Esclusive per gli abbonati
Newsletters
About
UU è una rivista di sport fondata a luglio del 2013, da ottobre 2022 è indipendente e si sostiene grazie agli abbonamenti dei suoi lettori
Segui UltimoUomo
Cookie policy
Preferenze
→ UU Srls - Via Parigi 11 00185 Roma - P. IVA 14451341003 - ISSN 2974-5217.
Menu
Articolo
(di)
Marco D'Ottavi
Kids, 4 anni dopo
22 lug 2020
22 lug 2020
Abbiamo controllato come stanno i giovanissimi aspiranti calciatori di cui avevamo scritto.
(di)
Marco D'Ottavi
(foto)
Dark mode
(ON)

Nel 2016 ho scritto un articolo dal titolo Kids in cui sfruttando una wave piuttosto consistente di YouTube mettevo in classifica i 10 migliori calciatori under 11 del mondo. Non era una classifica seria, sarebbe stato forse più corretto chiamarla “I 10 bambini che giocano a pallone i cui video hanno più visite su internet”, una classifica che aveva non aveva a che fare col concetto di valore ma con quello di aspettativa.Oggi questi bambini sono cresciuti. Hanno tra i 10 e i 16 anni e iniziano ad affacciarsi al mondo, come adolescenti certo ma anche come atleti. Su dieci, nove continuano sicuramente a giocare a calcio, per uno di loro non è chiaro. Alcuni fanno parte di club importanti, altri no. Per curiosità sono andato a controllare a che punto sono, non tanto per capire se stanno diventando calciatori professionisti - o almeno non solo - ma piuttosto se intorno a loro ci sono ancora le aspettative di quattro anni fa, qualcuno disposto a venderne l’acerbo talento come se fosse un prodotto. Denim Nnamudi - 14 anniIl nome di Denim Nnamudi aveva iniziato a circolare insieme a un video piuttosto incredibile in cui lo si vedeva allenarsi con dei ragazzi che avevano il doppio dei suoi anni, lui 8 loro almeno 15-16. Era l’unica prova del suo talento, ma in tre minuti e mezzo lo vedevamo destreggiarsi con il pallone come un professionista, muoversi nel torello come un giocatore di Guardiola e fare anche una tunnel di tacco ad un malcapitato adolescente. Non sapevamo nient’altro però, nonostante fosse un giocatore del Chelsea già a 8 anni.Oggi di Nnamudi sappiamo qualcosa in più. Sul suo profilo Instagram, dove si dichiara atleta ufficiale Nike ma non giocatore dei Blues, ha da poco pubblicato una sua foto in occasione del suo quattordicesimo compleanno con la didascalia “Capitolo 14 e mi sento più benedetto che mai”. Nelle risposte ci sono gli auguri di Ola Aina del Torino, Kane Crichlow del Watford, ma anche di Xavi Simons e Shane Kluivert, due dei maggiori esponenti della categoria giovanissimi talenti inseguiti dall’hype. Rispetto a quattro anni fa Nnamudi è cresciuto di una ventina di centimetri e ha accorciato il cespuglio di riccioli che lo faceva somigliare a un bambolotto, ma le giocate che esegue sono ancora le stesse. Nei video che posta - o qualcuno posta per lui - si atteggia più a funambolo che a calciatore. Tratta il pallone come una sfera da circo, lo accarezza con la suola, la pianta, lo sposta a destra e sinistra. Continua a umiliare degli adulti, che però forse lo lasciano fare.

