Il bello dell’Europa League vol. 8
Cose che rendono frizzante la competizione europea meno frizzante.
Cose che non esistevano quando Cambiasso ha segnato il suo primo gol da professionista:
Ieri l’Olympiacos ha affrontato nel suo Georgios Karaiskakis Stadium (per gli amici Pireo) il Besiktas di Quaresma, Talisca e Aboubakar in quella che sulla carta era una delle sfide più accese degli ottavi. Quando nessuno se lo aspettava, ovvero al minuto 36, sul cross mancino di Ansarifard è sbucato Cambiasso e l’ha messa dentro di testa.
Il suo perfetto inserimento non ha solo sorpreso la difesa del Besiktas, ma tutti noi tifosi del calcio nati prima del 2000 convinti che il tempo di Cambiasso fosse finito, come finiscono le cose belle prima o poi – con quel velo di malinconia della stessa consistenza dei suoi capelli – e che non avremmo mai più visto El Cuchu segnare gol importanti arrivando da dietro. Questo perché l’argentino sta in giro da prima che il mondo diventasse quello che conosciamo oggi: il suo primo gol da professionista lo ha segnato con il Real Madrid Castilla nel 1997 e però ancora non ha smesso. Come omaggio a questo monumento della resistenza dei centrocampisti che segnano inserendosi andiamo a vedere un po’ di cose che non esistevano mentre Cambiasso iniziava la sua fantastica carriera:
– Facebook.
– Questo gol:
– Il secondo film di Jurassic Park.
– Gianluigi Donnarumma, Kasper Dolberg, Youri Tielemans, Ousmane Dembelé, Marcus Rashford, Gabriel Jesus.
– Quella forte sensazione che la generazione prima della tua ti abbia fregato in qualche modo, ma questa volta per davvero.
– La trap.
– La frase: “il più forte però è Ronaldo, quello vero, il Fenomeno”.
– La pecora Dolly.
– La Salida LaVolpiana.
– l’Europa League.