Esclusive per gli abbonati
Newsletters
About
UU è una rivista di sport fondata a luglio del 2013, da ottobre 2022 è indipendente e si sostiene grazie agli abbonamenti dei suoi lettori
Segui UltimoUomo
Cookie policy
Preferenze
→ UU Srls - Via Parigi 11 00185 Roma - P. IVA 14451341003 - ISSN 2974-5217.
Menu
Articolo
(di)
Marco D'Ottavi
Il Mondiale dei nomi
30 giu 2018
30 giu 2018
Il vero Mondiale, quello tra chi ha il nome migliore tra i calciatori di Russia 2018.
(di)
Marco D'Ottavi
(foto)
Dark mode
(ON)

Romeo e Giulietta si sono da poco conosciuti ad una festa; alla fine del ballo, Romeo penetra segretamente nel giardino di casa Capuleti e trova Giulietta in balcone. Lei sospira tristemente, gli dice di rinnegare il padre, rifiutare il suo nome. «Che cosa c'è in un nome? Ciò che noi chiamiamo con il nome di rosa, anche se lo chiamassimo con un altro nome, serberebbe pur sempre lo stesso dolce profumo». Giulietta parla così perché il suo è un mondo lento e irreversibile, dove non c’è differenza tra un triste Romeo Montecchi e un meraviglioso Mercuzio, se non nel potere immobile del cognome. Oggi invece il nome è qualcosa: è la punta del proprio brand, un marchio indelebile che può condizionarti la vita. Non fanno eccezione gli sportivi. Se il talento non è nel nome, è più facile avere successo chiamandosi Felice Evacuo o Diego Armando Maradona? Preferite veder giocare un Jay-Jay Okocha o un Felice Paramatti? Da questo punto di vista i Mondiali sono una vetrina incredibile: i Mario si mischiano ai Kalidou; i Jordan agli Igor. In un mare di dittonghi, patronimici e dieresi, ho ritenuto fondamentale scremare il gran numero di nomi davvero belli fino ad arrivare a decretare il Campione del mondo dei nomi del Mondiale2018. Le regole sono abbastanza semplici: sono le regole del Mondiale, che ormai dovreste aver capito. Si parte con trentadue nomi finché non ne resterà soltanto uno, il vincitore. Ovviamente per rispettare la regola per cui uno vale uno sono stato costretto ad eliminare alcuni nomi bellissimi tipo Lucas Vázquez, Alireza Beiranvand, Julian Draxler, Thiago Cionek, Franco Armani, Albin Ekdal, Davinson Sánchez e Henrik Dalsgaard che forse meritavano di partecipare; ma dopotutto non possono partecipare tutti, no?Girone ARussia: Yuri Gazinskiy; Arabia Saudita: Mohamed Kanno; Egitto: Ramadan Sobhi; Uruguay: Diego Godín.Il girone A, uno dei più fiacchi, possiamo usarlo per buttare giù un po’ di regole che varranno da qui in avanti:

  • Deve essere un nome che vorremmo avere al posto del nostro, non uno di cui amiamo l’idea. Voi vorreste chiamarvi Diego Godín o amate che Diego Godín abbia questo nome da generale uruguagio? Onestamente la seconda (lo stesso discorso vale per Harry Kane, Blaise Matuidi ed Emil Hallfredsson).
  • Sono ok i nomi esotici e i nomi che starebbero bene ad un rapper, quindi benissimo Mohamed Kanno e Ramadan Sobhi.
  • Non bene i nomi che poi ti costringono a dover fare lo spelling ogni volta che vai dal medico oppure quelli con i quali non avresti mai ottenuto un visto per lasciare i paesi del Patto di Varsavia. Quindi, purtroppo, bocciato Yuri Gazinskiy ( ma anche Artur Jedrzejczyk, Alireza Jahanbakhsh e Andrija Zivkovic)

Dj Kanno is ready to drop the hottest album of the World Cup.