Tre anni fa Bleacher Report lo paragonava ad Hazard, recentemente in un breve video postato su YouTube viene definito “centrocampista offensivo dell’u13 del Chelsea”, nell’unica partita in cui lo si vede giocare, Nnamudi viene schierato esterno sinistro in un 4-4-2 e indossa la 10. La telecamera non è messa nella posizione migliore per darci un’idea del suo gioco, ma obiettivamente non sembra neanche il miglior giocatore della sua squadra (guardatevi la partita del numero 6 del Chelsea). Largo sulla fascia gioca in maniera un po’ indolente, stringe spesso la posizione per cercare di entrare nel gioco, quando deve coprire alle spalle è piuttosto pigro, tanto che quando la pressione del Feyenoord u12 aumenta negli ultimi minuti viene spostato in attacco. Nel video si sente qualcuno da fuori dargli consigli, incitarlo. Quando sbaglia qualcosa Nnamudi sbuffa. Il Chelsea ha una delle migliori accademie giovanili al mondo, ma la sua storia è anche piena di talenti che si sono persi. Nnamudi sarà tra di loro? Riuscirà a mettere in ordine il suo gioco e farlo diventare “consistente” e dipenderà tutto da lui o ci sono delle dinamiche per diventare un calciatore professionista che sono incontrollabili?Almedin Brkic - 11 anniQuattro anni fa Almedin Brkic superava di poco l’altezza del pallone e a vederlo sgambettare tra i bambini avversari sembrava fare una fatica immane. Oggi Brkic ha 11 anni e il suo talento ci appare più normale, meno ridicolo. Come diversi ragazzi in questa classifica, anche lui gioca in Canada - chissà perché - e ha un canale YouTube dedicato dove vengono caricati i suoi video, i commenti purtroppo o per fortuna sono disattivati. In uno dei più dettagliati, Brkic gioca in un campo brullo con sullo sfondo un'inquietante serie di villette a schiera.

Come tutti i giocatori mancini, bassi e con un ottimo dribbling anche Brkic è passato per la fase nuovo Messi. Aveva un baricentro quasi ad altezza terra e anche tra i bambini di sei anni era piccolo. Oggi Brkic è alto più o meno quanto i suoi pari età e sembra aver perso quelle sfumature à la Messi come accade a tutti quelli che non sono l’argentino a un certo punto della loro carriera. Nell’OUS Boys U11 gioca con il numero 7 sulla schiena e mette in mostra un repertorio già ricco di giocate: tocca bene il pallone con tutte le parti del piede anche quando deve fare un passaggio, sa attaccare in conduzione, ma anche fornire la pausa alla squadra. Forse per il suo taglio di capelli, Brkic ricorda un po’ Kevin De Bruyne. In questo video lo si vede dispensare filtranti come se fossero caramelle, con una sensibilità tecnica da stropicciarsi gli occhi. A 10 anni Brkic ha iniziato a capire che il calcio è uno sport di squadra e non il suo piedistallo. Per un calciatore questi sono gli anni più importanti, Brkic è un argilla da plasmare, speriamo che abbia qualcuno che sappia costruirlo come mezzala associativa e non lo forzino a diventare un esterno dribblomane ed egoista.Billy Bob BracherSul proprio canale YouTube, Billy Bob Bracher, per tutti “Bobby”, ci tiene ad informarci che lui «vive per parare», «è nel suo DNA». Quattro anni fa era un portiere di 8 anni con i capelli lunghi e il corpo di gomma, nella sua ingenuità era il mio preferito, uno che sembrava veramente amare il ruolo del portiere. A distanza di 4 anni molto è cambiato. Bobby fa parte dell’accademia del Monaco 1860 e cura molto la sua presenza social. Ha fatto anche una specie di pubblicità/video motivazionale con Keylor Navas, visto da quasi 5 milioni di persone.

Nei video che posta di continuo si rivolge spesso alla telecamera, alterna montaggi dei suoi interventi più spettacolari ad allenamenti da portiere che possono capire solo altri portieri. Il video con le sue migliori 5 parate alla Kuka Cup, per esempio, è introdotto da lui e la famiglia davanti all’albero di Natale come fosse un programma televisivo. Bobby è meno istintivo di una volta, pur rimanendo un portiere che sopperisce alla mancanza di fisico con la reattività e uno stile da portiere di calcio a 5. Vista l’età ancora si confronta raramente con le porte da calcio a 11, ma spesso con forme ibride che prevedono porte più piccole, come anche nella Felsina Cup quando in un torneo giovanile ha incontrato Roma, Lazio, Bologna e Chievo Verona.

Qualcuno ha ripreso tutte le parate di Bobby nel torneo.

