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L'album di Gerrard
01 dic 2016
01 dic 2016
Steven Gerrard ha annunciato il ritiro pochi giorni fa. Abbiamo scelto i 10 momenti storici che lo hanno reso un giocatore unico.
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Esistono momenti cruciali nella carriera di un calciatore. Alcuni di questi possono coincidere con vittorie fragorose o inattese, altri riguardano fallimenti dolorosi o resurrezioni improvvise. Steven Gerrard ha sperimentato tutte queste fasi nel proprio percorso con la maglia del Liverpool. Ho scelto i 10 momenti storici della sua carriera, 10 svolte che hanno fatto di Gerrard un calciatore forse unico nel suo genere.

5 dicembre 1999 - Gerrard segna il primo gol con il Liverpool

Gerrard fece il suo debutto in Premier League il 28 novembre del 1998 all’età di 18 anni. Era un “local boy”, uno Scouser D.O.C la cui casa natale distava 15 minuti di auto dal campo di allenamento del Liverpool. Da poco tempo era aggregato alla prima squadra e aveva mostrato subito una tale maturità, non solo tecnica e tattica, soprattutto comportamentale, da costringere Houllier a buttarlo presto nella mischia. Alla fine della stagione 1998-99, Gerrard avrebbe collezionato 12 presenze, ma il primo gol tra i pro arrivò un anno dopo.

La rete è un concentrato di quello che Gerrard avrebbe messo nel suo gioco per i successivi 17 anni della sua carriera agonistica. L’azione si sviluppa sul lato destro, tutto il centrocampo dello Sheffield Wednesday scivola da quella parte. Gerrard segue l’azione prima da lontano, poi salendo oltre la linea di metà campo. Rigobert Song calcia una palla forte verso di lui, una trasmissione orizzontale rischiosa che dev’essere effettuata a velocità sostenuta per non poter essere intercettata. La palla passa, il controllo di Gerrard non è perfetto ma non c’è nessuno di fronte a lui, può recuperare col suo passo lungo e puntare la difesa ormai esposta. Gerrard fa due volte la stessa finta per ingannare i due difensori centrali: sposta il peso sulla gamba sinistra, lo rimanda su quella destra per toccare con l’esterno piede e liberarsi al tiro sul piede preferito. In questa azione c’è forza fisica, tecnica, coordinazione e capacità di calcio.

1 settembre 2001 - Gerrard segna il primo gol in Nazionale

Con la nazionale dei “Tre Leoni”, Gerrard ha messo insieme 21 reti in 114 “caps”. Il suo primo sigillo lo applicò su una partita dal risultato storico, l’1-5 inflitto alla Germania all’Olympiastadion di Monaco, in un match valido per le qualificazioni al Mondiale 2002. La nazionale tedesca, in campo col classico 5-3-2, era in una fase antecedente alla rivoluzione culturale che avrebbe investito il calcio teutonico negli anni a venire. Quella inglese invece mostrava i barlumi del talento della migliore generazione di centrocampisti mai avuta: con Gerrard in campo c’erano Paul Scholes e David Beckham, a loro si aggiunse il madridista Steve McManaman, salito dalla panchina. Negli anni successivi a loro si aggiungerà Frank Lampard, per uno degli ensemble più forti mai visti sulla mediana di una nazionale.

L’Inghilterra, soprattutto grazie a quella vittoria, si qualificò come prima del girone. Gerrard segnò il gol del sorpasso, quello del 1-2, con uno stop di petto e una botta di prima dal limite che andò a spegnersi nell’angolino basso alla destra di Oliver Kahn.

15 ottobre 2003 - La fascia di capitano passa sul suo braccio

Alla vigilia di un match di Coppa Uefa contro gli sloveni del Lubiana, Houllier decise di togliere la fascia dal braccio di Sami Hyypia e di consegnarla a Steven Gerrard. Il cambio di capitano non è stato mai un evento privo di traumi all’interno di uno spogliatoio, soprattutto a stagione in corso. Gerrard all’epoca aveva 23 anni, Hyypia ne aveva da poco compiuti 30. Nelle sue intenzioni, Houllier voleva risollevare Hyypia, che stava vivendo un periodo di forma scadente, da eccessive responsabilità per permettergli di concentrarsi sul suo gioco.

Nella sua autobiografia, Gerrard ha ricordato quei momenti: «Ci vuole una scorza dura per accettare di essere il capitano del Liverpool. Nei giorni buoni ti sentirai in capo al mondo, in quelli brutti sarai da solo: se non sei in grado di sostenerlo, non devi accettare l’incarico. Io ho sentito la pressione della fascia ogni singolo giorno, che vincessimo o meno».

30 aprile 2005 - Il gol di Gerrard preferito da Steven Gerrard

Questo è il gol che lo stesso Gerrard ha scelto tra i 212 che ha segnato in carriera: la rete dell’1-1 finale contro il Middlesbrough in campionato.

25 maggio 2005 - Gerrard vince la Champions League

La Champions League è un punto di arrivo per pochi calciatori, mentre resta una chimera per tutti gli altri. Gerrard ha conquistato ad Istanbul una Champions League mai così voluta. Già nella fase a gironi un gol di “Stevie G” aveva salvato il Liverpool, che era andato sotto contro l’Olympiakos nell’ultima partita della prima fase, con i “Reds” che avrebbero avuto bisogno di una vittoria con due gol di scarto per passare il turno. Gerrard regalò al Liverpool una qualificazione ormai insperata con un gol dei suoi al minuto 86.

