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Alfredo Montalto
John Cena e il wrestling moderno
29 mag 2016
29 mag 2016
Che significa il pluriennale dominio del wrestler americano.
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Alfredo Montalto
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Esistono molti uomini-simbolo nello sport. Muhammad Alì e la boxe, Michael Jordan e il basket, Maradona e il calcio. Ogni spettacolo ha bisogno dell’uomo copertina, della faccia che lo sponsorizzi. E lo stesso vale per il wrestling, sport o spettacolo che sia.

 

In ciascuna delle sue ere il wrestling ha avuto un personaggio capace di assolvere la funzione di icona del movimento: Hulk Hogan, Steve Austin, The Rock. L’ultimo di questa lista è John Cena.

 

In un’epoca in cui il wrestling ha potuto sfruttare la moltiplicazione dei canali mediatici – assecondando così una sua capacità di farsi spugna degli aspetti più vendibili mediaticamente – anche la sua icona ha amplificato la propria importanza.  John Cena è diventato un meme, un supereroe, lo si può arrivare addirittura a conoscere senza sapere di preciso cosa faccia nella vita.

 


Caricatura di John Cena, ritratto con la tuta di Superman.




 

Cena entra di petto in WWE, facendo il suo debutto con uno dei segmenti storici di questa federazione, quello della “

” a Kurt Angle a Smackdown (il secondo show per importanza della federazione). Questo esordio shock gli conferirà popolarità quasi immediata.

 

https://www.youtube.com/watch?v=eSJvnAzK174

 

Era il 2002 e Cena aveva solo 25 anni. Successivamente, dopo un breve periodo da

in cui inizia ad interpretare la gimmick del rapper, passerà tra le file dei

, venendo subito fortemente stimato dal pubblico, che così implicitamente ne avalla l’ascesa. Da allora in poi, il suo affermarsi come uomo di punta della federazione e beniamino del pubblico sarà implacabile, e il 2005 è l’anno della totale e definitiva consacrazione con la vittoria della cintura WWE a Wrestlemania XXI (tradizionalmente l’evento più importante dell’anno).

 


John Cena realizza la sua mossa finale, la “Attitude Adjustment”, contro Jbl a Wrestlemania XXI.


 

Quello stesso anno passerà al roster di Raw (lo show principale della WWE), diventando definitivamente l’uomo perno della federazione. Tuttavia, durante il contemporaneo

con Chris Jericho, in cui Cena ricopriva il ruolo di

e Jericho quello di

, il lottatore di Boston viene più volte fischiato (cosa insolita per un wrestler “buono”). E i fischi  contro Cena aumenteranno a dismisura nel corso della sua carriera. Parleremo più avanti del perché di questi fischi, ma è importante tenere presente che nel mentre Cena collezionava titoli su titoli, battendo praticamente tutti i lottatori più forti di quel periodo, raggiungendo l’apice della fama nel match con The Rock a Wrestlemania, nel 2012. Cena perderà quell’incontro, per poi prendersi la rivincita l’anno successivo, sempre a Wrestlemania.

 


John Cena e The Rock, in una delle puntate di Raw precedenti a Wrestlemania XXVIII.


 

In totale fino ad oggi Cena ha vinto 15 titoli, avvicinandosi al record di 16, detenuto da Ric Flair.

 

Le qualità, che gli hanno permesso di ottenere un tale successo sono principalmente due: il carisma e le abilità al microfono. Cena, con le parole e  gli atteggiamenti riesce sempre a creare un grande feeling con il pubblico. A questo si sommano le sue abilità sul ring, ottime ma non fenomenali.

 

Quindi è lecito chiedersi, chi lo ha designato come “wrestler di punta” della federazione? É stato davvero il pubblico a spingerlo verso questo ruolo o fu la WWE a “costringere” i fan ad accettarlo come tale? In altre parole, è stato

a vendersi da solo o la federazione ha venduto il suo prodotto portandolo al top?

