Il meglio dell’Europa League vol. 7
Gli spunti più luminosi dalla coppa continentale meno luminosa.
Antonio Cassano award
Inizia oggi la nostra meta-rubrica più malinconica, quella dedicata al gol più inutile del turno di Europa League. La rubrica è dedicata al gol di Antonio Cassano alla Bulgaria a Euro 2004: un gol tristemente inutile ai fini della qualificazione, coronato con un pianterello in panchina (unico momento di autentica sensibilità della carriera di Cassano).
Lo Zenit, dopo aver ceduto Hulk e Witsel in Cina, ha sicuramente perso nel talento dei singoli, ma ne ha guadagnato nel gioco. Sotto la guida tecnica di Lucescu, allenatore col marchio garanzia Europa League, i russi hanno disputato un girone ottimo vincendo le prime cinque partite e finendo come secondo miglior attacco dopo lo Shakhtar. Contro l’Anderlecht anche se sconfitti per 2 a 0 all’andata, dove avevano comunque avuto molte occasioni, non partivano del tutto battuti. Lasciato in panchina il tragicomico Ivanovic, lo Zenit ha bersagliato la trequarti dei belgi di bel gioco e occasioni alla ricerca dei gol qualificazione. Il gol del 2 a 0 è il manifesto di questa superiorità: 3 passaggi trasformano un tranquillo pallone a centrocampo in un gol facile facile di Dzyuba, la dimostrazione di quanto sia poi semplice il calcio se le distanze sono giuste e il pensiero rapido. Poco dopo arriverà anche il terzo gol per dare l’illusione ai russi. Abbiamo premiato un gol collettivo perché crediamo che sia questo il vero spirito della competizione: impegnarsi tutti insieme per novanta minuti per fare 3 gol e poi subire il gol che ti elimina nel recupero grazie all’unico tiro in porta degli avversari.