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Le bombe dell'ultima ora
30 ago 2017
30 ago 2017
Gli affari dell'ultimo minuto sono sempre tra i più affascinanti.
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Mancano meno di due giorni alla fine del calciomercato e ogni minuto è buono per chiudere gli ultimissimi acquisti, per provare a mettere la ciliegina su una torta già ricca costruita in questi mesi, oppure per svoltare almeno un po’. Ridursi all’ultimo, nel calciomercato come in quasi tutte le cose della vita, non è mai una buona strategia. Eppure non sono stati pochi i grandi giocatori acquistati il 31 agosto: Miralem Pjanic alla Roma, Cuadrado e Ibrahimovic alla Juventus. Ciò che all’inizio sembra puro e semplice panic buying può rivelarsi un colpo di genio. Oppure restare quello che sembrava anche all’inizio, ovvero un acquisto della disperazione. Anche in questa categoria troviamo diversi esempi: Hernanes alla Juventus, Mido alla Roma, Ricardo Oliveira al Milan, Ricardo Quaresma all’Inter.

 

Ho guardato dentro la mia sfera di cristallo per prevedere i possibili movimenti di alcune squadre nei prossimi giorni, ho messo dentro possibili trasferimenti di cui si parla e altri di cui non si parla ma di cui bisognerebbe parlare, perché avrebbero molto senso o perché sarebbero molto divertenti.

 



 

Calcolati i 30 milioni incassati per Keita, la Lazio quest’anno ha un saldo positivo fra acquisti a cessioni di più di 30 milioni di euro. Sappiamo tutti qual è la cifra ideale che Lotito vorrebbe spendere in ogni calciomecato (0), e sappiamo anche che la vittoria in Supercoppa Italiana gli ha costruito il credito di cui aveva bisogno per non spendere niente. Eppure un altro attaccante serve, e “Il Pazzo” è in orbita Lazio da fin troppo tempo, forse da quando la Curva Nord gli ha regalato

della doppietta con cui ha tolto uno scudetto alla Roma: “Con riconoscenza”.

 


Pazzini ha litigato con Pecchia e chiesto la cessione. Appena alla prima giornata aveva già totalizzato un gol e un’esultanza polemica. Si parla di lui anche in ottica Sassuolo, ma quanto sarebbe perfetto un suo gol al derby contro la Roma?

 




 


Per quanto suoni incredibile, è tra le voci di mercato che circolano seriamente. Pecchia, vice e amico di Benitez, sembra averlo richiesto al tecnico del Newcastle. Il serbo - pazzo, scostante e dal valore calcistico ancora assolutamente ambiguo - rappresenterebbe il sostituto di Pazzini nel caso venisse ceduto. Il Verona guadagnerebbe duemila punti agonismo e tremila punti coolness. Diventerebbe un idolo della curva appena entrato in campo, lo sognamo esultare al derby di Verona con la maglia “Grazie Putin, bombardaci Chievo”.

 



 


Nonostante l’inserimento del Sassuolo, la Sampdoria dovrebbe aver raccolto il cash sufficiente a prendere Duvan Zapata dal Napoli. Quest’anno i blucerchiati sembravano voler puntare su una punta più coerente col gioco di Giampaolo prendendo Gianluca Caprari, che sta assicurando quei tagli interno-esterno fondamentali per dare ampiezza. Zapata però è un attaccante che vuole ricevere palla sui piedi, non molto portato per i movimenti senza palla.
Aspettiamoci un altro anno di fatica e lavoro sporco per Fabio Quagliarella.

 





 


Il tedesco era arrivato appena un anno fa all’Arsenal dal Valencia per 41 milioni di euro. A 24 anni, quasi titolare della Nazionale tedesca, con buone stagioni in Italia, Mustafi sembrava un investimento sicuro. Oggi l’Arsenal gli preferisce Holding al centro della difesa, non Sergio Ramos: Chris Holding, e per qualche ragione vuole privarsene. L’Inter naturalmente ne guadagnerebbe non poco: Mustafi è un difensore completo, attento nell’uno contro uno e abbastanza fisico nei recuperi. Con Miranda in calo darebbe anche più sicurezza a Skriniar, che essendo quasi ambidestro può giocare anche come centrale di sinistra.