 

 



 

Anzitutto il merito va alla WWE, che si è accorta delle indubbie qualità comunicative di Cena e gli ha fatto interpretare una gimmick che avrebbe potuto far “rendere” al massimo il suo personaggio. Successivamente, grazie alla grande presa sul pubblico (specialmente quello mark), la WWE ha scelto di portare al top il suo personaggio e di farcelo rimanere. In questo senso Cena ha le caratteristiche per rappresentare il perfetto simbolo della WWE.

 

L’esplosione del fenomeno John Cena, coincide con il periodo di forte commercializzazione della compagnia, in cui la WWE si apre fortemente alle fasce d’età più giovani e alla componente femminile. John è un bel ragazzo, senza deformazioni, dalla faccia pulita, un fisico perfettamente delineato e senza tatuaggi. Inoltre, è laureato in fisiologia ed è estremamente impegnato socialmente, aiutando diverse organizzazioni di volontariato. Il che gli permette di avere un ruolo non solo stimato dai fan ma anche, in teoria, educativo nei confronti dei milioni di bambini che seguono gli show. Questi fattori insieme spiegano perché Cena sia stato scelto come punta di diamante di una compagnia che doveva attrarre fasce di età molto diversificate, lavorando anche sulla diffidenza che i genitori hanno nel permettere ai figli di seguire il wrestling.

 


John Cena, ritratto in un messaggio promozionale a favore della ricerca sul cancro al seno.


 

Dal 2005 ad oggi il suo status di uomo simbolo della federazione non è cambiato. Non ha subito variazioni, nemmeno la sua gimmick di

rispettoso nei confronti di tutti. Ma una cosa, non trascurabile, è cambiata: il suo rapporto con il pubblico. Il suo personaggio è quello del combattente buono, dalla parte dei più deboli, che riesce sempre a vincere, anche in situazioni quasi impossibili. Praticamente un supereroe. Un esempio per i bambini  e per quelli che credono nella veridicità del wrestling. Ma, d'altra parte, un personaggio stantio, prevedibile e spesso noioso per coloro che sanno che si tratta solo di uno show.

 

Inoltre, a Cena viene rimproverato anche il comportamento che assume nei match. Cena non è un wrestler scarso o poco spettacolare, ma i dubbi riguardano il modo in cui vengono scritti i suoi match. Nonostante tutti i titoli vinti, Cena si comporta sempre da

da sfavorito, subendo l’avversario per l’intera durata dell’incontro, per poi batterlo grazie a una mossa o due.

 

Oltre alla prevedibilità dello “script”, Cena subisce centinaia di mosse che sarebbero letali per tutti gli altri combattenti, da cui lui però riesce sempre a riprendersi per vincere il match. Insomma, Cena smaschera l'aspetto

del Wrestling in maniera troppo evidente.

 

https://www.youtube.com/watch?v=KuOEVbV70DU

Questo match per il titolo contro Damien Sandow, rappresenta  l’abituale comportamento negli incontri del wrestler di Boston.


 

Nell'incontro qui sopra Cena, benché appena tornato da un infortunio, benché venga colpito duramente prima dell’inizio del match, benché subisca tutte le mosse migliori del suo avversario, benché combatta con un braccio solo, riesce comunque a vincere l’incontro. Per questo i fan più

hanno iniziato a fischiarlo.

 

Ovviamente John Cena interpreta un ruolo che gli viene dettato dalla WWE, che ha totale potere decisionale sul suo personaggio. Che i fan scarichino a suon di fischi tutta la loro disapprovazione  sul suo personaggio è una conseguenza, è una dinamica normale per uno spettacolo nel quale i suoi protagonisti portano sul ring un piano simbolico comunque molto vivido.

 

https://www.youtube.com/watch?v=aArYWzSt7xI

I fischi si tramutano in veri e propri cori offensivi nei suoi confronti. Ecco come reagisce il pubblico di Montreal alla sua entrata sull’apron ring.


