
Tra poche ore tornerà a calpestare il prato dello Juventus Stadium un vecchio amore del pubblico juventino, anche se da avversario. Arturo Vidal da Santiago del Cile, il “Guerriero”, “King Arturo”, un amore troppo recente per farsene già una ragione.
Vidal è formalmente un giocatore del Bayern Monaco dal 28 luglio 2015, eppure tra i sostenitori bianconeri c'è questa idea diffusa che il cileno non sarà mai completamente un non giocatore della Juventus. Tifosi che dal giorno del sorteggio ad oggi non hanno fatto altro che esprimere la loro idea di Arturo Vidal sulle sue pagine social. C'è anche chi prova a scrollare di dosso la paura, addossandogli il peccato atavico di una brutta prestazione nella finale di Champions League contro il Barcellona. Un po' la reazione del lupo che non arriva all'uva: non posso (più) avere Vidal al mio fianco, allora è un pessimo giocatore che ci ha fatto perdere la coppa dalle grandi orecchie (come scrive per esempio questa persona abbastanza sicura di non incontrare mai Vidal nella vita vera).
La prestazione contro il Barcellona diventa pessima, in quanto unico appiglio dei tifosi per voler male ad Arturo Vidal, un esercizio altrimenti semplicemente impossibile. La realtà è che non esiste un modo per esorcizzare Arturo Vidal come avversario, va semplicemente accettato come i capelli bianchi, alcuni programmi televisivi e i CCCP che non ci sono più.


Due opposte interpretazioni di come reagire alla questione Vidal.
Esiste una categoria in cui inserire Arturo Vidal che vada bene a tutti i tifosi juventini?
Una Teoria: Secondo la mia bibbia, it.wikihow.com che vi consiglio per tutte le vostre necessità, bisogna rispettare 5 principi per “essere il migliore amico”. Considerando il tormentato ma profondissimo rapporto che i tifosi della Juve hanno avuto e hanno ancora con Vidal, una possibile categoria in cui il calciatore cileno potrebbe essere inserito è forse quella del “migliore amico”. Ho provato a controllare i suoi requisiti sulla base dei 5 principi.
1. Rispetta Te Stesso
«Decidi quali sono i tuoi limiti e i valori in cui credi e rispettali. Cerca le persone che credono nei tuoi stessi valori»
Vidal nasce in un sobborgo di Santiago del Cile secondo di sei fratelli, la sua infanzia nel Cile dei Chicago boys di Milton Friedman non è semplice, «Da bambino ho sofferto molto» dice in un’intervista, «Ero sempre triste: papà ci aveva abbandonato quando avevo cinque anni e mi mancava, non c'era tanto da mangiare, i problemi erano molti. E sul mio viso c'era sempre il broncio. Un giorno decisi che non potevo andare avanti così e da quel momento iniziai a sorridere. Credo sia importante. È il mio modo di vivere: il sorriso ti aiuta sempre». Davanti a un futuro incerto e un presente difficile, Vidal - fin da piccolissimo - decide di cercare sempre il lato positivo delle cose.
Vidal non molla un cazzo.
C'è un episodio perfetto che descrive questa positività, che Arturo Vidal si è portato in campo in ogni partita con la maglia bianconera. Il 19 settembre 2012 la Juventus esordisce in Champions League a Stamford Bridge, casa del Chelsea detentore del trofeo. È il ritorno nella competizione più importante dopo 3 stagioni movimentate, la prima partita europea della “Juventus di Conte”, composta da molti giocatori catapultati per la prima volta su un palcoscenico così importante.
Dopo un inizio equilibrato, come un secchio d'acqua gelata Oscar va in gol due volte tra il 31esimo e il 33esimo del primo tempo. Come se non bastasse subito dopo Vidal si fa male a una caviglia. Nel video qui sotto non si vede, ma il cileno viene quasi sostituito, avviene il classico balletto della sostituzione immediata, invece no aspetta, ma non vedi che zoppica. Vidal decide di rimanere in campo dolorante e pochi secondi dopo riceve un pallone da Marchisio al limite dell'area e di sinistro segna il 2 a 1. Lo dice anche Marianella, commentatore di quella gara, «zoppicando Vidal rimette in partita la Juventus». La partita finirà 2 a 2 e Vidal la giocherà tutta sul dolore.
Nella definizione di Resilienza dello Zanichelli non ci sono parole, c'è questo gol (il primo del video).
