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Il futuro dell'Italia è il 4-2-4?
11 nov 2016
11 nov 2016
Cosa migliorerebbe il modulo che Ventura vuole sperimentare contro il Liechtenstein.
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Foto di Claudio Villa/Getty Images
(foto) Foto di Claudio Villa/Getty Images
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Un po’ per necessità, un po’ per l’avversario da affrontare, il Liechtenstein 183esimo nel ranking FIFA, la prossima Italia di Giampiero Ventura sarà una squadra sperimentale. Non tanto negli uomini – rispetto alla partita contro la Macedonia ci dovrebbero essere solo due cambi: un terzino destro, Zappacosta o Darmian, al posto di Barzagli, e De Rossi al posto di Bernardeschi – quanto nel modulo: Ventura, infatti, dovrebbe varare il 4-2-4. Difficilmente assisteremo a una rivoluzione, ma possiamo sperare di vedere dei miglioramenti in questi 3 aspetti.

Costruzione del gioco Ventura aveva portato a conseguenze ancora più estreme rispetto a Conte le naturali responsabilità dei difensori nella prima impostazione derivanti dal 3-5-2. Nel classico rombo incaricato di costruire l’azione dal basso, il compito di portare avanti il pallone spettava soprattutto ai centrali di fascia (Barzagli e Chiellini per intenderci), con il supporto minimo dei centrocampisti. Nella difesa a 3 di Ventura i terzini devono salire fino a che non incontrano un avversario, che ha liberato un uomo su una linea di passaggio successiva e che loro solo in quel momento devono servire, scatenando idealmente una reazione a domino nel sistema avversario. Ma con la linea a 4 del 4-2-4 le linee di passaggio si appiattiscono, e il gioco per forza di cose dovrà passare di più dai centrocampisti, che potenzialmente garantiscono un’impostazione più “pulita” e con maggiori soluzioni. Pensando al futuro, inoltre, la soluzione migliore è quella di far convivere i due centrocampisti italiani più forti: Claudio Marchisio e Marco Verratti.

Catene laterali

Esempio di combinazione stupenda sulla catena laterale.

Nonostante il nuovo modulo, non dovrebbe cambiare il flusso del gioco: dal centro verso le fasce. D’altronde il 4-2-4 è studiato apposta per allargare il campo ed esaltare gli esterni. Possiamo però aspettarci un salto di qualità nelle combinazioni sulle catene laterali, formate dalla coppia più naturale ala-terzino e non più dai tagli esterni delle mezzali una volta che il pallone era stato giocato sulla fascia. Oltretutto, l’appoggio dei due centrocampisti centrali dovrebbe rendere più facile tornare al centro del campo e riorganizzare il proprio attacco se la risalita del campo sulla fascia viene ostacolata.

Recupero del pallone

Dal 4-4-2 è più facile alzarsi in pressing.

In fase di non possesso, l’Italia di Ventura ha finora privilegiato la ricerca della solidità della propria metà campo e le sicurezze garantite dal 5-3-2. Il cambio di modulo garantisce in teoria maggiore flessibilità nella scelta della strategia difensiva, da una più prudente a una più aggressiva che punti a recuperare velocemente il pallone e in zone alte del campo: le posizioni di partenza nel 4-4-2 (la variante del 4-2-4 in fase difensiva) facilitano infatti il pressing sul primo possesso avversario. È lecito attendersi una squadra più aggressiva e con un sistema di recupero palla più strutturato: la sfida semmai sarà mantenere la solidità nella propria metà campo senza la coperta di Linus del 5-3-2. A metterci davvero alla prova, ovviamente, saranno squadre più attendibili rispetto al Liechtenstein, ma al di là del risultato è anche in partite del genere che una Nazionale deve fare piccoli passi in avanti verso un’identità definita e (il più possibile) vincente.

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