La Serie A è ferma ma noi non ci arrendiamo e da ormai un mese la mandiamo avanti su FIFA, come fosse un mondo parallelo in cui l’emergenza del Coronavirus è passata e possiamo tornare a concentrarci sulla nostra passione per l’onestà da terzino di Murru e per quella da portiere di Berisha.
Nella Serie A del mondo parallelo Juve e Lazio continuano a contendersi lo Scudetto e manca davvero poco alla resa dei conti, ovvero lo scontro diretto della settimana prossima. Se vi steste chiedendo se l’Inter è riuscita finalmente a vincere, la risposta è sempre NO: su Twitter continua a circolare l’hashtag #Conteout e l’esonero del tecnico per la prima volta comincia a diventare un pensiero concreto. Il margine con le squadre che le stanno dietro si assottiglia, con la Roma che recupera punti – mentre l’Atalanta è in una crisi di gioco che non sembra avere fondo.
La lotta salvezza ha cominciato a prendere una forma sempre più definita: disperata per il Genoa e luminosa per il Lecce, 4 punti avanti la diretta rivale.
Ma va bene adesso andiamo a vedere cosa è successo nella nuova giornata. Prima vi ricordo però le regole della casa: abbiamo simulato condizioni meteo e orari di gioco (secondo una calendarizzazione fatta da noi ma che prova a seguire i normali criteri della Serie A). Abbiamo settato due tempi da 6 minuti e tenuto “campione” come difficoltà. Abbiamo però abbassato leggermente la capacità dei portieri e alzato la precisione dei tiri degli attaccanti (il realismo di FIFA ha finito infatti per far diventare il gioco più noioso della realtà e ci è voluta una spintarella per non far finire tutte le partite zero a zero, in un delirio utopico uscito dalla testa di Brera). Per quanto riguarda le formazioni, purtroppo, non abbiamo potuto fare scelte: se lasci che sia il computer a giocare vuole il diritto a scegliersi la sua formazione, e mi pare giusto.
Sempre un caro saluto a Matteo Barzaghi, interpellato da Pierluigi Pardo solo per sapere quanto manca alla fine: un professionista ridotto a orologio vivente.