I migliori undici italiani del girone d'andata
di Roberto Pizzato (@RobertoPizzato)
Mentre guardavo la classifica marcatori della Serie A, mi sono reso conto che le prime 5 posizioni erano occupate da quattro argentini (Tevez, Higuain, Icardi e Dybala) e un francese (Ménez), e che dovevo scendere fino alla sesta posizione per trovare un italiano, il solito Di Natale. Mi chiedo se in qualche modo il livellamento verso il basso del torneo della penisola non stia livellando verso il basso anche il valore dei giocatori italiani. Allenarsi con campioni aiuta a migliorare, giocarci contro tutte le domeniche ancora di più. Il giro di boa di metà campionato è l’occasione per un primo parziale bilancio stagionale. Abbiamo così selezionato una top 11 composta da giocatori italiani e disposta su un ideale 3-4-3. L’Empoli emerge come la squadra più rappresentata, con quattro giocatori - nonostante una posizione in classifica a ridosso della zona retrocessione. Il dato dell’età rappresenta invece la nota lieta di questa selezione: ben cinque undicesimi dei selezionati sono nati negli anni ’90.
Marco Sportiello (Atalanta - 1992)
L’estremo difensore dei bergamaschi ha esordito nella massima serie nella scorsa stagione, ma è solo da quest’anno che ha guadagnato il posto da titolare. Sportiello si è opposto a 71 dei 98 tiri indirizzati verso la sua porta (73%) ed è primo per uscite effettuate (53, lo stesso numero dell’esperto De Sanctis). Giusto per dare qualche termine di paragone, Handanovic e Rafael hanno una percentuale di parate del 65%. Tuttavia va sottolineato che l’Atalanta è il team che ha concesso più tiri da fuori finora, quasi 25 più della media del torneo - dato che aumenta inevitabilmente il numero assoluto di parate del portiere brianzolo.
Gli highlights della strepitosa stagione giocata da Sportiello finora.
Andrea Ranocchia (Inter - 1988)
Se da un lato l’interista paga il rendimento non eccelso dei suoi in questo campionato, dall’altro la mancanza di solidità difensiva dei meneghini ne mette in mostra le capacità difensive. A fronte dei 128 duelli vinti in totale (secondo tra i difensori del torneo), è stato capace di fermare l’avversario con 49 tackle vincenti sui 57 effettuati. Dalla sua Ranocchia ha anche eleganza e buona tecnica: 15 i dribbling vincenti nelle 17 gare disputate durante il girone di andata.
Daniele Rugani (Empoli - 1994)
Dopo una stagione da protagonista nel campionato cadetto, il difensore scuola Empoli - ma da circa una settimana totalmente di proprietà della Juventus - ha confermato di saper sfruttare al meglio le proprie doti fisiche anche nel massimo campionato. È primo per duelli aerei vinti (55) e secondo per palle recuperate (177), ed è stato saltato solo sei volte in 19 gare. Il tutto impreziosito da due reti, le sue prime in A.
Lorenzo Tonelli (Empoli - 1990)
Sempre nelle fila empolesi troviamo il difensore italiano che ha vinto più duelli dopo la prima metà di campionato. Il centrale della squadra toscana ha vinto 129 scontri con il diretto avversario, di cui 49 di testa. Come il compagno Rugani, Tonelli è molto bravo nel recupero palla: con 186 palloni recuperati è infatti il primo in assoluto nell’attuale Serie A. Anche lui è alla prima stagione nella massima serie, ma non sembra soffrire di ansie da prestazione; al rendimento difensivo vanno aggiunte le quattro marcature siglate nelle 16 gare disputate durante il girone di andata.
Il primo goal in A di “Lorensò Tonelì”.
Christian Maggio (Napoli - 1982)
Ormai vicino alle 33 primavere, l’esterno del Napoli si conferma uno dei migliori della Serie A quando si tratta di trovare il fondo e crossare partendo dalla difesa. È settimo in classifica generale per traversoni effettuati (51), 13 dei quali hanno raggiunto un compagno, di cui 3 trasformati in assist.
Mirko Valdifiori (Empoli - 1986)
Il capitano empolese è nato a Lugo, piccolo comune del ravennate, ma è cresciuto calcisticamente nel Cesena. Nella stagione 2004/05 esordisce da professionista proprio con la maglia dei cavallucci marini, in Serie B. In Romagna racimola appena tre presenze in un paio campionati, quindi per farsi le ossa scende di categoria giocando per due anni in C1.
