La Serie A è ferma ma noi non ci arrendiamo e da ormai due mesi la mandiamo avanti su FIFA, come fosse un mondo parallelo in cui l’emergenza del Coronavirus è passata e possiamo tornare a concentrarci sulla nostra passione per la solidità di Troost e l’intelligenza di Ekong.
In questo volume abbiamo finalmente recuperato tutte le partite mancanti. Mancavano pochi verdetti in fondo alla classifica, e sono arrivati. Per il resto le partite non avevano molte ragioni al di là della pura estetica e del gusto di veder giocare a calcio: in pratica la comfort zone di un campionato spettacolare come la Serie A.
Vi ricordo le regole: abbiamo simulato condizioni meteo e orari di gioco (secondo una calendarizzazione fatta da noi ma che prova a seguire i normali criteri della Serie A). Abbiamo settato due tempi da 6 minuti e tenuto “campione” come difficoltà. Abbiamo però abbassato leggermente la capacità dei portieri e alzato la precisione dei tiri degli attaccanti. Il realismo di FIFA ha finito infatti per far diventare il gioco più noioso della realtà e ci è voluta una spintarella per non far finire tutte le partite zero a zero, in un delirio utopico uscito dalla testa di Brera. Per quanto riguarda le formazioni, purtroppo, non abbiamo potuto fare scelte: se lasci che sia il computer a giocare vuole il diritto a scegliersi la sua formazione, e mi pare giusto.