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Calcio Emanuele Atturo, Valerio Coletta e Marco D'Ottavi 10 marzo 2017 11'

Il bello dell’Europa League vol. 8

Cose che rendono frizzante la competizione europea meno frizzante.

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Possibilità di passaggio del turno dopo l’andata degli ottavi

 

Torna l’unica rubrica che vi dice le perfette percentuali di possibilità di passaggio del turno più altre cosette che a scometterci su finisce che ti ci paghi le vacanze. L’unica rubrica che vi avrebbe detto prima il risultato di Barcellona PSG 6 a 1 se solo si fosse giocata in Europa League. Solo per che siete voi, questa volta LE FACCIAMO TUTTE.

 

 

Anderlecht 95% – APOEL 5% (risultato andata 1 a 0)

 

Finora l’APOEL aveva vinto tutte le partite di Europa League giocate in casa e perso tutte quelle giocate fuori casa (tranne con l’Olympiacos che però è più o meno come giocare in casa). Per dirvi la gravità della situazione, l’ultima partita giocata fuori casa l’ha persa 2 a 0 contro l’Apollon una squadra il cui stemma è il dio Apollo e nelle cui file milita uno Joao Pedro più scarso di quello del Cagliari.

 

Quando si dice giocare in casa.

 

Questo per dirvi che le possibilità di passaggio del turno dell’APOEL Nicosia dopo questa sconfitta per uno a zero in casa sono così basse che mi prendo le prossime righe per parlarvi del fatto che – forse non lo sapevate – ma Cipro è uno dei paesi dove si caccia di più. Soprattutto uccelli. La situazione per gli uccelli a Cipro è così grave che non ci dispiace più di tanto se l’APOEL viene eliminato.

 

Cosa giocarvi: Tielemans che segna con la mina da fuori.
Cosa non giocarvi: Che l’APOEL deve fare 3 gol in 8 minuti e li fa.

 

 

Lione 65% – Roma 35% (risultato andata 4 a 2)

 

Lione Roma è stato il manifesto di come le squadre nel corso della stagione attraversano diverse fasi. Fino a poco tempo fa il Lione sembrava entrato in un vortice negativo senza fine, mentre la Roma sembrava pronta ad affrontare il cuore dell’anno calcistico alla grande. La partita di ieri ha dimostrato che basta un tempo per rivoltare la situazione: nei secondi 45 minuti i giocatori del Lione sembravano tutti missili R-37M + Diakhaby, mentre i giocatori della Roma apparivano veramente spenti. Questo per dirvi che tra sei giorni potrebbe cambiare tutto, il momentum spostarsi a favore dei giallorossi, che in casa hanno comunque un curriculum di tutto rispetto.

 

Cosa giocarvi: Fekir che salta tre avversari nella stessa azione come se fossero barattoli di pomodoro.
Cosa non giocarvi: I cambi di Spalletti prima dell’80°.

 

 

Rostov 33% – Manchester United 67% (risultato andata 1-1)

Se non era per Ibrahimovic potevamo veramente credere fino in fondo alla favola contadini comunisti eliminano simbolo del capitalismo. Ma purtroppo Ibra è qualcosa con cui tocca fare i conti pure se sei un nostalgico. Il suo assist per Mkhitaryan è la conferma – se ce ne fosse ancora bisogno – che lo svedese pensa calcio in maniera differente da tutti gli altri. Detto questo il Rostov ha giocato una buona partita e non bisogna mai dare per spacciata gente che ha superato uno dei peggiori serial killer della storia.

 

Un bel documentario sul mostro di Rostov, perché i documentari sui serial killer non sono mai troppi.

 

Cosa giocarvi: Mourinho che trova il modo di rosicare per qualcosa.
Cosa non giocarvi: Pogba che si rasa i capelli fino a formare una falce ed un martello incrociati.

 

 

FC Copenhagen 45% – Ajax 55% (risultato andata 2 a 1)

 

Un mondo in cui l’Ajax vince a ripetizione in Olanda e poi va in Danimarca e perde senza troppi problemi non è il migliore dei mondi, ma tanto è. Il Copenhagen vince grazie ad un gol di testa di Cornelius, uno che passerà tutta la vita a segnare di testa in Europa League senza che qualcuno creda davvero in lui, ma il gol subito in casa pesa parecchio sulla sfida di ritorno. Gol molto bello del peraltro molto forte Kasper Dolberg (favorito per la vittoria del premio Giocatore col futuro più luminoso ad aver segnato in Europa League) che potete vedere qui sotto. E ricordatevi che se non puoi vincere o pareggiare fuori casa, il consiglio è sempre quello di perdere 2 a 1.

