Mara Romero Borella, unica fighter italiana a competere in UFC, tornerà in gabbia il prossimo 2 febbraio dopo un lungo anno d’assenza. Un infortunio al ginocchio che l’ha costretta ad operarsi, a cui si è aggiunta la squalifica da parte di NADO (l’agenzia anti-doping italiana), hanno contribuito a farle passare un momento difficile.
Diciamo subito per chiarezza che la squalifica non è dovuta a test sportivi ma a una vicenda giudiziaria precedente al suo ingresso nel mondo delle MMA (tornati di attualità lo scorso settembre con una nuova squalifica che arriva fino al 2044), e che l’agenzia americana USADA non ha ritenuto di doverla sanzionare in alcun modo. Il che ha generato il paradosso secondo cui Borella è libera di competere per la più importante promotion mondiale, ma non in Italia.
Anche per queste ragioni il suo prossimo incontro sarà carico di significati per lei. Oltretutto l’aspetta un’avversaria di primo livello, l’imbattuta Taila Santos, che combatterà in casa, a Fortaleza, Brasile. Taila Santos ha 25 anni e un record perfetto di 15 vittorie e nessuna sconfitta nelle MMA, è un’artista del KO che si è fatta conoscere al grande pubblico nella trasmissione Contender’s series di Dana White. Sarà il suo esordio in UFC.
Finora il percorso di Mara in UFC è stato breve ed intenso: dopo una vittoria schiacciante all’esordio contro Kalindra Faria, nell’ottobre 2017 (un incontro accettato con un preavviso brevissimo) ha subìto una brusca frenata nell’incontro successivo contro Katlyn Chookagian, nel gennaio dello scorso anno. Un match estremamente equilibrato, che in molti avevano visto in suo favore, perso per decisione unanime.
Oggi Borella è in posizione numero 13 del ranking dei Pesi Mosca e punta ad entrare tra le prime dieci. Al telefono la sua voce è molto tranquilla, allegra come traspare in tutte le sue foto e in tutti i suoi post pubblici.
Come ti senti prima di un incontro così importante, dopo un periodo così difficile?
L’altra cosa che ti ha tenuta ferma è stata la squalifica relativa alla storia del 2012. Non so se ti va di raccontarla brevemente.
In UFC hai sempre combattuto nella categoria Flyweight, la senti effettivamente “tua” o pensi che potresti combattere anche in un’altra categoria di peso?
Talia Santos è una fighter buona in ogni area del combattimento, ma è chiaramente un’artista del KO. Il tuo punto forte è il grappling. Come imposterai il gameplan? La porterai subito a terra o ci scambierai?
Sarà una difficoltà aggiuntiva combattere “fuori casa”, nella card brasiliana di Fortaleza, davanti a molti fan della tua avversaria?
Ti stai allenando all’American Top Team in questo periodo? Chi è stato tuo sparring partner in questo training camp?
La doppia campionessa UFC Amanda Nunes è presente?
Sabato era con noi in palestra a fare il circuito e dar forza a chi dovrà combattere.
Pensi che la tua storia, con la scoperta delle MMA piuttosto tardi e il successo immediato, possa ispirare anche altre donne? In Italia ci sono ancora molti pregiudizi sul combattimento femminile…