Ma è solo quando Valdifiori approda ad Empoli che trova la sua dimensione. Il suo rendimento in Serie A è stato sinora strepitoso: è primo per distanza nei passaggi chiave con 129, 47 in più del secondo, Pjanic. Alla fine del girone di andata è primo anche per assist totali (35), per numero di assist recapitati a compagni all’interno dell’area di rigore e per third pass (10). Nello score di Valdifiori pesano le palle inattive, ma bisogna saperle calciare bene perché diventino assist. Nazionale?
Daniele Croce (Empoli - 1982)
Come il compagno di squadra Valdifiori, l’empolese arriva nella massima serie dopo una lunga gavetta tra Serie B e Lega Pro. Lo scorso ottobre ha trovato la prima rete in A (contro il Sassuolo), ma non è per questo è lo troviamo in questa top 11. Il centrocampista empolese è secondo per palloni recuperati nella metà campo avversaria (39); ha vinto 74 duelli nella metà campo offensiva (primo tra i centrocampisti italiani) ed è anche il giocatore italiano con più dribbling riusciti all’attivo: 30, uno ogni 54’. Giusto per dare un termine di paragone, nello stesso periodo il primatista Felipe Anderson ha saltato l’uomo di media una volta ogni 25 minuti, un dato che fa riflettere sulla capacità di produrre giocatori in grado di saltare l’uomo da parte dei nostri settori giovanili.
L’emozione di trovare la prima rete in A a 32 anni.
Davide Zappacosta (Atalanta - 1992)
Per chi ha seguito la Serie B lo scorso anno, l’esterno basso atalantino non è certo una sorpresa. Quando il suo Avellino si presentò allo Juventus Stadium per una sfida di Coppa Italia, la personalità e la capacità di coprire ampie zone di campo sono apparse più che mai evidenti. Anche lui è alla prima stagione in A e viene da anni di gavetta tra B e Lega Pro. Le 16 partite disputate nel girone di andata gli hanno permesso di realizzare due reti e di piazzarsi complessivamente terzo per numero di cross effettuati, nonostante i suoi assist in area siano stati appena quattro. Insieme a Dramé è l’atalantino che prova di più il dribbling (27) e dopo il senegalese è quello che vi riesce più spesso (17).
Proprio dopo la partita contro la Juventus, voci di mercato hanno accostato Zappacosta alla Vecchia Signora.
Antonio Candreva (Lazio - 1987)
Il laziale si conferma come uno dei giocatori più bravi a saltare l’uomo, mettere la palla al centro e concludere a rete. Ha provato il dribbling 44 volte in 16 incontri, riuscendovi in 25 occasioni, solo Croce dell’Empoli ha fatto meglio tra gli italiani attualmente in A. Nessuna crossa quanto lui (90), ma soprattutto nessuno trova i compagni con i traversoni più dell’esterno azzurro (20). Dulcis in fundo i suoi 24 tiri in porta (con il 50% di precisione), solo Quagliarella ne ha effettuati di più (30) tra i giocatori italiani del nostro campionato.
Solo la lesione muscolare rimediata lo scorso dicembre è stata capace di rallentare la corsa di Candreva verso un’altra grande stagione.
Antonio Di Natale (Udinese - 1977)
Totò è un intramontabile della Serie A, e se il suo rendimento offensivo è spesso legato solo alla capacità di segnare, gli va dato atto che come terminale offensivo ha pochi eguali tra i connazionali attualmente nel nostro campionato. Al giro di boa ha messo a segno 8 reti sulle 23 realizzate in totale dai suoi, il 35%. Se ci aggiungiamo i 4 assist vincenti, il napoletano ha messo lo zampino addirittura nel 52% delle marcature bianconere.
Manolo Gabbiadini (Napoli - 1991)
Prima di passare al Napoli a inizio gennaio, l’attaccante ex Samp era stato capace di realizzare 7 goal in 14 match con la maglia doriana - ai quali vanno aggiunti 5 assist vincenti. Nel girone di andata Gabbiadini ha messo la firma in 12 delle 25 marcature della Samp (48%). Ha saltato più di un quarto delle partite disputate, ma quando ha giocato ha effettuato almeno un goal o un assist vincente ogni 94 minuti di gioco.
La calorosa accoglienza dei tifosi napoletani all’arrivo di Gabbiadini a Capodichino.
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