 

Per ora la distanza fra le parti sembra la seguente: l'Inter offre zero, l'Arsenal vuole 40 milioni. Le alternative al tedesco sono Mangala, Dragovic, Ogbonna. Sarebbe molto meglio riuscire a convincere Wenger, che in questo momento non sembra proprio nel pieno delle proprie facoltà mentali.

 




 

Giovinco in MLS sta giocando benissimo, chi potrebbe negarlo? Sarebbe ora che la Juve capisse l’errore che ha commesso lasciandolo andare. Per risarcirlo dovrebbe dargli la 10 e usarlo come riserva di Dybala.

 




 

Neymar-Mbappé-Messi. No?

 



 

La minaccia è già arrivata, neanche troppo velata. È ormai abbastanza chiaro che il Qatar vuole usare questo calciomercato per distruggere il Barcellona, il colpo di Messi, per simbolismo, farebbe impallidire quello di Neymar al PSG.

 



 

Per il suo 4-2-3-1, in questo momento, Pioli non ha solo bisogno di forze da inserire sulla linea di trequartisti, ma soprattutto di sostanza. Gil Dias, Zekhnini, Eysseric, Bruno Gaspar, Ianis Hagi sono tanti, belli da vedere ma quasi tutti imprevedibili nel rendimento finale. Giaccherini offrirebbe garanzie tecniche e solidità tattica. Con una linea di trequartisti che prevede lui, Chiesa e Saponara la Fiorentina inizierebbe a diventare una squadra davvero interessante.

 





 

Arda Turan+Keita Baldé+Jovetic = <3

 



 

Mentre i tifosi della Roma stanno ancora tornando da Fiumicino, dove avevano accolto Patrik Schick col coro “scicche scicche”, ricevono la doccia fredda. I soldi per Schick non c’erano senza una cessione, quella di Strootman alla Juventus. I bianconeri avevano in pugno anche Schick, ma lo hanno usato solo come esca per arrivare a un accordo con la Roma per Strootman. «Vi lasciamo Schick se ci date Strootman. Un’unica condizione: dovrà dire di essere juventino sin da bambino alla conferenza di presentazione».

 

La Juventus con Strootman passerebbe al 4-3-3. Il centrocampista olandese, col suo innato senso associativo, migliorerebbe la qualità della circolazione palla e la sua forza fisica farebbe tornare la Juventus dominante e intimidatoria in campionato come non lo era dalla cessione di Pogba.

 

La Roma svolta in attacco ma a centrocampo è costretta a scommettere tutto su Lorenzo Pellegrini.

 



 

Donadoni è un fanatico del 4-2-3-1. In questo inizio di stagione però la rosa a disposizione gli ha messo davanti una brutale verità: bisogna giocare col 4-3-3 perché senza Dzemaili non ha senso perdere una mezzala per mettere un trequartista senza avere nessun trequartista in rosa. Rigoni sarebbe perfetto per Donadoni: bravo sia in fase offensiva che difensiva, bravissimo ad attaccare l’area con i suoi inserimenti senza palla, di cui il Bologna ha bisogno come l’aria. S’ha da fare.

 



 

Infilato all’ultimo momento nell’accordo per Strootman, alla Roma serviva un terzino destro e la Juve dovrebbe liberarsi dello svizzero. Gli toccherà chiedere scusa pubblicamente per

. La Roma a quel punto avrà la coppia di terzini più forte della Lazio degli ultimi vent’anni.

 



 

Sul piatto al momento

ci siano 160 milioni di euro e poche possibilità che l'affare non si faccia, purtroppo per il Barcellona, che ha già speso più di 100 milioni per un altro esterno e che sembra in pieno panic buying.