Nel video lo vediamo alternare alcune belle parate di piede, soprattutto nella prima partita con la Roma, a diverse incertezze quando deve fronteggiare conclusioni da lontano, come nel gol preso dal Bologna o in un paio dei quattro subiti dal Chievo, dimostrando forse di non essere ancora pronto per il calcio italiano.A quell’età il ruolo di portiere è il più difficile da interpretare, non sei più così piccolo da essere comunque simpatico anche se non pari, ma neanche così sviluppato da coprire una porta senza affanni. Bobby comunque può crescere di venti centimetri in un’estate, risolverebbe molti dei suoi problemi attuali.Dino Bontis - 15 anniDino Bontis invece prosegue la sua carriera da portiere senza troppi intoppi. Difende la porta del Toronto FC U14, squadra di MLS in cui fino a qualche stagione fa Giovinco faceva le fiamme, e della Nazionale Canadese U15. Nel 2017 ha vinto l’U13 Concacaf Club Championships ed è stato eletto Golden Glove in quanto miglior portiere del torneo. Nei quarti di finale ha parato un rigore nella lotteria decisiva buttandosi in maniera decisa sulla sua destra. A febbraio ha parato 3 rigori consecutivi con l’U17 facendo qualificare la sua squadra alle finali.

Il progetto Dino Bontis è stato costruito in laboratorio da un padre ossessivo che fino a qualche anno fa ne caricava i video delle parate nel suo canale YouTube, dove figura comeDr. Nick Bontis - keynote speaker. Dino Bontis e il fratello compaiono con i loro successi sportivi o accademici come facessero parte del portfolio dei clienti del padre (che su Wikipedia ha una pagina lunghissima e autocelebrativa in cui si sostiene che tra le altre cose abbia rappresentato il Canada in un torneo giovanile in Germania nel 1986). Questo video del 2014 di Dino Bontis che si allena e para come Neuer, per dire, ha 38 milioni di visualizzazioni, più del video Hardest button to button dei White Stripes o di questo video in cui il vero Neuer si confronta con degli youtuber. L’obiettivo dichiarato è quello di arrivare a difendere la porta del Canada per i Mondiali del 2026, che si svolgeranno tra Stati Uniti, Messico e appunto il Canada. Staremo a vedere, sembra sulla buona strada.Rayane Bounida - 14 anniRayane Bounida ha un profilo su Transfermarkt, il che lo rende più o meno un calciatore a tutti gli effetti. Tuttavia il suo posto nel mondo sembra averlo conquistato grazie alle abilità da freestyler e non per quello che fa in campo. Tre anni fa ha partecipato a un talent show durante il quale palleggiava mentre dietro di lui c’erano cascate di scintille. Su YouTune Bounida compare in molti video patinati mentre palleggia di tacco o umilia persone per strada con un tunnel.

Qui è con Shane Kluivert che a 12 anni è un po’ il capo dei bambini di talento.

La scorsa estate è entrato a far parte della scuderia dell’agenzia Let’s Play, che segue alcuni dei migliori calciatori del paese, ma la sua firma ha portato a un'indagine perché le nuove regole in Belgio non permettono ai minori di 15 anni di firmare contratti con un agente. Il fatto è che Bounida già oggi è un patrimonio: su Instagram ha praticamente il doppio dei follower della squadra per cui gioca, l’Anderlecht (319 mila a 184 mila), e questo lo rende di fatto più appetibile per gli sponsor della squadra più titolata del Belgio. In campo invece le cose iniziano a farsi più complicate per Bounida. A 14 anni si trova in quella fase della crescita in cui le differenze fisiche tra i pari età iniziano a essere evidenti e motivo di scrematura. Lui è ancora molto acerbo, più simile al bambino di 8 anni che faceva impazzire gli avversari su campi minuscoli che non alla sua versione adulta. Messo accanto al suo compagno d’attacco per il calcio d’inizio della partita contro lo Sporting Lokeren sembra quasi scomparire.