La narrazione della rocambolesca finale contro il Milan è arcinota, quanto meno per come l’hanno vissuta gli italiani. Da parte inglese, la biografia di Jamie Carragher fornì un’idea della drammaticità della situazione in casa Liverpool: nella prima frazione, i “Reds” avevano già bruciato una sostituzione per l’infortunio di Kewell; al rientro negli spogliatoi Benitez aveva deciso di cambiare Traoré, ma fu costretto a richiamarlo quando era già a fare la doccia per l’infortunio di Finnan. Benitez parlò poco, lo fece soprattutto per infondere coraggio ai suoi. Cambiò ancora meno dal punto di vista tattico, spostò Gerrard più in alto per dare fastidio a Pirlo.

In 6 minuti il Liverpool rimise la partita in piedi dallo 0-3, Gerrard partecipò a due delle tre reti dei “Reds”: colpì di testa un pallone crossato da Riise alle spalle di Dida per l’1-0 che diede inizio alla rimonta; fu poi steso da Gattuso in area, che fermò così una poderosa incursione palla al piede, per ottenere il rigore che fermò il punteggio sul 3-3. Gerrard giocò per tutti i 120 minuti, pur azzoppato sulla corsia di sinistra.

4-5 luglio 2005 - L’incidente diplomatico e la marcia indietro

Lo sviluppo della finale fu romanzesco, ma non ebbe niente a che vedere con quello che accadde nei mesi successivi dal rientro da Istanbul. Al culmine della sua carriera in maglia rossa, con alle spalle un corteggiamento lungo un anno da parte del Chelsea, Gerrard compilò la richiesta di trasferimento. In pratica mise il Liverpool di fronte all’obbligo formale di impegnarsi a trattare la sua cessione, coi “Reds” intenti a rifiutare una prima offerta del Chelsea da 32 milioni di euro ma che difficilmente avrebbero potuto resistere ad un secondo assalto. Nessuno sa cosa accadde nelle 24 ore successive (qualcuno ipotizzò che i problemi ambientali dell’estate precedente non fossero ancora risolti), ma alla fine Gerrard ritirò la sua stessa richiesta e continuò la sua carriera al Liverpool.

13 maggio 2006 - Gerrard vince la FA Cup

Un anno dopo Istanbul, il Liverpool giocò un’altra finale, stavolta di FA Cup contro il West Ham United. Il risultato alla fine dei tempi regolamentari fu identico: un 3-3, stavolta recuperato al novantesimo, dopo che il Liverpool aveva sempre inseguito nel punteggio durante la partita. Gerrard segnò una doppietta e ovviamente lo fece a modo suo: incrociando il suo destro dopo un ingresso tardivo in area, a rimorchio di una palla lanciata dalla trequarti; poi infilò al volo una bomba da trenta metri, dopo una respinta pasticciata della difesa. Il Liverpool vinse ai rigori la sua settima e per ora ultima Coppa d’Inghilterra.

13 marzo 2012 - Gerrard segna una tripletta nel Merseyside Derby

In quel particolare Liverpool-Everton ricorrevano due celebrazioni: la 400esima presenza in Premier League di Steven Gerrard e il decennale di David Moyes sulla panchina dell’Everton. A festeggiare fu solo il primo: Gerrard segnò la prima tripletta mai segnata nella storia del derby della Mersey (meglio di lui fece solo Ian Rush, che siglò un poker in un derby di campionato del 1982 finito 0-5).

27 aprile 2014 - Gerrard dice addio ai sogni di titolo

Uno dei momenti che hanno segnato la carriera di Steven Gerrard è stata la scivolata nel primo tempo di Liverpool-Chelsea, quella che aprì le porte al vantaggio di Demba Ba, alla vittoria del Chelsea, e che costò il titolo al Liverpool. Un incidente, un gesto goffo che non può determinare la statura di un campione, ma che ha marchiato in maniera significativa l’esperienza professionistica di Gerrard negli anni recenti.

Gerrard era riuscito a trovare una dimensione nuova nello scacchiere di Brendan Rodgers come vertice basso del triangolo di centrocampo, davanti alla difesa. La straordinaria stagione realizzativa di Suarez e Sturridge, e la contemporanea esplosione del giovanissimo Sterling, regalò al Liverpool l’occasione di giocarsi il titolo a ventiquattro anni di distanza dall’ultimo trionfo in campionato.

Tutto terminò quel pomeriggio del 27 aprile, con una sconfitta che costrinse il Liverpool al secondo posto alle spalle del Manchester City. Finì in pratica anche la carriera di “Stevie G”, che ebbe un prolungamento di un’insensata ulteriore stagione ad Anfield Road, prima di partire alla volta di Los Angeles.

24 maggio 2015 - L’ultimo gol di Gerrard con la maglia del Liverpool

L’andamento del campionato 2014-15 non è stato neanche paragonabile rispetto a quello dell’anno precedente (il Liverpool finì sesto con una differenza negativa di 22 punti). Ma la disonorevole sconfitta con la quale il Liverpool chiuse la sua campagna (un 6-1 sul campo dello Stoke City, che all’intervallo era già avanti 5-0) fu scioccante. Ironia della sorte, il gol della bandiera fu siglato proprio da Gerrard, nel giorno in cui si ammainava la sua.

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