Passano il turno: 1°Mohamed Kanno, Ramadan SobhiGirone BPortogallo: Cristiano Ronaldo; Spagna: Kepa Arrizabalaga; Marocco: Hakim Ziyech; Iran: Roozbeh CheshmiIl girone B ha lo scarto maggiore tra i due nomi che passano e i due con non passano, quindi parliamo di quelli che non passano. Cristiano Ronaldo è davvero un bel nome, perfetto per il marketing, ma ormai completamente bruciato dall’ego di Cristiano Ronaldo. Hakim Ziyech invece è il nome per giocare a pallone esattamente come il giocatore del Marocco (questa cosa che alcuni nomi raccolgono perfettamente le caratteristiche di un giocatore dovremmo approfondirla prima o poi). Detto questo, non v’è dubbio alcuno su chi passa.Passano il turno: 1° Kepa ArrizabalagaRoozbeh CheshmiGirone CFrancia: Paul Pogba; Australia: Trent Sainsbury; Perù: Jefferson Farfán; Danimarca: Jens Stryger Larsen.Il girone C è il girone infernale del Mondiale dei nomi del Mondiale, il livello medio è altissimo:

  • Trent Sainsbury, che è il nome perfetto per un noir anni ‘50 in cui recita Humphrey Bogart (nome che probabilmente vincerebbe questo mondiale) e anche per scopare in Croazia d’estate fingendo di essere un diplomatico con padre inglese e madre francese (i nomi che aiutano a rimorchiare sono un grosso sì, come Axel Witsel, Anthony Lopes e Aleksandr Golovin);
  • Paul Pogba, il nome da avere se vuoi fare le buste agli amici al campetto o per scopare in discoteca fingendo di lavorare nel campo della moda;
  • Jefferson Farfán che è come chiamerò mio figlio con ogni probabilità nella speranza che poi con quel nome ci possa scopare facile.
  • Jens Stryger Larsen che vince una difficilissima guerra intestina all’interno della Danimarca grazie al secondo nome (o doppio cognome) e grazie al fatto che è un nome che puoi usare per scopare dicendo che sei svedese (mi sa che gli svedesi scopano più dei danesi).

Eliminarne due è davvero difficile, per questo è necessario creare altri parametri universali per scegliere bei nomi:- Non vanno bene i nomi che potrebbero essere tranquillamente una catena di supermercati, quindi Sainsbury eliminato (allo stesso modo non vanno bene Alfred Gomis, Aníbal Godoy, Yannick Carrasco).- Fuori i nomi troppo corti che non te li gusti abbastanza quando lo dici. Quindi eliminato anche Paul Pogba (come sarebbero eliminati Gen Shoji, il 90% del Brasile e Dele Alli).Passano il turno: 1° Jefferson Farfán, 2° Jens Stryger LarsenGirone DArgentina: Wilfredo Caballero; Islanda: Gylfi Þór Sigurðsson; Croazia: Vedran Corluka; Nigeria: Kenneth Omeruo.Anche questo è un girone bello tosto: La Nigeria si presenta con la modernità del nome Kenneth in contrapposizione alla classicità di Omeruo, ma non basta: se Vedran Corluka paga lo scarto tra la bellezza arrogante dei nomi e la banalità dei cognomi tipica dei balcani, Argentina e Islanda si presentano con il perfetto nome da gaucho e il nome favorito alla vittoria finale del torneo.

Passano il turno: 1° Gylfi Þór Sigurðsson Wilfredo CaballeroGirone EBrasile: Douglas Costa; Svizzera: Remo Freuler; Costa Rica: Patrick Pemberton;Serbia: Branislav IvanovicRibaltando completamente i pronostici calcistici, il Brasile è la squadra più scarsa del mondiale dei nomi, con tutti quei Marcelo, Fernandinho, Casemiro che sembrano tutti maghi falliti. Si salva Douglas Costa, che è un bel nome ma un po’ troppo sbruffone per passare il turno. La Serbia come la Croazia paga l’annoso problema dei nomi balcanici: nomi potentissimi (il mio preferito rimane Darko), ma cognomi troppo banali, quindi Branislav Ivanovic lo facciamo fuori senza troppo rimorso.Passano il turno: 1° Patrick PembertonRemo FreulerGirone FGermania: Leon Goretzka; Messico: Hirving Lozano; Svezia: John Guidetti Corea del Sud: Go Yo-han;Arrivati al girone F è ormai evidente che il livello del Mondiale dei nomi del Mondiale è nettamente superiore a quello del Mondiale di calcio. Togliendo Go Yo-han che è un bel nome per un gioco di carte, ma non veramente per una persona, i tre che rimangono sono tutti fuoriclasse dei nomi fichi.