In campo però Bonuida riesce a sopperire ai limiti fisici con una sensibilità tecnica notevole. Si muove tra la linea di centrocampo e di attacco con sicurezza, si fa vedere spesso nel vivo del gioco e quando riceve tocca il pallone meglio di tutti. Con la squadra sotto di un gol, quando l’arbitro ha fischiato un rigore a favore dell’Anderlecht, Bonuida si è preso il pallone senza timore, spiazzando il portiere nella trasformazione. Un minuto dopo ha calciato una deliziosa punizione sulla testa del compagno, che ha segnato il gol del vantaggio. In diversi momenti ha illuminato il gioco con giocate sopraffine e lanci precisi, ma quando si è trattato di chiudere la partita, segnare il terzo gol, è servito l’intervento del centravanti che trascinandosi dietro due o tre avversari di forza ha superato con un tiro di piatto il portiere. Il calcio è pieno di ragazzi dell’età di Bonuida scartati da squadre di primo piano perché troppo gracili che poi si sono riscattati partendo da contesti minori e dimostrando come il fisico sia solo una delle caratteristiche necessarie per diventare un professionista. In Belgio le accademie danno grande importanza alla tecnica e Bonuida sembra al sicuro da possibili tagli perché troppo magro, per il resto staremo a vedere.Vincent (Spari) - 16 anniVincent è cresciuto, forse anche più velocemente del previsto visto che ha appena compiuto 16 anni quindi 4 anni fa tecnicamente non era un under 11. Gioca nel St. Gallen u16 e nella Nazionale Svizzera, nonostante sia cresciuto in Germania e abbia la cittadinanza austriaca (almeno secondo Transfermarkt, che per il sottobosco delle giovanili è l’unica fonte disponibile). Purtroppo fare ricerca su di lui non è facile, visto che la combinazione del suo nome Vincent e del suo cognome Spari viene letta dall’algoritmo di Google come una ricerca sul personaggio di John Travolta in Pulp Fiction. Quattro anni fa era l’account ELJOVI a caricarne i video e raccontarne le gesta nei commenti con altri genitori di bambini prodigio con regolarità. Oggi invece dobbiamo accontentarci di questo gol segnato contro il Servette più di un anno fa con poco più di 4000 visualizzazioni, mentre i video di lui a 10 ne facevano oltre 400 mila.

Vincent prima di segnare con un bel destro a giro rischia di perdere un pallone sanguinoso per voler provare un dribbling di troppo. Nei commenti qualcuno scrive che “potrebbe facilmente giocare nel Borussia Dortmund o nel Bayern Monaco”, ma a 16 anni non è più una casualità la squadra in cui ti trovi a giocare. Nel St. Gallen indossa la maglia numero 10, mentre nella Nazionale u15 della Svizzera ha indossato un meno pretenzioso 8. Ha collezionato due presenze, entrambe come mezzala in un 4-3-3, il ruolo che sembrava calzargli a pennello già quando aveva 10 anni e metteva in mostra qualità da centrocampista box-to-box. Al momento però non è stato ancora convocato dalla u16.Sul proprio profilo Instagram ha in evidenza una storia con un video fatto da Piquè in cui gli dice di continuare a lavorare e che un giorno spera di incontrarlo, sottintendendo che il posto in cui si incontrano i calciatori è il campo. Jonathan Thunder Bedard - 14 anniHo una brutta notizia per gli appassionati di Jonathan “Thunder” Bedard, quello che 4 anni fa era il miglior difensore sotto gli 11 anni. Bedard ora ha 14 anni e gioca a calcio, basket e football americano: una drammatica dispersione di talento. Nel mondo nordamericano capita che anche i migliori giovani atleti si cimentino in più sport tramite la scuola, ma obiettivamente sembra un cattivo impiego di risorse, tipico del capitalismo più sfrenato. Thunder era un difensore moderno, bravo con i piedi, veloce nonostante il fisico importante. Ora invece fa il terzino sinistro per qualche oscura high school canadese e compare in pochi secondi di questo video che mette in mostra tutti gli sport in cui eccelle Bedard.