 

“John Cena sucks”, cantato a ritmo con la musica della sua entrata, viene spesso cantato dagli

del bostoniano. Ovviamente rimangono molti i fan di Cena che vengono chiamati la “Cenation”, con un esplicito gioco di parole. Ecco perché, durante praticamente ogni match di Cena, c'è uno scontro verbale/corale riassunto da questo video tra le due parti.

 

https://www.youtube.com/watch?v=ZSNzYOCysrE

Tipo questo:“Let’s go Cena – Cena sucks” è diventato uno dei cori tipici, durante i suoi match.


 

Insomma, il wrestler di punta della WWE, l’eterno buono che tutti dovrebbero amare, viene disprezzato da una grande fetta del pubblico. Ma allora perché la federazione, non cambia, anche solo leggermente, la

di Cena?

 

Il discorso si sposta nell’ambito del business e del marketing: la WWE è un’azienda televisiva e, in quanto tale, dipende dagli introiti che ricava dalle televisioni e dal business commerciale che le ruota intorno. E John Cena traina la federazione da entrambi i punti di vista. Quando lui è presente, gli show ricevono molti più ascolti e i suoi prodotti (magliette o gadget di vario tipo) sono i più venduti. Questo perché la parte

del pubblico, soprattutto quella che guarda gli eventi da casa e che quindi non influisce sul rumore fatto dal pubblico nelle arene, è nettamente maggioritaria rispetto a quella

.

 

Per farvi un esempio, la sua pagina Facebook è seguita da 40 milioni di persone. È quasi il triplo rispetto al secondo wrestler in attività della scena, la leggenda The Undertaker. Questo spiega perché la WWE non rischia di cambiare  un personaggio  che  sta funzionando alla grande in termini di marketing.

 

Soprattutto un

, da molti fan

invocato, potrebbe essere devastante per le finanze della federazione. Cena è un wrestler orgoglioso e leale, coloro che lo seguono hanno fiducia in questo. Molte persone si sentirebbero tradite da John Cena e smetterebbero di seguire lo show o di comprare le sue magliette con enormi conseguenze dal punto di vista economico.

 

Si può dire che la federazione di Stamford sia schiava del personaggio di John Cena quanto John Cena stesso. La WWE non ne può variare la gimmick e lo stesso John Cena è  destinato a non cambiare a causa dei voleri della parte più consistente del pubblico. Una situazione paradossale, che la WWE sta cercando comunque di gestire, anche perché Cena ha quasi 40 anni e i suoi infortuni aumentano a dismisura. “Cena = WWE” è un discorso che è andato bene per 10 anni, ma che si avvicina ad un punto finale.

 

 



 

Come può cambiare la situazione? Trovando un nuovo uomo simbolo, che prenda il posto di Cena nella vendita del merchandise e nella funzione di “traino” degli show. Roman Reigns è il wrestler per cui si stanno facendo più tentativi in questa direzione.

 

Reigns, soprannominato The Powerhouse, è un concentrato di potenza, muscoli e incredibile atleticità. Interpreta la gimmick del face dalle poche parole, ma sempre pronto quando si tratta di “menare le mani”. Rappresenta il classico esempio di wrestler spinto nei piani alti dalla federazione e non dal pubblico.

 

Reigns entra in WWE nella stable dello Shield, con Dean Ambrose e Seth Rollins. L’avere sempre 2 compagni al fianco, permette che vengano coperti i suoi indubbi limiti quando si trattava di parlare e di lottare. Inizialmente lo Shield è un gruppo heel, ma grazie al favore del pubblico, presto i 3 diventano face. Quando lo Shield si scioglie, Reigns è costretto a continuare singolarmente. Da solo, risultano evidenti a tutti i fan i problemi di Roman a livello tecnico e verbale ed ecco perché nei palazzetti gli vengono riservate reazioni spesso terribilmente silenziose.

