Il meglio del 2016
Gli avvenimenti sportivi più importanti di quest’anno, giorno dopo giorno, da mettere sotto la naftalina della memoria.
14 settembre – Aleksandr Ceferin è il nuovo presidente della UEFA
Avvolto dal mistero di una biografia striminzita, che ha nel penta-attraversamento del Sahara in jeep il suo highest-peak, Ceferin è il Lenny Belardo che succede a Platini. Battezzato da Infantino come “la risposta all’esigenza di cambiamento”, così come il Papa Giovane Ceferin rincorrerà nei primi tre mesi del suo pontificato una rivoluzione reazionaria, fatta di niet più o meno velati praticamente a ogni riforma proposta dalla FIFA, dall’allargamento dei partecipanti della Coppa del Mondo alla VAR.
18 settembre – Francesco Molinari vince l’Open d’Italia di golf
A dieci anni di distanza dalla prima volta, Francesco Molinari si aggiudica il suo secondo Open d’Italia dopo una lunga sfida con l’inglese Danny Willett. L’ultimo dei 262 colpi che gli permettono di chiudere a -22, uno in meno rispetto al suo avversario, arriva alla diciottesima buca con un putt in salita che manda in visibilio i ventimila spettatori presenti al Golf Club di Monza.<
21 settembre – Virginia Raggi boccia la candidatura di Roma 2024
di Andrea Agostinelli
In occasione dell’inaugurazione di Casa Italia, il presidente del Consiglio Matteo Renzi vola a Rio de Janeiro per spalleggiare Giovanni Malagò e gridare forte al mondo che Roma è pronta a ospitare le Olimpiadi del 2024. Il sostegno del Governo però non basta perché Virginia Raggi mantiene fede a quanto promesso in campagna elettorale e dice no a quella che lei definirà “l’Olimpiade del mattone”. La pietra tombale sulle speranze olimpiche doveva arrivare in un colloquio chiarificatore al Campidoglio ma Malagò attende invano l’arrivo della Raggi per 35 minuti prima di andarsene e sentire l’annuncio in conferenza stampa: “È da irresponsabili dire sì a questa candidatura” afferma la sindaca avvalorando la sua tesi con la pessima eredità lasciata sia dalle Olimpiadi del 1960 che dai più recenti Mondiali di nuoto del 2009. Pur non conoscendo le reali necessità di Roma, credo ancora che si sia trattato di un’occasione persa con troppa sufficienza.
23 settembre – Kevin Garnett si ritira
di Dario Vismara
Quando ho saputo che KG si è ritirato mi sono detto: peccato, sarebbe stato utile a Tom Thibodeau averlo ancora in giro, probabilmente. Quando poi ho scoperto che TNT gli ha affidato uno spazio speciale nei doubleheader del giovedì chiamato “Area 21” in cui ha già chiamato per due volte Rasheed Wallace, mi sono detto: beh dai, alla fine non ci è andata così male. Ricordati di premere quel “cuss button”, KG!
25 settembre – Alexander Zverev vince il suo primo torneo tra i professionisti
A San Pietroburgo ha battuto Stan Wawrinka in tre set definendosi come una delle – due o massimo tre – più grandi speranze del tennis mondiale. Riuscirà a mantenere le promesse? Se lo chiedeva Federico Principi.
25 settembre – Muore Josè Fernandez, giovane stella dei Miami Marlins
Doveva essere il futuro del baseball e della MLB. Il giorno dopo Dee Gordon, uno dei migliori amici di Fernandez, lo onora con un fuori campo. Comincia una corsa commossa tra le basi mentre l’intero stadio lo applaude. Arrivato a casa i giocatori dei Marlins, tutti con indosso la maglia di Fernandez, abbracciano Gordon in lacrime. Sarà il primo e l’ultimo fuori campo della sua stagione.
26 settembre – I Philadelphia 76ers acquistano i Dignitas e gli ApeX
La squadra NBA si tuffa con un investimento di circa 10 milioni $ totali negli eSports: dal 2017 giocheranno nel campionato nord-americano di League of Legends sotto il nome Team Dignitas.
