Mancano due giorni all’inizio dell’Europeo di basket femminile, che si giocherà dal 17 al 27 giugno fra Valencia, in Spagna, e Strasburgo, in Francia. L’ultima giocatrice a lasciare il raduno delle azzurre sabato è stata Valeria Trucco, ma per sapere chi saranno le dodici atlete definitive che prenderanno parte all’Eurobasket Women 2021 bisognerà aspettare il 16 giugno. Solo mercoledì in giornata coach Lino Lardo presenterà la squadra che giovedì esordirà nel girone B contro la Serbia, formazione che occupa il posto n. 8 del FIBA World Ranking e che grazie all’apporto di molta esperienza e alla presenza di giocatrici di talento come Yvonne Anderson (giocatrice fresca di scudetto con la Reyer Venezia) e Ana Dabovic è una delle squadre favorite per il titolo.
L’Italia, che esordirà a questo Europeo, occupa invece il posto n. 14 dello stesso ranking. Una posizione che non rispecchia il talento di questa squadra, che è sì giovane ma che anche nella recente amichevole con la Turchia (stravinta per 83-44) ha dimostrato di aver sviluppato nel corso delle partite di avvicinamento al torneo un gioco solido in ogni comparto del campo. Poco tempo fa la Nazionale italiana era sembrata troppo dipendente dal talento di Cecilia Zandalsini, ma oggi tutte paiono avere le capacità di mettere a segno punti importanti.
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La squadra è giovane ma il gruppo è compatto. Vincere una medaglia a questo Europeo è un obiettivo ormai nemmeno troppo nascosto, un desiderio di cui si parla ancora a bassa voce ma che mai come in questa edizione può sembrare possibile.
Uno degli aspetti importanti da sistemare per poter puntare davvero al podio di questo europeo era rendere la squadra meno “Zandacentrica”. Un processo che coach Lardo ha messo in atto innestando giocatrici giovani e nuove nel giro della Nazionale, anche a costo di rinunciare a una colonna storica della squadra (nonché ex-capitana della formazione) come Giorgia Sottana. Una scelta che in un primo momento ha attirato critiche anche dure, per poi rivelarsi un passaggio fondamentale della ricostruzione di un organico che da troppi anni stava ormai fuori dall’olimpo del basket europeo.
Coach Lardo ha trovato in Francesca Pan, Elisa Penna, Nicole Romeo e Debora Carangelo le giocatrici che a turno sono in grado di alzare la mano al tiro con precisione e affidabilità. A questo proposito il comparto del campo che storicamente in Italia ha sempre sofferto di più, quello delle giocatrici fisiche più vicine al canestro, può fare adesso affidamento su atlete giovanissime che hanno già dimostrato la solidità necessaria per il gioco di peso che avviene in prossimità dell’anello: Olbis Andrè, Lorela Cubaj e Jasmine Keys hanno in tre una media d’età di ventidue anni e mezzo e personalità da vendere. Sono questi alcuni dei nomi di una squadra che è capace di distribuire le responsabilità alle giocatrici in base alle necessità tattiche. I punti in mano a queste atlete, e le possibilità per realizzarli, sono molteplici e hanno reso la squadra pericolosa da qualsiasi punto del campo.
Quindi la posizione n. 14 del ranking FIBA è il risultato di anni di cicli giunti alla fine, cambi di staff, eventi sfortunati. Ma alla vigilia dell’esordio sembra finalmente che il basket femminile italiano sia arrivato a un passo da dove ha sempre voluto essere: fra le migliori sei d’Europa. C’è un vento nuovo e giovane fatto di fisicità e intelligenza sportiva. A testimonianza della nuova corrente c’è la recente qualificazione ai giochi olimpici della squadra di 3×3 composta da Rae Lin D’Alie, Sara Madera e Giulia Rulli – un risultato che arriva alla fine di un percorso solido passato anche dalla medaglia d’oro vinta al Mondiale del 2018 che è passata piuttosto sotto silenzio. A questo punto cercare la qualificazione per le Olimpiadi di Parigi 2024 anche per questo gruppo davvero futuribile non sembra più un sogno ma solo una questione di lavoro dedicato e tempo investito.
