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Emiliano Battazzi
La costruzione della Sampdoria
08 nov 2017
08 nov 2017
Dove sta andando e cosa dobbiamo aspettarci dalla squadra di Giampaolo?
(di)
Emiliano Battazzi
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Il marmo, ad esempio, si lavora per sottrazione: dal blocco Samp della passata stagione sono stati tolti il miglior talento, Schick; il miglior attaccante (e il più scostante), Muriel, e il trequartista dall’assist facile, Bruno Fernandes, perdendo così ben 27 gol su 49 segnati nello scorso campionato, cioè il 55% del totale. Inoltre, la Samp ha venduto anche il suo difensore centrale migliore, Milan Skriniar, perfetto sia nel difendere in avanti che nelle verticalizzazioni taglialinee: caratteristiche ideali per il sistema di gioco dei blucerchiati.

 



 



 





 



 


La creazione continua di rombi (se ne possono vedere ben 4) permette sempre di andare in verticale: qui Linetty è in possesso e approfitta del movimento ad andargli incontro di Quagliarella per attaccare il mezzo spazio. Praet è libero a destra, ma soprattutto Torreira, il regista, è libero ed ha spazio per verticalizzare su Zapata.


 

Con Zapata, Caprari e Ramírez la Samp ha guadagnato sia in profondità che in ampiezza.

 

Il colombiano è un centravanti dalle caratteristiche peculiari: abile nell’attaccare lo spazio dietro la linea difensiva, ma con una tendenza a muoversi molto, anche sugli esterni, per bruciare gli avversari in velocità. Caprari è un’ala naturale, diventata seconda punta e con la capacità di giocare tra le linee; Ramírez ha la visione di gioco di un trequartista ma l’allungo di un giocatore di fascia e preferisce muoversi con tagli esterno-interno.

 



 


Zapata è largo a sinistra: le spaziature della linea difensiva dell’Atalanta sono errate, con Hateboer incerto se coprire l’ampiezza del centravanti colombiano o l’inserimento dell’avversario. Linetty ne approfitta per attaccare la profondità nel mezzo spazio sul preciso assist di Praet (posizioni fluide dei centrocampisti).


 



 



 



 





 



 


Quando difende in avanti la Samp gioca molto meglio: qui sono in 6 nella zona del pallone, e Strinic attacca il cambio di campo di Spinazzola. Il terzino arriva sul pallone e di prima serve Zapata, chiamandogli l’uno-due: sul cross a centro area Caprari segnerà di testa in tuffo.


 



 


Verticalizzazione dell’Inter in fascia a palla scoperta e quindi la difesa scappa. Il centrocampo però non segue affatto, e così Perisic potrebbe sia servire Icardi (che si stacca dai difensori), sia Candreva che arriva da solo sulla destra (l’eterno problema della Samp di difendere l’ampiezza).


 



 



 





 



 


Bereszyński ha sbagliato il passaggio in verticale, e il pallone è finito a Cristante in zona centrale: non c’è nessuno su di lui, e gran parte della squadra era in zona pallone. Inizia una transizione offensiva bergamasca (con Torreira che aspetta addirittura da fermo) che, inizialmente in inferiorità numerica, condurrà al gol proprio di Cristante, su cui nessun centrocampista riuscirà a recuperare.


 



 





 



 


La Samp è messa in campo perfettamente, con la linea difensiva alta a ridosso del rombo di centrocampo, ma c’è un problema: manca la pressione sul portatore, e alzare la linea a palla scoperta è un rischio troppo grosso.


 



 

Quagliarella è una macchina sparapalloni (3,8 tiri per 90 minuti) con un'efficienza da non sottovalutare (7 gol segnati finora): è l’attaccante ideale che permette di concludere l’azione, ma è anche quello più abituato a ingolfare la zona centrale, calpestando gli spazi del trequartista rendendo complicato immaginare un sistema di pressione offensiva. Al suo posto, Caprari sarebbe potenzialmente più adatto, ma non garantisce la stessa mole di conclusioni e di gol.

 



 



 


Rigoni scarica lateralmente per Rosi, azionando il pressing trigger sampdoriano: Strinic sale su Rigoni e Praet va subito sul laterale genoano, rubandogli il possesso. Sul successivo cross e rinvio, sarà ancora la Samp a recupare il pallone in alto.


 



 



 

 

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