 



 

L’effetto domino di questo mercato, scatenato dalla caduta del primo tassello Neymar, ha degli effetti di cui non riusciamo ancora a indovinare la fine. Il Barcellona, impazzito come solo chi sente di aver subito un ingiustizia morale, pare voler comprare tutte le ali migliori del mondo. L’eventuale arrivo di Coutinho chiuderebbe ulteriormente le porte a Denis Suarez, che rimane un talento estremamente interessante che sarebbe perfetto per il Napoli di Sarri. Potrebbe giocare sia ala destra che sinistra, e persino mezzala. Porterebbe: dribbling (3.6 ogni 90 minuti al Villareal), qualità nella rifinitura e nelle transizioni.

 



 

Strinic possiede una caratteristica fondamentale per Giampaolo: è stato allenato da Sarri, quindi sicuro conosce il sistema con cui il tecnico della Samp sta svoltando questa fase della sua carriera. Con Strinic Giampaolo potrà evitarsi il processo d’apprendimento che forse si era già stufato di fare a Murru. Uno dei più strani problemi dei blucerchiati lo scorso anno era che i terzini faticavano a offrire ampiezza, necessaria con un rombo di centrocampo. Strinic non ha grande qualità, ma è resistente e abbastanza affidabile.

 




 

Gila è libero e sosta allenando e quello che vedete sopra è Destro contro il Benevento, 2+2?

 



 

L’arrivo di Alexis Sanchez al City mette di malumore il talento tedesco, che chiede la cessione. Guardiola accorda il prestito secco di un anno a una delle sue squadre preferite, l’unica in cui crede che Sané possa imparare qualcosa. L’attacco Insigne-Mertens-Sané passerà sopra la Serie A come un esercito di Dotrhaki su una prateria.

 



 

Dopo aver trovato l’accordo con Naby Keita, e dopo aver costruito l’attacco più fantascientifico del calcio contemporaneo, fatto solo di gente che gioca a cavallo di Phantom modificati, il Liverpool sta cercando di prendere anche Renato Sanches per costruire una squadra che a pensarla tutta insieme è ridicola.

 



 

Il Liverpool per qualche ragione non aveva bisogno di soldi e ha finito per tenersi anche Coutinho. Il Barcellona, in piena modalità panic buying, chiede Ozil all’Arsenal che, in piena modalità apocalisse, lo cede senza battere ciglio. Wenger lo sostituirà abbassando Welbeck mezzala.

 



 

Avrebbe molto senso.

 



 

In realtà

al Borussia Dortmund ma il Milan è un po’ che non compra nessuno e sembra stia inseguendo un ultimo colpo (Rafinha? Dai).

 



 

La Lazio pare lo stia cercando come erede di Keita, ma la sua squadra ideale è il Torino. Se fate caso, il Torino è una squadra composta principalmente da giocatori che per un attimo abbiamo pensato potessero diventare forti. Obi, Ljajic, N’Koulou, De Silvestri, Acquah. Quelle del Torino sono sempre scommesse di secondo grado, su cui qualcuno aveva scommesso in passato senza successo. Niang è quasi la definizione stessa di questa categoria di calciatore, che aggiungerebbe enorme fisicità all’attacco del Torino. 5-6 milioni di euro separano ancora domanda e offerta, incrociamo le dita.

 




 

L’attaccante è in uscita dalla Spal nonostante sia appena arrivato. C’è solo una squadra che sta passando un periodo peggiore del suo, e sappiamo tutti qual è.

 



 

Al momento la Lazio offre 2 milioni mentre il Milan vorrebbe due milioni e mezzo. Per quanto sappiamo quanto valore possa dare Lotito a mezzo milione, la distanza sembra ampiamente colmabile. Con Paletta al posto di Wallace la Lazio perde qualcosa in bellezza, aggressività e forza fisica, ma guadagna in tempismo, esperienza e swag. Paletta lo scorso anno è stato uno dei migliori giocatori del Milan, una delle rivelazioni più inattese del campionato, ed è sembrato lontano dal declino della sua carriera. In una squadra reattiva e di transizioni come la Lazio si troverà perfettamente a proprio agio, anche più di Wallace, non impeccabile in fase di difesa posizionale.

 

Ultima nota, da non trascurare: la maglia della Lazio quest’anno è bellissima e a Paletta starebbe molto bene.

 

 

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