Bedard era finito in questa lista principalmente perché era l’unico bambino di cui si trovavano video su internet a cui piaceva difendere, ma forse si è stancato, dopotutto difendere richiede una notevole forza mentale. I pochi video che ancora si trovano di lui evidenziano le sue capacità di calcio nel Football americano. Bedard si sta infatti specializzando nel ruolo di punter, colui che si occupa di trasformare le mete e in generale di calciare il pallone quando serve, un ruolo che ha un minimo di continuità con il calcio ma insomma sembra la sua versione discount, un uomo che calcia una palla ovale tra due pali.Isaiah Izaguirre - 11 anniDa quando cinque anni fa un suo video di giocate era diventato il più visto di tutti i tempi tra i video dei bambini prodigio (oggi è arrivato a oltre 89 milioni di visualizzazioni), Izaguirre è la grande speranza del calcio statunitense. Nei commenti la gente era letteralmente impazzita per lui, dopotutto Pulisic non aveva neanche ancora esordito con il Borussia Dortmund e non c’era nessuna particolare promessa in giro. Dopo quell’improvvisa ondata di fama, nessuno aveva più caricato video delle sue giocate, forse intimoriti. Izaguirre è ricomparso ad aprile di quest’anno con un video dal titolo piuttosto malinconico e contorto di 6 year old USA soccer star makes New Highlight tape 10-11 years old (che potremmo tradurre come “Il nuovo video di giocate del bambino di 6 anni stella del calcio statunitense che ora purtroppo ha 10-11 anni).

In realtà Izaguirre non è rimasto bloccato alla fama virale di un video: a dicembre dello scorso anno è entrato nell’accademia dell’Inter Miami, squadra appena nata della MLS il cui presidente è David Beckham. Qualche settimana dopo era a Clairefontaine, il centro tecnico alle porte di Parigi dove sono cresciuti i migliori calciatori francesi come rappresentante degli USA. In una foto su Instagram indossa una maglietta del Milan mentre è su un ponte. La didascalia dice “La vita è un ponte attraversala”. Altri calciatori immortalati con la maglietta rossa e nera del Milan da piccoli sono stati Mbappe e Modric. Forse il Milan dovrebbe fare una chiamata alla famiglia di Izaguirre.Pietro Tomaselli - 15 anniCercando su Google “Pietro Tomaselli” il primo risultato è un video dal titolo Alcuni gol con il cucchiaio. Quando è arrivato a Roma a nove anni, Tomaselli è stato rapidamente etichettato come l’erede di Francesco Totti, nonostante il capitano della Roma abbia un figlio solo un anno più piccolo di Tomaselli che gioca proprio con la Roma. In quei giorni l’esordio di Tomaselli con la maglia della Roma sembrava solo questione di tempo.L’anno scorso Tomaselli è diventato Campione d’Italia con la Roma u15, senza però essere convocato per le finali di Ravenna dal allenatore turco Tanrivermis, scatenando le ire del padre. Il responsabile del settore giovanile Tarantino ha provato a spiegare il perché dello scarso impiego di Tomaselli: «In questo momento sta un po' soffrendo sul piano fisico, ma la Roma ha deciso di aspettare fino a quando Madre Natura gli darà i centimetri che ancora gli mancano. La famiglia sta bene a Roma, lui si trova bene coi compagni, e noi siamo pronti ad aspettarlo».

Effettivamente Tomaselli era piuttosto indietro a livello fisico l’anno scorso.

I video delle sue prodezze in partita sono rapidamente scemati, sostituiti sui suoi profili social da video di lui che palleggia con della carta igienica o che si allena in giardino o che posta immagini filo Putin. Nei mesi del lockdown Tomaselli sembra aver lavorato molto sul proprio fisico. Su Instagram posa foto stile trapper in cui mostra muscoli che fino a pochi mesi fa non aveva. In un recente video si allena con un pugile. Probabilmente chi gli sta dietro (si dice che Tomaselli abbia già “un entourage” e che questo sia il suo problema) ha pensato di sfruttare la pausa dei campionati giovanili per far recuperare terreno a Tomaselli dal punto di vista fisico.

Visualizza questo post su Instagram

👅🤩

Un post condiviso da Pietro. (@tomaselliipietro) in data: 27 Mag 2020 alle ore 11:51 PDT

A prima vista può sembrare la scelta giusta, tuttavia la crescita fisica di un ragazzo di 15 anni è un percorso complicato e forzarla tramite allenamenti e palestra potrebbe non essere la strada giusta. Nei video si nota la tecnica superiore di Tomaselli, anche una certa predisposizione per i filtranti e l’assist. Storicamente i settori giovanili in Italia mettono il fisico davanti al talento, però è difficile dire se sia anche il caso di Tomaselli, il materiale che abbiamo a disposizione non ci permette di fare ipotesi. La prossima stagione con un nu

Attiva modalità lettura
Attiva modalità lettura