 

Cosa giocarvi: Jari Litmanen inquadrato allo stadio perché è un attimo a confondere Danimarca e Finlandia.
Cosa non giocarvi: Che nel Copenhagen giochi almeno un giocatore sotto il metro e ottanta.

 

 

Olympiakos 19% – Besiktas 81% (risultato andata 1 a 1)

 

Se l’Olympiakos pensa di potersene andare a vincere o pareggiare con almeno due gol ad Istanbul, chi sono io per dirgli che non possono? Ovviamente non sono io a farlo, ma alcuni fatti che vado ad elencare:

 

– Il Besiktas è più forte.

 

– I tifosi del Besiktas sono pazzi veri, ma in un senso positivo:

 

Con una complessa manovra diplomatica Frau Merkel si è comprata il passaggio dei turchi, riducendo di qualche milione di euro il debito greco e in cambio ottenendo che Erdogan la smetta di chiamarli nazisti ogni due o tre.

 

Penso basti no?

 

Cosa giocarvi: l’amico nostalgico che vi ricorda di quando nel Besiktas giocava Federico Giunti.
Cosa non giocarvi: Un clima disteso.

 

 

Schalke 04 42% – Borussia Monchengladbach 58% (risultato andata 1 a 1)

 

Qui ragazzi devo dire che è stata davvero dura fare delle percentuali. Le due squadre si sono incontrate solo cinque giorni fa in Bundesliga e il Monchengladbach aveva fatto i bozzi allo Schalke (4 a 2 finale) mentre ieri le cose sono andate abbastanza diversamente. Lo Schalke ha giocato meglio, può anche rosicare per due legni colpiti e le ottime parate di Sommer, ma non è riuscita a vincere. Il risultato favorisce per forza di cose il Borussia minore, ma non scordiamoci mai di quel 10 Marzo 2015 in cui uno Schalke ormai morto è andato a vincere 3 a 4 al Santiago Bernabeu in degli ottavi di finale.

 

Cosa giocarvi: Telecronista che ad una certa smadonna.
Cosa non giocarvi: che il telecronista non usi il trucco A german team rimanendo fregato.

 

 

Gent 0% – Genk 100% (risultato andata 2 a 5)

Ora non è che se ce la fa il Barcellona c’è speranza per tutti. Ritorno che si giocherà solo per vedere quanti gol può fare ancora un tanzaniano in Europa League. Speriamo molti.

 

Cosa giocarvi: un’altra punizione di Malinovsky perfetta come accompagnamento alla musica coatta.

 

Cosa non giocarvi: la frase “Il Belgio si è fermato per questa partita”.

 

 

Celta Vigo █ – Krasnodar █ (risultato andata 2 a 1)

 

Se seguite questa rubrica da un po’, sapete che la nostra predilezione è diretta verso il Krasnodar. Per cui vi chiediamo di prendere il 10% di tutte le vincite che farete grazie alle percentuali che vi stiamo dando e metterle in un barattolo gigante che abbiamo posizionato all’incrocio tra Via dei Sabelli e Via di Porta Labicana (Roma, speriamo non vi sia scomodo) per finanziare la nostra trasferta in terra di Russia per seguire il ritorno di questa sfida che si presenta super avvincente. In cambio vi promettiamo di svelarvi le vere quote per il passaggio del turno che al momento abbiamo tenuto nascoste.

 

Cosa giocarvi: Che in valigia ci toccherà mettere un cappotto pesante.
Cosa non giocarvi: Che noi ci andiamo veramente a Krasnodar.

 

 

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Tags : alexandre lacazetteesteban cambiassoeuropa leagueroma

Emanuele Atturo è nato a Roma (1988). Laureato in Semiotica, è caporedattore de l'Ultimo Uomo. Ha scritto "Roger Federer è esistito davvero" (66thand2nd, 2021).

Valerio Coletta è un giocatore di basket e hockey sul prato. A 12 anni ha incontrato Alberto Angela al McDonald. Scrive in giro.

Marco D'Ottavi è nato a Roma, fondato Bookskywalker e lavorato qui e là.

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