  • Leon Goretzka > Indiana Jones;
  • John Guidetti ricorda il tuo compagno di banco, ma anche uno che sorvolerebbe l’Oceano su un biplano dei primi del novecento;
  • Hirving Lozano suona in una garage band nata a New York. Il padre è un direttore della fotografia, la madre una pittrice.

Per la classifica avulsa, ovvero perché se volevamo nomi italiani ci qualificavamo al mondiale e portavamo nei gironi Bryan Cristante, viene eliminato John Guidetti.Passano il turno: 1° Leon GoretzkaHirving LozanoGirone GBelgio: Thorgan Hazard; Panama: Fidel Escobar ; Tunisia: Anice Badri; Inghilterra: Trent Alexander-Arnold.Eliminiamo subito la Tunisia: non basta chiamarsi come una roba per profumare gli arrosti per passare il turno (forse l’avrebbe passato se si fosse invece chiamato Anice Stellato Badri). Passa a punteggio pieno l’Inghilterra: Trent Alexander-Arnold è il Brasile dei nomi.

Il secondo posto si decide dallo scontro diretto tra Belgio e Panama, tra la bellezza senza tempo del nome Thorgan Hazard e il fascino latino di Fidel Escobar. Il primo è perfetto per fare carriera nel difficile mondo delle Frecce Tricolori (immagino siano tricolori anche in Belgio), col secondo puoi essere il primo rivoluzionario della droga. Direi che passa il secondo.Passano il turno: 1° Trent Alexander-Arnold Fidel EscobarGirone HPolonia: Arkadiusz Milik; Senegal: Mbaye Niang; Colombia: Radamel Falcao; Giappone: Keisuke Honda.Il Girone più scontato della competizione, lo usiamo per definire qualche altro parametro prima degli ottavi:- Ottimi i doppi cognomi e i nomi simili ad animali (quindi anche Pedro Gallese, Raphaël Varane e Cristian Pavón);- non benissimo i nomi che possono in qualche modo sembrare una negazione tipo Mbaye Niang (N'Golo Kanté, Moon Seon-min e Nacho Monreal)Passano il turno: 1° Arkadiusz MilikRadamel FalcaoOttaviJefferson Farfán - Wilfredo CaballeroSubito uno scontro tra titani. Jefferson Farfán è l’artista bohémien che incontri nei café di Lima, che conosce i nascondigli di Sendero Luminoso, ma che poi ti chiede di prestargli i soldi per un Pisco sour, quindi in definitiva un bel nome, ma una brutta persona. Wilfredo Caballero invece è quello che offre sempre il caffè.Vincitore: Wilfredo CaballeroMohamed Kanno - Roozbeh CheshmiPreferite ballare la tecno a Dubai o passeggiare nei giardini di Isfahan al tramonto? Bere Redbull corretta con la vodka o il té? Guardare un documentario su Netflix che parla della storia dell’hip hop oppure un film di Asghar Farhadi?Arabia Saudita contro Iran, per quanto due paesi dirimpettai, portano in questi ottavi una grande diversità. Vince l’eleganza persiana del nome Roozbeh Cheshmi.Vincitore: Roozbeh CheshmiPatrick Pemberton - Hirving LozanoIn questo ottavo si sfidano la simpatia da personaggio di Indovina Chi? della Costa Rica contro la strafottenza millennials del Messico. In un mondo ideale vincerebbero i caraibici, ma bisogna valutare l’impatto in campo. Hirving Lozano è un nome misteriosamente bello.

Esistono dei meme a tema Patrick Pemberton.

Vincitore: Hirving LozanoTrent Alexander-Arnold - Radamel FalcaoL’ottavo di livello più alto. Due grandi nomi che meritavano entrambi di fare più strada. Per scegliere il vincitore dobbiamo valutare quale dei due nomi è più versatile. In che occasione possiamo usare Radamel Falcao?

  • wrestler messicano,
  • centravanti colombiano,
  • ottocentista caraibico.

In quale invece Trent Alexander-Arnold?

  • Ammiraglio nell’Inghilterra dell’800,
  • filosofo empirico,
  • polistrumentista in un gruppo industrial,
  • spia durante la Seconda Guerra Mondiale nel Nord Africa.