2. Costruire Lealtà e Fiducia
«Fidatevi l’uno dell’altro»
Arturo Vidal esordisce con la maglia della Juventus l'11 settembre 2011. Il 4 dicembre, meno di 3 mesi dopo, tira il primo rigore concesso ai bianconeri in stagione, contro il Cesena. Diventa praticamente subito il primo rigorista in una squadra che schiera Pirlo, Vucinic e Marchisio. Continua a tenere il suo ruolo anche dopo l'arrivo di gente come Tevez e Pogba. Perché? Perché Vidal ispira fiducia.
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Vidal ispira fiducia a pelle: anche Rodriguez, portiere improvvisato, rimane così colpito dal cileno da indicargli dove si sarebbe tuffato.
Con la maglia della Juventus Arturo Vidal ha tirato 20 rigori, segnandone 16; questo vuol dire che – quando gli dai fiducia – lui ti ripaga l'80% delle volte: una media ottima per un rigorista e incredibilmente buona per un migliore amico.
Un'altra delle qualità individuate da wikihow per essere un buon migliore amico è la lealtà. Il rigore contro il Cesena ci viene nuovamente incontro: nonostante Rodriguez provi a rendergli la vita facile, lui non guarda.
«Sii leale e prendi le sue difese quando ne ha bisogno».
C'è un aneddoto bellissimo che riguarda i primi anni da professionista di Vidal: dopo aver iniziato a giocare con il Rodelindo Romàn, la squadra del suo quartiere, passa giovanissimo al Colo Colo, dove inizia a subito a collezionare presenze sotto la guida di Claudio Borghi. Anche quando ormai il futuro da professionista (era stato titolare in Coppa Libertadores) è scritto, non è raro che Vidal scappi in segreto a San Joaquin, dove gioca il Rodelindo, per tornare a a giocare con i vecchi amici.

Quando ancora non era entrato del tutto nel mood “Capelli? I più brutti possibile”.
Questo aneddoto, oltre a far sperare i tifosi juventini che Vidal decida di giocare l'andata con il Bayern e il ritorno con la Juventus, evidenzia una caratteristica tipica dei migliori amici:
«I migliori amici hanno anche altri amici. Sappi che sei importante per l’altra persona è permettigli di avere una vita sociale oltre a te. L’amore in amicizia non è mai fatto di gelosia».
Non dovete quindi sentirvi minimamente traditi dal suo passaggio al Bayern Monaco, neanche da cose come questa. Arturo Vidal è sempre lo stesso di un tempo, solo con un'altra maglia.
Dopo aver segnato il gol scudetto, Arturo va ad abbracciare l'amico Pepe, la cui vita è tormentata dagli infortuni.
3. Passare del Tempo Insieme
«Passate del tempo insieme».
Diciamolo subito: Arturo Vidal non è un tipo semplice. Se siete tipi tranquilli, alla ricerca di un divertimento piatto e sostenibile, potreste avere da ridire. Ma chi cerca stabilità nel miglior amico? Il migliore amico è quello che rivedi dopo 3 anni e ti ci vai ad ubriacare alle feste universitarie. Il miglior amico è quello che si ubriaca al battesimo di tuo figlio e ti fa fare tardi in ritiro.
Il migliore amico è quello che canta l'inno come uno scemo per farti ridere e poi in campo è una bestia.
Vidal ti presta la macchina nuova, Vidal è il re dei barbecue.
I suoi profili social rimandano una continua voglia di condividere il suo successo con la famiglia, gli amici, gli affetti. La figura che ne esce è quella di un marito esemplare, padre amorevole e amico affidabile. Ok, ne esce fuori anche il profilo di un sociopatico, ma quello è naturale per un calciatore professionista. Anche quando è in palestra a lavorare, non ama essere solo, ma si circonda di amici.
Una foto pubblicata da Arturo Vidal (@kingarturo23oficial) in data: 24 Dic 2015 alle ore 09:11 PST
Vidal ha un altro Vidal che ingrassa per lui, tipo una versione distorta di Dorian Gray.
C'è anche un altro motivo per cui si sta bene con Arturo Vidal, ed è un motivo puramente egoistico. Arturo Vidal si veste male, malissimo. Questa assoluta e totale mancanza di stile è un modo che ha Vidal per non mettersi troppo sopra a voi: se vestisse come un Pirlo qualunque sarebbe irraggiungibile, perderebbe totalmente l'aura da migliore amico per diventare un modello a cui è impossibile ispirarsi.
Ecco come si è presentato a Monaco. Nel video non si vede ma Xabi Alonso piange disperato in un angolo.
