita.

Francesco

Io dovrei tornare in campo la prossima. Non mi dispiace guardare l’Aik dalla panchina, ma sono molto più mesto se non mi sfogo sul campo: gli effetti li vedo nella settimana. E infatti ho curato seriamente il mio polpaccio e da quando lo stiramento si è riassorbito sono stato a correre tre giorni di fila, sabato, domenica e lunedì. La mattina c’è stato sempre sole, il cerchio intorno al parco è di un chilometro, stamattina alla fine dell’ultimo giro mi sono venute le lacrime agli occhi per le endorfine.

Daniele

Il cosplayer di CR7, persino lui, ha giocato in modo consapevole. Ha segnato il gol del vantaggio rubando palla all'altezza della sua area di rigore e partendo palla al piede sulla fascia. Appena entrato in area di rigore ha tagliato davanti ad AL cambiando velocità in corsa. Per me è già un miracolo che AL gli sia arrivato vicino, lui parlava ammirato dei passettini velocissimi del cosplayer e di come si è allungato la palla. A fine partita quando ho parlato con l'organizzatore mi ha detto: “Lui imita proprio Cristiano Ronaldo nella vita. Ma, Daniele, devi capire che è una generazione diversa, cresciuta a pane e tv”. Il numero 9 del Real Madrid, una delle facce più antipatiche del torneo, ha capito dopo poco che se giocava su AL non avrebbe toccato palla, si è messo a fare il falso nove, giocando a centrocampo e lasciando in attacco solo gli esterni del loro 3-3-1. Consciamente o no, ha vinto lui la battaglia tattica contro il nostro 4-2-1.

Francesco

Daniele è venuto a vivere nel mio quartiere. Giovedì scorso lui, MG e VC più le fidanzate di DM e VC sono venuti da me a vedere Mad Max, ho comprato il blu-ray della trilogia. Sabato siamo stati in tre, più il tattico DVM, a vedere il derby di North London e quello di Madrid in due diversi pub del centro. Nel secondo ho litigato con la cameriera che ci negava l’audio della partita e che ci ha tolto i dieci minuti finali e ha messo ad alto volume un’assurda musica dance molto anonima e allegra. Poi siamo andati in giro a guardare scarpe da ginnastica. Il tutto è stato riferito agli altri via whatsapp. Bromance.

Daniele

Ormai devo calcolare che le sere in cui si gioca prima delle 2 non vado a letto. Devo anche modificare l'assunto iniziale di questo diario, presentarsi al campo è il 50% dell'esperienza, con il più attuale: mangiare insieme dopo la partita è il 60% dell'esperienza. A cena l'insoddisfazione di TL, che uno contro uno non è inferiore a nessuno dei giocatori del Real Madrid. La rabbia di VC, nostro nuovo capitano, che ha subito un brutto fallo e si è spaventato. I sensi di colpa di MG, che ha perso palla sul primo gol e non ha potuto inseguire il cosplayer perché si è anche infortunato al ginocchio e adesso dovrà fermarsi per un po'. Ma anche il fomento malinconico di CF che poi sul gruppo whatsapp ha scritto che dobbiamo vincere tutte le prossime, lasciando qualche punto al massimo contro il Chelsea secondo in classifica. Abbiamo parlato di arrivare tra le prime quattro per ritrovare poi il Real Madrid in semifinale.

Francesco

Un abbraccio ai compagni, a chi ha i genitori che non stanno bene, a chi ha il capo matto, a chi ha problemi di lavoro, a chi è infortunato, a chi non va d’accordo con la compagna, a chi vuole perdere cinque chili, a chi è frustrato, a chi è represso, a chi non sa stare in campo, a chi non ha tempo per dimagrire, a chi beve troppo, a chi ha un ananas marcio al posto del ginocchio, a chi non ha mai il coraggio di dire no, a chi non ha la macchina.

Daniele

Nella casa nuova un termosifone perde e non so come aggiustarlo. L'elettricista dice che l'impianto non è a norma anche se un geometra ha firmato una certificazione che dice il contrario. Mia madre dice che è colpa mia se i miei parenti non verranno al mio matrimonio perché non gli sto telefonando. Ho paura che anche mio padre mi darà buca all'ultimo, perché è anziano e non vuole viaggiare (la mia fidanzata è francese e ci sposiamo dai suoi). La mattina dopo la partita avevo appuntamento alle 9 con la padrona della casa che abbiamo lasciato. Lei ha tirato fuori un elenco di mobili che avevo dimenticato di aver firmato anni dopo essere entrato in casa, per una pura formalità. Non si trovava una sedia, poi l'abbiamo trovata nascosta in un'armadio da chissà quanto ed era pure sfondata. Lei aveva i nostri soldi e ci trattava come se le avessimo rovinato casa. A un certo punto ho sbroccato come VC dopo che ha subito il fallo, quando gridava che avremmo dovuto vendicarlo. Ho detto alla padrona di casa che siamo stati dei fantastici inquilini, che a lei non piaceva avere degli inquilini ma le piaceva avere un affitto. Le ho augurato di avere quel tipo di inquilini che ti sfondano casa quando se ne vanno. Adesso penso che avrei dovuto farlo.

Francesco

Questi ragazzi contro cui giochiamo sono teneri. Sbagliano un tacco, gli urli dalla panchina che sono dei fenomeni, ti rispondono: “E tu sei una faccia da cazzo” e si vede che ci sono rimasti male. È bellissimo litigarci. Capisco perché mio padre si divertiva a darmi dell’effemminato a quindici anni mentre il lobo dell’orecchio a cui avevo fatto il buco diventava enorme perché non lo disinfettavo. È bello prendersela con i ragazzi: sono puri e sono stupidi.

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