27 settembre – Francesco Totti compie 40 anni
La cosa più simile al Natale per mezza Roma. Noi abbiamo raccolto i 40 momenti migliori della sua carriera, oltre che i migliori messaggi di auguri che il mondo gli ha dedicato.
27 settembre – Lo scandalo travolge Sam Allardyce
Il punto più basso toccato dalla federazione inglese?
2 ottobre – Il team Usa riconquista la Ryder Cup di golf
Non succedeva da otto anni.
6 ottobre – Gli Albus NoX Luna sono la prima wildcard nella storia di League of Legends a superare i gironi dei Worlds, a sconfiggere una rappresentativa coreana e a ottenere il record di 4 vittorie
Un tempo, in qualsiasi regione del mondo, non si poteva non tifare per i Gambit Gaming. Imprevedibili, atipici, che vincessero o meno non importava: finché Darien, Diamondprox, Alex Ich, Genja ed Edward hanno giocato insieme, è stata la squadra più amata. Cinque giocatori uniti dall’amicizia e dalla passione. Ad avventura finita avevano lasciato un vuoto incolmabile.
Quel vuoto, oggi, è stato riempito, almeno in parte. Provenienza simile, interpreti diversi ma la stessa identica voglia di stupire. Gli Albus NoX Luna hanno incarnato lo spirito dei Gambit Gaming scrivendo un nuovo capitolo degli annali dell’eSport. Non è stato semplice seguirli, di notte, lottando contro un fuso orario decisamente ostile. Smurf, Stejos, Kira, aMiracle e Likkrit sono stati testimoni in prima persona di un’impresa unica: sono stati necessari 66 minuti per entrare nella storia di LoL: il tempo utile per superare per la prima volta una compagine coreana e conquistare l’accesso alla fase finale.
10 ottobre- L’ultima partita di David Ortiz
A Fenway Park è la parte bassa dell’ottavo inning di gara tre dei divisional playoff. I Red Sox sono sotto 2-0 nella serie contro gli Indians. Cleveland conduce 4-2 anche questa partita. Marco Hernandez ancora non sa che tra poco sarà involontario protagonista di uno dei momenti più intensi della stagione. David Ortiz infatti conquista una base ball ma viene richiamato in panchina. Al suo posto entra in campo proprio il connazionale Hernandez, utilizzato come pinch runner. Poco dopo Cleveland porterà a casa anche questa partita.
Finisce così tra le lacrime, sue e dei tifosi, la ventennale e straordinaria carriera di Big Papi, il battitore venuto dalla Repubblica Dominicana, passato attraverso la neve (vista per la prima volta) e il gelo del Minnesota per finire dritto dritto nei cuori dei tifosi di Boston. Con la casacca dei Red Sox ha vinto tre volte le World Series: nel 2004 (la prima in 86 anni per Boston, quella della maledizione del Bambino), nel 2007 e nel 2013. Ci mancherà. (NP)
16 ottobre – Marc Marquez vince il suo terzo titolo in MotoGP
di Federico Principi
Le simultanee cadute di Valentino Rossi e Jorge Lorenzo a Motegi hanno accelerato l’inevitabile processo delle celebrazioni del terzo titolo di Marc Márquez in MotoGP. Gli scivoloni di Márquez a fine 2014 e fino a metà 2015 hanno trasformato il talento del pilota della Honda in un mix più calibrato e bilanciato tra aggressività e saggezza. Márquez ha vinto un titolo alternando gare da padrone con il pugno di ferro (Aragon, il solito Austin) ad altre in cui si è portato la calcolatrice in pista, specialmente nelle frequenti e mutevoli situazioni di pista bagnata: emblematico in questo caso il mancato assalto finale alla vittoria di Jack Miller nella gara-sprint di Assen, forte del secondo posto sicuro, della precedente caduta di Rossi e delle croniche e imbarazzanti difficoltà di Lorenzo a guidare sul bagnato, decisive più di ogni altro fattore per cancellarlo dalla lotta alla difesa del contestato titolo del 2015. Márquez ha recuperato autostima, ha riaperto il suo ciclo e si è ricandidato prepotentemente a riscrivere i record di Valentino Rossi nella storia di questo sport: forse anche per questo ha dato oggettivamente una mano a Lorenzo per battere il pesarese nel 2015.