Vincitore: Trent Alexander-ArnoldArkadiusz Milik - Fidel EscobarLa carica rivoluzionaria di Panama non può nulla contro la forza mistica e sensuale della Polonia.Vincitore: Arkadiusz MilikLeon Goretzka - Remo FreulerUna sfida tra Svizzera e Germania non può mai essere vinta dagli elvetici, neanche per quanto riguarda i nomi. Loro hanno Roger Federer, la Germania Florian Mayer. Huldrych Zwingli se la deve vedere con Martin Luther. Arnold Böcklin sarà anche un grande paesaggista, ma è un nome infinitamente meno fico di Caspar David Friedrich. Insomma avete capito chi ha vinto questo ottavo.Vincitore: Leon GoretzkaKepa Arrizabalaga - Ramadan SobhiL’ottavo tra Spagna ed Egitto è uno scontro tra diverse visioni dell’accoppiata tra nome e cognome, paragonabile a quello tra un calcio proattivo ed uno reattivo. Da una parte nomi corti, cognomi lunghi e possesso palla; dall’altra nomi lunghi, cognomi corti e gioco di rimessa.

Ramadan è forse un nome migliore di Kepa, ma Arrizabalaga non si può battere (altra regola per scegliere un bel nome è che i doppi sensi virili sono sempre un sì. Da questo punto di vista andavano bene anche Massimo Luongo, Lucas Biglia e Cássio).Vincitore: Kepa ArrizabalagaGylfi Þór Sigurðsson - Jens Stryger Larsen; Su al nord i nomi sono una cosa dannatamente seria. Da una parte le suggestioni elfiche di Gylfi, dall’altra la rassicurante spigolosità diStryger Larsen. Scegliere non è facile, c’è bisogno dei calci di rigore:

Nome: segna l’Islanda, sbaglia la Svezia;

Secondo nome: segnano entrambe;

Cognome: segnano entrambe;

Possibilità di passare per un giallista: sbaglia l’Islanda, segna la Svezia;

Possibilità di essere imparentati con uno dei Sigur Ros: segna l’Islanda; sbaglia la Svezia.

[@portabletext/react] Unknown block type "imageExternal", specify a component for it in the `components.types` prop

Il carattere “finto Medioevo” ben si sposa con il nome Stryger.Vincitore: Gylfi Þór SigurðssonQuarti Dai quarti dobbiamo iniziare ad entrare nel profondo dei nomi: cosa vuole comunicare quel nome? Come potrebbe influenzare l’andamento della tua vita? Wilfredo Caballero - Roozbeh CheshmiWilfredo Caballero è il nome che portano gli antieroi. Di quelli che combattono battaglie più grandi di loro, battaglie che perderanno. Sono onesti e simpatici, ma non hanno nessuna qualità se non quel nome bellissimo. Wilfredo Caballero è il vostro compagno di banco sfigato a cui volete molto bene, ma con un nome molto più bello.Roozbeh Cheshmi ha la faccia intagliata nella pietra e il carisma di mille guerrieri persiani. Nelle strade di Teheran il suo nome incute timore e rispetto. Guida la difesa e una Volvo, sul posto di lavoro è sempre puntuale. Organizza le cene con gli amici e conosce sempre dove si trova il ferramenta più vicino.Il problema del nome Roozbeh Cheshmi è che poi - quando arriva il momento di esserci - finisce per non esserci. Roozbeh Cheshmi è un nome bello e triste, e come tutte le cose belle e tristi finiscono ai quarti di finale.Vincitore: Wilfredo CaballeroHirving Lozano - Trent Alexander-ArnoldHirving Lozano è il nome che avrebbe avuto Julian Casablancas se fosse nato nel 1995. Il nome perfetto per diventare influencer su Instagram facendosi le foto sulle scalinate della New York Public Library. Hirving Lozano riesce in tutto quello che fa, dalla scuola alla musica, ma soprattutto lo sport. Ci riesce senza nessun apparente sforzo e ci riesce così bene da non farsi invidiare neanche.

Il problema è che Trent Alexander-Arnold è tutte queste cose, ma inglesi, quindi meglio.Vincitore: Trent Alexander-ArnoldArkadiusz Milik - Leon Goretzka (Secondo la stampa questo è il quarto “Cavalieri dello Zodiaco”)Tra Germania e Polonia esiste una grande rivalità, confermata da questo ottavo di fuoco in cui sfidano due nomi altisonanti e molto virili. Per decretare il vincitore è stato necessario farsi u

Attiva modalità lettura
Attiva modalità lettura