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Marco De Santis
L'Inter avrà mai il fatturato della Juventus?
08 dic 2018
08 dic 2018
Riccardo ci ha chiesto se i nerazzurri avranno mai un bilancio all'altezza di quello dei bianconeri. Risponde Marco De Santis.
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Marco De Santis
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Si parla molto di Marotta all'Inter, che sarebbe arrivato per colmare il gap che separa  oggi fra Inter e Juventus. Ma la differenza non è soprattutto finanziaria? E visto anche 

 dell'Inter, che continua a migliorare, è così impensabile invece che venga nel tempo colmato proprio il gap economico?

 

Grazie, un saluto

Riccardo

 



 

Caro Riccardo,

la teoria secondo la quale Marotta sia stato chiamato all’Inter per ridurre il divario economico con la Juventus ha un suo fondamento. Al di là del lavoro sul mercato, che è quotidianamente sotto l’occhio dei media e dei tifosi, il suo contributo è stato chiave per la crescita societaria (e, di conseguenza, di fatturato) dei bianconeri.

 

Per quanto riguarda la differenza “finanziaria” è di fatto un falso problema, perché entrambe le proprietà (Suning per l’Inter, Exor per la Juventus) hanno mezzi economici e finanziari per sostenere costi anche notevolmente maggiori di quanto fatto finora. Da quel punto di vista, quindi, le potenzialità delle due squadre dipendono esclusivamente dalla scelta di quanto investire sul calcio da parte delle due controllanti. Più interessante è la questione riguardante il gap economico, che va calcolato rispetto ai fatturati conseguiti dai due club al netto delle plusvalenze (queste ultime non vanno contate perché teoricamente l’Inter potrebbe vendere in una stagione più di mezza squadra titolare conseguendo ricavi uguali a quelli della Juventus, ma non sarebbe ovviamente quella la strada ottimale per “pareggiare” gli introiti).

 

Questi sono in buona parte indipendenti dalla capacità finanziaria dei proprietari, che incidono “solamente” nelle eventuali sponsorizzazioni da parte correlata (Gruppo Suning per l’Inter, Jeep per la Juventus) nelle quote permesse dal Fair Play Finanziario. Andando ad analizzare le voci di bilancio che compongono i ricavi, la risposta alla tua domanda è che è certamente possibile per l’Inter raggiungere nel giro di pochi anni il fatturato di 400 milioni fatto registrare dalla Juventus nelle ultime due stagioni, ma l’aggancio in questo momento è difficilmente ipotizzabile perché con l’acquisto di Cristiano Ronaldo l’obiettivo dei bianconeri oltre che tecnico è proprio quello di aumentare notevolmente la soglia dei ricavi attuale approfittando dell’interesse globale generato da CR7.

 

È quindi presumibile una continua rincorsa dei nerazzurri ai bianconeri che permetterà a entrambe di avere fatturati più importanti, ma una data per un eventuale sorpasso dell’Inter nei ricavi non è stimabile con i dati a nostra disposizione oggi. Per chiarire meglio la questione vale la pena entrare nel dettaglio con alcuni numeri. L’Inter ha chiuso il bilancio 2017/18 con un fatturato di 288 milioni, superiore a quanto incassato dalla Juventus nel non così lontano 2013/14 quando i bianconeri chiusero la stagione con il terzo scudetto consecutivo e 279 milioni di ricavi, ma distante dai 402 milioni di fatturato dei campioni d’Italia nel 2017/18 (e dai 411 del 2016/17, favoriti dall’approdo alla finale di Champions League).

 

I nerazzurri devono quindi colmare un gap di quattro anni lavorando in particolare sui ricavi commerciali e sulla competitività della squadra sul campo, poiché parte degli introiti dei diritti televisivi è proporzionale ai risultati raggiunti sia in Italia (Serie A e Coppa Italia) che in Europa (Champions League).

 

Da questo punto di vista già con l’approdo in Champions League di quest’anno il fatturato dell’Inter supererà di slancio i 300 milioni, avvicinandosi verosimilmente più ai 400 che ai 300. Per avere un’idea ancora più chiara delle attuali differenze fra i due club, è possibile infine raggruppare i ricavi nelle quattro “macro-voci” di bilancio “Ricavi da gare”, “Ricavi commerciali”, “Ricavi da diritti tv” e “Altri ricavi” e analizzare le attuali differenze fra le due squadre che hanno portato ai 114 milioni di differenza dell’ultimo fatturato. Nei “Ricavi da gare” vince la Juventus (56 milioni contro 34) sfruttando non solo l’effetto Allianz Stadium ma anche gli incassi di Champions League, che quest’anno arricchiranno anche il bilancio dell’Inter (circa 10 milioni netti sono già stati incassati dai nerazzurri nelle tre partite del girone, tenuto conto che le squadre di casa ricavano circa il 70% di quanto effettivamente incassato al botteghino).
Per contro anche la Juventus si attende di aumentare questi introiti con l’obiettivo di raggiungere quota 70 milioni, dati i prezzi più alti dei biglietti rispetto al 2017/18. Nei ricavi commerciali al 30 giugno 2018 è già in testa l’Inter grazie agli sponsor cinesi (legati a Suning ma non solo) 131 milioni a 115, ma è proprio su questa voce che dovrebbe vedersi l’”effetto Ronaldo” quindi è possibile che la Juventus possa operare il controsorpasso.

 

I “Ricavi da diritti tv” essendo dipendenti anche dai risultati sul campo per ora registrano un dominio della Juventus, che ha incassato per questa voce 200 milioni l’anno passato contro gli 80 dell’Inter. La nuova distribuzione dei diritti di Serie A dovrebbe prevedere un dimezzamento della differenza incassata dai due club, con un gap che dovrebbe passare a parità di risultati rispetto al 2017/18 da circa 30 a circa 15 milioni (in parte può variare per i risultati stagionali in Coppa Italia e in Serie A, arrivando ad azzerarsi in caso di prestazioni simili). In Champions League i ricavi di quest’anno dipenderanno dai risultati, ma non va dimenticato che la Juventus si è presentata ai nastri di partenza con 20 milioni in più dati dalla differenza di premio d’ingresso fra chi si piazza in campionato al primo posto e chi al quarto, più una ulteriore decina di milioni di vantaggio provenienti dal ranking storico. Nella voce “Altri ricavi”, che comprende genericamente tutto quanto non contenuto nelle tre voci precedenti, l’Inter ha incassato 43 milioni contro 30 ed è già competitiva con i bianconeri.
Insomma, non abbiamo ancora i dati a disposizione per ipotizzare un aggancio prossimamente, ma di certo la rincorsa è partita.

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