Invece in questo modo potete passare del tempo con lui, uscire e andare a divertirvi senza sentirvi inadeguati. Anzi, spesso Vidal vi fa da spalla nei locali passando per finta per quello tamarro e incivile per farvi sembrare migliori agli occhi delle ragazze presenti.
4. Prendersi Cura l’uno dell’altro
«Interessati al tuo miglior amico».
Cose fatte da Arturo Vidal per te:
- Ha segnato 48 gol in 4 anni da centrocampista.
- -Ha fornito 23 assist.
- Ha segnato 2 gol scudetto, prima contro il Palermo e poi contro la Sampdoria.
- Ha effettuato 546 contrasti (di cui 410 vinti), il tutto sempre guardandoti negli occhi.
- È il giocatore con la più alta percentuale di vittorie in Serie A dal 1994/95 ad oggi nella Juventus (72%).
Non possiamo assolutamente dire che Arturo Vidal non si sia preso cura di voi.
Arturo Vidal era un giocatore così amato a Torino da rendere perfettamente normali parodie del genere che altrimenti richiederebbero subito l'intervento della polizia del Karma.
Ti stava antipatico Ciro Immobile? Ha menato Ciro Immobile senza chiedere spiegazioni.
5. Essere realisti gli uni con gli altri
Fin dal primo giorno a Torino Arturo Vidal ha messo in chiaro cosa avrebbe fatto lui per i tifosi e in ogni situazione non si è mai tirato indietro.

Un fermo immagine della prima intervista di Vidal da giocatore della Juventus. Non si può dire che non ci aveva avvertiti.
Nei quattro anni a Torino, ha dato tutto alla causa bianconera e non gli si può rimproverare nulla. Ma ora è un giocatore del Bayern Monaco, fatevene una ragione.
«A volte ci si allontana, perciò è naturale smettere di avere complicità con l'altra persona».
In un’intervista di pochi giorni fa, lo stesso Arturo è stato realista: «Sono andato via perché era un occasione per me e un affare per la Juve, eravamo tutti contenti». Anche quando, subito dopo la sua cessione, ha ammesso di aver scelto il Bayern «per fare un passo avanti nella mia carriera» lo ha fatto senza malizia, ma con un profondo senso di realtà. Nessuno può dire che – oggi -giocare nel Bayern Monaco non sia il punto più alto della carriera di un calciatore.
Gli ultimi consigli
Dopo questi 5 punti, wikihow fornisce anche dei consigli utili per coltivare un rapporto di buona amicizia:
- Se si trasferisce, mantieni i contatti. Manda un email o un sms, o qualsiasi altra cosa che mantenga vivo il vostro rapporto. Invia una lettera e organizzati per andarlo a trovare.
E a questo ci ha pensato il destino, quindi a posto.
- Tratta i tuoi amici come vorresti che loro trattassero te. Né meglio né peggio, semplicemente nello stesso modo.
Di questo ne ho parlato nel pezzo, non c'è un giorno in cui Vidal vi ha trattato male.
- Mantieni sempre la parola data, però se dovesse esserci un’emergenza in famiglia potresti dover venir meno alla promessa fatta. Se è un buon amico, capirà, ma non trovare sempre questa scusa altrimenti perderai la sua fiducia.
Il primo giorno in bianconero Vidal fece una promessa.
Promessa mantenuta.
- Sii presente e perdonalo sempre.
Se stasera Vidal segna, lui non esulta, tu non offenderlo.
Può quindi Arturo Vidal essere il migliore amico dei tifosi juventini da avversario?
Non è una domanda a cui dare risposta, naturalmente. Quello che può essere detto è che il talento di Arturo Vidal è basato anche su queste qualità intangibili, su cui ho provato a scherzare qui sopra, e che vanno oltre le evidenti qualità tecniche e il numero di cose che sa fare su un campo da calcio. Per questo è molto più difficile dividere il Vidal calciatore dal Vidal privato: la cresta, il sopracciglio spezzato da una riga, i tatuaggi tribali, quell'orribile iconografia di mettere le mani a cuoricino dopo un gol: ogni scelta di Arturo sembra realizzata con la necessità di amalgamare le due figure, sfocare il più possibile i contorni perché come disse Burdisso si gioca come si vive.
Questa necessità di sfocare i contorni, di essere guerriero prima che calciatore, rende impossibile porsi in maniera oggettiva verso il suo ritorno allo Juventus Stadium:
Avversario e basta?
Ex molto amato?
Nemico giurato?
Mercenario?
Miglior amico?
Lo spettro di possibilità è davvero ampio e trovare una via di mezzo risulta praticamente impossibile. E allora come va di moda oggi, libertà di coscienza su Arturo Vidal.