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Dalle posizioni medie si nota l’altezza degli esterni della Lazio e la densità sulla sinistra; nella Roma è chiara la difficoltà di giocare sulla fascia di Kolarov e la necessità di andare a giocare sull’altra fascia
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Nella prima immagine è netto il 4-1-4-1 in fase difensiva della Lazio (in un momento di disordine a causa del ritardo di Caicedo su Cristante), con Leiva scudo centrale. Nella seconda, Juan Jesus può impostare ma De Rossi è schermato, mentre Marusic, molto in alto sul campo, è pronto a pressare Kolarov in caso di passaggio laterale. Nella terza, si nota il rombo di protezione difensiva sulla sinistra, costituito da centrale difensivo sinistro, esterno sinistro, mezzala e centrocampista centrale, in costante superiorità numerica contro la catena di fascia della Roma costituita da terzino, mezzala, ala.
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La Lazio addensa uomini sulla fascia sinistra ed è sempre in superiorità numerica: nel primo caso Correa è l’uomo in più, e Leiva libero di ricevere - si nota Marusic alto pronto ad attaccare il lato debole. Nella seconda immagine, i biancocelesti occupano perfettamente tutti i corridoi di gioco con addirittura 6 uomini, di cui ben 4 dietro la linea di centrocampo romanista, pronti a ricevere. Milinkovic si sbraccia perché capisce l’opportunità (mentre un Marusic conservativo ha già perso un tempo per il passaggio)
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Sul primo fallo laterale la Roma è addirittura in 5 vs 2 ma Fazio difende il lato esterno invece dell’interno, permettendo così a Correa di scappare via; poi Juan Jesus non capirà più cosa fare, se attaccare il portatore o seguire l’inserimento di Caicedo, permettendo a quest’ultimo di ricevere, dribblare il portiere e segnare. Nel secondo, ancora una volta, incredibilmente, Fazio difende l’esterno invece che l’interno e si fa bruciare da un Correa decisivo nelle sorti di questo derby.
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La Roma in grande difficoltà a causa della pressione asimmetrica laziale: De Rossi è controllato da Correa, Kolarov da Marusic, e le distanze tra i giocatori giallorossi sono siderali. Caicedo va in pressione su Juan Jesus che non ha alternative oltre a un disperato lancio lungo.
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Nel primo tempo un raro e disastroso tentativo di pressione alta della Roma, con Dzeko in ritardo e Acerbi liberissimo di ricevere. Nel secondo, la maggior aggressività della Roma nel secondo tempo, anche grazie alle linee spostate di diversi metri più in avanti: giallorossi sono in superiorità nella metà campo avversaria.
Solo due grandi occasioni in questa partita: quella di Caicedo e quella di Pastore - ma ovviamente c’è da considerare il fallo da rigore su Correa, da solo davanti al portiere. Questo derby sarà ricordato come quello dei falli laterali - è da lì che sono nate le due occasioni decisive della Lazio.