 

Nonostante ciò, la WWE decide di dargli una spinta nei piani alti, immeritata sia dal punto di vista della “presa” sul pubblico che da quello delle abilità proprie di un wrestler ancora fortemente limitato. Ecco perché, nelle arene più

arrivano i primi fischi nei confronti di Roman. Fino alla Royal Rumble, quando Reigns vince il match, a cui partecipavano altri 29 uomini, ma viene fischiato pesantemente da tutto il palazzetto di Philadelphia (in cui si svolgeva l’evento). Nelle puntate successive di Raw, viene sempre fortemente criticato e insultato dal pubblico. A Wrestlemania, combatte per il titolo contro Brock Lesnar. Reigns sarebbe il face e Lesnar l’heel, ma i tifosi tifano comunque per il secondo. La WWE è costretta a far perdere il match a Reigns, per non distruggere il suo personaggio che a quel punto sarebbe stato subissato dai fischi di quasi 80 mila tifosi.  Verrà vinto da Rollins, suo ex compagno nello Shield, inseritosi all’ultimo secondo per un match a 3. Da allora in poi, inizierà la nuova costruzione del personaggio di Roman Reigns, che la WWE deve completamente recuperare.

 

La gimmick rimarrà la stessa, ma verranno limitati i suoi interventi a microfono e Roman stesso lavorerà tantissimo per migliorare il suo tipo di lotta. Reigns si ottimizza, costruendosi un bagaglio di mosse più ampio (inizialmente ne faceva soltanto 4-5) e allenandosi per diventare meno “rude” a livello tecnico. Il pubblico si rende conto dei suoi miglioramenti soprattutto a livello di wrestling e lo premia, applaudendolo e supportandolo.  Il coronamento di questo sviluppo del suo personaggio, avviene a Raw il 4 gennaio 2016, quando Reigns proprio a Philadelphia (dove era stato fischiato quando aveva vinto la Rumble) va a vincere il titolo WWE fra gli applausi del pubblico.

Lo sviluppo del suo personaggio, che trionfa in un Main Event di Wrestlemania bruttino, e l’entrata in WWE di nuove superstar di talento molto maggiore rispetto a Reigns, porterà nuovamente ad un disamore del pubblico nei suoi confronti. Ultimamente, anche a causa di un feud con uno degli atleti più in voga del momento (Aj Styles), Roman Reigns viene subissato di fischi in ogni arena, nonostante continui ad interpretare una gimmick da face.


Che sia il nuovo John Cena non si può ancora sapere, sicuramente la WWE sta provando in tutti i modi a farlo diventare tale. Vince McMahon e Triple H (proprietario e futuro proprietario della compagnia) si sono espressi più volte al proposito, evidenziando come nel wrestling i concetti di face ed heel siano importanti all’interno delle storie narrate, ma non lo sono più dal punto di vista dell’apprezzamento del pubblico delle arene. Insomma, l’idea che sembrano voler esprimere è che dovremo ingoiarci la pillola Reigns e farla andare giù, a forza o meno.


 


Roman Reigns, ex campione mondiale dei pesi massimi della WWE.


 

Quindi, che sia Reigns o altri, quando si troverà un sostituto di Cena a livello di vendite e di marketing, quando sarà un altro a tener su la baracca, allora la federazione di Vince Mcmahon si potrà permettere un

del lottatore di Boston. Sarebbe un evento epico che, fatto nei giusti tempi e con le giuste modalità, potrebbe portare tantissimo interesse intorno alla federazione di Stamford.

Ma potrebbe anche non accadere, per evitare un “tradimento” che potrebbe limare una parte della fan base del wrestling attuale. Si riduce tutto, dunque, ad un discorso di marketing.


 


John Cena in un segmento di Raw in cui mostra una faccia molto da “cattivo”.


 

In pochi sport come nel wrestling l’atleta/intrattenitore/showman diventa un prodotto da consumo fino al punto da essere valutato, nei risultati singoli e nella carriera più generale, in base a quanto viene venduto. Tutto è regolato dal business e da quanto guadagno si porta.

 

Nonostante i limiti sul ring, nonostante parte del pubblico lo fischi, nonostante la ripetitività del suo personaggio, John Cena questi risultati li ha sempre portati. Ecco perché è ancora lui l’uomo di punta della WWE.

 

 

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