29 ottobre – Gli SKTT1 vincono il terzo titolo mondiale in finale sui Samsung Galaxy
I coreani SK Telecom T1 conquistano i Mondiali di League of Legends per la terza volta su tre partecipazioni: 2013, 2015 e 2016. Unici due superstiti del primo titolo sono il jungler Bengi e il midlaner Faker.
3 novembre – I Chicago Cubs vincono le World Series
di Andrea Agostinelli
Il baseball non mi piace. Faccio veramente fatica a rimanere coinvolto dal gioco e sabermetrica è un termine così robotico che mi spaventa. La vittoria dei Chicago Cubs alle World Series però è riuscita a farmi superare ogni preconcetto, trascinandomi nel vortice emotivo dei festeggiamenti. Leggendo la storia di Wayne Williams, 66 anni, che ha viaggiato dal North Carolina all’Indiana per ascoltare sulla tomba del padre la radiocronaca di Gara 7 mi si è stretto il cuore. Guardando la pubblicità che la Budweiser ha dedicato a Harry Caray, lo ammetto, ho versato qualche lacrima di commozione. E ho sorriso per la signora di 90 anni che arzilla come non mai ha ammesso al giornalista che la intervistava che avrebbe festeggiato bevendo Jagermeister. 108 anni di maledizioni, sconfitte e figuracce cancellati da una Gara 7 vinta in trasferta all’extra inning dopo una temporanea sospensione per pioggia a coronamento di una rimonta nella serie da 1-3 a 4-3. La casa cinematografica che metterà le mani sui diritti non dovrà impegnarsi molto a scrivere un copione appassionante.
5 novembre – Andy Murray diventa numero 1
Se da anni molti appassionati di tennis richiedono un cambio della guardia ai vertici, Murray ha potuto accontentarli solo parzialmente. Non c’è stata nessuna rivoluzione, solo un faticoso e lentissimo arrampicamento su un Djokovic a corto di energia nervosa. Anche per questo Murray non si presenta come un altro tiranno del tennis mondiale, più come una sorta di reggente. Si prenderà qualche soddisfazione in attesa di campioni – sul serio – nuovi.
7 novembre – Steph Curry segna 13 triple in una partita, nuovo record NBA
Giusto per ricordarci che non è scomparso nel nulla, Curry segna 13 triple in una partita e si prende finalmente il record, purtroppo privando Donyell Marshall dell’unico motivo per cui il suo nome era scritto da qualche parte nei libri di storia della NBA.
12 novembre – UFC 205 a New York
L’UFC 205 al Madison Square Garden ha segnato la storia dell’MMA in diversi modi. Innanzitutto è stato il primo evento organizzato dall’UFC nella città e nello stato di New York, dopo che il divieto di praticare MMA è stato revocato ad inizio anno. In secondo luogo, è stato il luogo dell’affermazione definitiva di Conor McGregor come fenomeno sportivo globale attraverso la vittoria su Eddie Alvarez in sole due riprese. Con quella vittoria, McGregor è diventato il primo fighter nella storia della MMA a detenere contemporaneamente due titoli (pesi piuma e pesi leggeri). Ne abbiamo scritto qui.
19 novembre – L’Italia di rugby batte il Sudafrica
Nel test match di Firenze, l’Italrugby batte per la prima volta nella sua storia il Sudafrica per 20 a 18, interrompendo una striscia negativa di dodici sconfitte consecutive. Gli azzurri del rugby non avevano mai battuto una nazionale campione del mondo.
24 novembre – Gerrard si ritira
Ecco il gol preferito dallo stesso Gerrard tra i 212 della sua carriera.
25 novembre – Muore Fidel Castro, rivoluzionario, comunista, lanciatore dei Los Barbudos.
Nel 2016 se ne sono andati parecchi, ma nessuno come Fidel Castro si porta dietro il senso di un’epoca. Oltre ai suoi trascorsi nel baseball, abbiamo analizzato le sue tute, un omaggio ludico al senso dello stile di Castro, che per qualcuno nascondeva significati.