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In prossimità dell’esordio all’Eurobasket Women ho intervistato Raffaella Masciadri, team manager della Nazionale femminile, proprio per farmi raccontare da dentro qual è lo stato con cui le ragazze si presentano all’Europeo. Masciadri conosce molto bene il basket giocato ai più alti livelli: è una veterana della Nazionale femminile di basket nonché ex-capitana prima del suo ritiro dall’azzurro avvenuto nel 2018. L’ex giocatrice nata a Como, classe 1980, è anche una delle poche cestiste italiane a poter vantare il passaggio in WNBA nelle file delle Los Angeles Sparks. Oggi Masciadri è anche team manager della Famila Schio (club italiano in cui ha militato dal 2004 al 2019) e presidentessa della Commissione Nazionale Atleti al CONI.
Con lei abbiamo parlato della serie finale fra Famila Schio e Reyer Venezia che ha riportato lo scudetto di basket femminile in Laguna dopo settantacinque anni. Una serie di basket giocato ad altissimi livelli dove il fattore campo e il fattore giocatrici italiane hanno avuto un ruolo primario anche in chiave di questo Europeo. Masciadri ha sottolineato fra le altre cose che il gruppo è composto da ragazze giovani ma già molto esperte, e che per l’Italia partire da outsider in questo torneo potrebbe essere l’asso nella manica che stavamo aspettando da tempo.
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La serie finale fra Venezia e Schio per assegnare lo scudetto di Serie A femminile quest’anno è stata molto combattuta e si è decisa solo al quinto confronto. Di fatto la partita è sempre stata vinta dalla squadra con il fattore campo a favore. Ma Venezia poi si è distinta per l’apporto fondamentale delle giocatrici italiane della rosa che sono state costrette a fare un passo avanti anche a causa della defezione di Yvonne Anderson per infortunio. Francesca Pan (giocatrice di Venezia, classe 1997) poi è stata eletta MVP delle finali e il sito ufficiale della FIBA la elenca fra le giocatrici più attese di Eurowomen 2021. Che conseguenze ha questo fattore sulla Nazionale che si presenta all’Europeo?
Fra l’altro entrambe le squadre si erano già profilate durante la stagione anche a livello europeo. Schio in Eurolega e Venezia in Eurocup, che è persino arrivata in finale e si è vista strappare la coppa dalle mani proprio all’ultimo secondo…
La serie finale è stata lunga e intensa, sia fisicamente che mentalmente. Come sono arrivate le italiane al raduno?
Il sito dell’Eurobasket 2021 ha segnalato Francesca Pan come giocatrice che potrebbe sollevare Cecilia Zandalasini dalla posizione di top scorer e centro nevralgico della squadra. Tu come la vedi?
E quali sono le altre giocatrici che secondo te stanno facendo bene in questo momento?
Ecco, questo è un aspetto fondamentale. Quale potrebbe essere l’incidenza della mancanza in squadra di una giocatrice precisa e chirurgica nella gestione di palla come Dotto?
Al suo posto coach Lardo ha convocato Mariella Santucci.
Come si innesta l’arrivo successivo di Lorela Cubaj (che gioca a Georgia Tech e causa Covid è stata impossibilitata a prendere parte alle partite di qualificazione giocatesi nei mesi scorsi, nda) in un gruppo molto solido e che negli ultimi mesi ha giocato insieme a cadenza regolare?
La squadra ha una media di età più bassa rispetto alla tradizione della nazionale italiana. Secondo te questo può causare mancanza di esperienza in certi momenti chiave?
E secondo te quanto è futuribile questo gruppo in vista delle qualificazioni per le prossime Olimpiadi?
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Nel nostro girone di qualificazione qual è la squadra più insidiosa?
Facciamo un pronostico. Quali sono le avversarie da temere assolutamente e quali giocatrici?
Una tua previsione per un’outsider?
Questo sarà il mio primo europeo da dirigente, ma vi assicuro che scenderò in campo anche io con il mio cuore e sarò la loro prima tifosa.