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Foto di Ernesto Ruscio / Stringer
Calcio Marco De Santis 5 luglio 2017 3'

Il portafoglio della Lazio

Una guida ai ragionamenti economici che influenzano le scelte della dirigenza biancoceleste.

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Il prossimo anno la Lazio, a differenza della stagione appena passata, lotterà per ben quattro trofei: il campionato, l’Europa League, la Coppa Italia e la Supercoppa Italiana. Per reggere la pressione di quattro fronti, per Inzaghi sarebbe ideale che non si vendessero i titolari e che, inoltre, la squadra venisse puntellata in alcuni ruoli chiave. Non è affatto detto, però, che Lotito riuscirà ad accontentarlo.

 

 

Cedere per acquistare

 

Il presidente della Lazio non avrà problemi a far quadrare i bilanci nel 2017/18, dopo che nel 2015/16 la società aveva chiuso con un insolito passivo di -12 (con appena due milioni di plusvalenze) mentre per questa stagione l’attivo di bilancio dovrebbe essere stato garantito dalla plusvalenza realizzata con la cessione di Candreva all’Inter per una cifra intorno ai 22 milioni di euro.

 

Nell’anno che verrà la Lazio potrà sfruttare la partecipazione all’Europa League per raggiungere il pareggio di bilancio senza essere costretta a cedere giocatori. Questo non vuol dire, però, che rimarranno tutti e quattro i giocatori papabili per una cessione (De Vrij, Biglia, Felipe Anderson e Keita), ma semplicemente che, a differenza di altre squadre, Lotito non ha necessità di venderli per far quadrare conti in passivo. Eventuali partenze dipenderanno quindi da motivi diversi, a partire dalla volontà di questi giocatori di cambiare squadra. C’è da dire, però, che per quanto riguarda De Vrij, Biglia e Keita ha un grosso peso anche la paura di perderli a parametro zero fra dodici mesi.

 

In ogni caso, la buona notizia per i tifosi della Lazio è che tutti i soldi incamerati potranno essere immediatamente reinvestiti nella campagna acquisti. Per ognuno dei quattro, infatti, il costo di cessione del cartellino sarebbe praticamente equivalente alla plusvalenza realizzata: si va dall’ammortamento residuo nullo di Keita ai 2,7 milioni di Felipe Anderson, passando per i 2,1 di Biglia e l’1,75 di De Vrij. Il rovescio della medaglia di questo discorso è che senza uscite la squadra è destinata a mutare molto poco rispetto a quella di quest’anno, essendo fuori budget acquisti importanti effettuati senza prima mettere a segno almeno un buon colpo in uscita.

 

 

Gli obiettivi

 

Al di là del terzino montenegrino Marusic, arrivato a Roma nei giorni scorsi, sul fronte entrate si pensa innanzitutto ad un difensore centrale. Si è raffreddata la pista Gonzalo Rodriguez, in scadenza di contratto con la Fiorentina, mentre ha ripreso quota quella che porta a Rodrigo Caio, centrale brasiliano del San Paolo che sembrava molto vicino alla Lazio anche la scorsa estate. Il club brasiliano però non sembra intenzionato a cederlo e, se a questo si somma il grande interesse intorno al giocatore (nel recente passato è stato molto vicino anche a Siviglia e Valencia), questo potrebbe far lievitare il prezzo del giocatore a cifre vicine ai 20 milioni, soprattutto se l’Inter trovasse delle difficoltà nel chiudere l’acquisto di un difensore centrale (anche Sabatini è tra i suoi estimatori).

 

A centrocampo un possibile obiettivo potrebbe essere l’uruguagio Nandez, del Peñarol, capitano della squadra nonostante la giovane età (appena 21 anni). Nonostante ci siano diverse squadre anche su di lui (Bologna, Fiorentina e Racing de Avellaneda), il prezzo dovrebbe essere abbordabile e non toccare nemmeno i 10 milioni di euro. Il centrocampo diventerebbe ancora più una priorità in caso di partenza di Biglia. I nomi potenziali per la sostituzione del regista argentino sono diversi (Baselli, Benassi, De Roon, Badelj, Clasie), ma per adesso non è ancora stata intavolata alcuna trattativa. La Lazio spera ancora nel rinnovo dell’argentino, avendogli proposto un ritocco dell’ingaggio fino a 2,5 milioni netti a stagione (fino a oggi il più pagato della squadra è Immobile con 2 milioni seguito proprio da Biglia con 1,4), nonostante l’offerta molto vantaggiosa del Milan, a quanto pare pronto a offrire fino a 3 milioni.

 

In attacco il sogno è il “Papu” Gomez, che però diventerebbe avvicinabile a livello economico solo in caso di cessione di uno fra Felipe Anderson e Keita. Anche in quel caso, comunque, sarebbe difficile portarlo a Roma: la concorrenza è tanta e in ogni caso non è detto che l’Atalanta apra alla cessione del giocatore chiave della splendida stagione appena conclusa. Per convincere Percassi bisognerà presentare un’offerta da almeno 20 milioni, non pochi per un club come la Lazio, soprattutto considerando che si tratta di un calciatore che compirà 30 anni nel corso della prossima stagione calcistica.

 

 

Tags : bigliainzaghikeitalaziolotito

Marco De Santis, laureato in Scienze Statistiche ed Economiche, proprietario del blog “Calcio e Altri Elementi”, dedicato ad approfondimenti statistici, economici e regolamentari relativi al calcio e ad altri sport.

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