Conosci la tua squadra di Europa League: CSKA
Quando nel 1911 un gruppo di arditi ha fondato il CSKA di Mosca in Russia era più semplice sciare che camminare. Non stupisce, quindi, che prima del calcio fu lo sci. La società fu fondata da un gruppo di sciatori amatoriali che rispondeva alla sigla OLLS (acronimo di Obščestva Ljubitelej Lyžnogo Sporta). Nel 1912, sul sentiero del 4 ° raggio del Bosco Sokolnicheskaya, fu costruito un campo da calcio.
È nel 1923, quando anche sul calcio è soffiato il vento della Rivoluzione d’ottobre, che il governo stabilì che i soldati avrebbero giocato a calcio, in particolare nel CSKA. La polisportiva aveva però come scopo primario quello di sviluppare gli sport para-militari: atletica leggera, sollevamento pesi, calcio, pallacanestro, ginnastica, pugilato, tiro e sci, hockey su palla.
Nel 1926 il club vinse il suo primo campionato e nel 1928 cambiò nome in CDKA: Società Sportiva della Casa dell’Armata Rossa. Lo stemma del club viene incoronato, fiero, dalla stella dell’Armata Rossa, che sovrasta le bande rosse e blu originarie della polisportiva che ha visto la nascita di una ventina di sportivi onorati all’ordine di Lenin. Il premio di cui vengono insignite persone o entità che hanno portato gloria alla causa socialista.
Stiamo parlando di una società forte. Nell’era sovietica il club ha vinto 7 campionati e 5 coppe dell’URSS. Dopo lo scioglimento dell’Unione ha comunque continuato a vincere 3 campionati e 6 coppe di Russia. Artefice dei successi moderni del club è il tecnico Valerj Gazzaev, un uomo rotondo e dai baffi rassicuranti, che somiglia vagamente a Pierluigi Battista. Sotto la sua guida calma e sapiente il CSKA nel 2005 quello che forse il più prestigioso traguardo della propria storia: la vittorie della Coppa UEFA, in finale contro lo Sporting Lisbona. La difesa di quella squadra è rimasta per ⅗ quella attuale: Igor Akinfeev, Igor Ignasevich e, soprattutto, il guerriero, l’avanguardia del post-comunismo: Vasilij Vladimirovic Berezuckij. Lui, insieme al fratello, contano quasi 650 presenze col CSKA Mosca e circa 160 con la Nazionale russa. La loro proverbiale lentezza, l’impressione che si muovano per il campo con la solenne pesantezza degli Ent di Tolkien, è tutto ciò che li rende giocatori leggendari. I fratelli Berezucskij, Ignasevich e Akinfeev sono i primi cinque giocatori con più presenze della storia del CSKA.
Ieri Berezuckij era ancora al suo posto nella difesa del CSKA che ha perso per 1 a 0 in casa contro lo Sporting Lisbona. È molto difficile che la squadra riesca a ribaltare il risultato, ma il CSKA vince innanzitutto sugli spalti, dove i suoi tifosi nella partita contro la Stella Rossa hanno acceso così tanti fumogeni che sembrava di giocare su un pianeta gassoso nella costellazione dell’Europa League. Per capire chi sono i tifosi del CSKA Mosca, eccovi un video in cui si picchiano in un bosco innevato con i tifosi dello Spartak.
Un gruppo di persone che tiene molto meno alla vita umana rispetto alle proprie tute dell’Adidas.
How old are u: Mikel Balenziaga
In questa rubrica, come sapete, dovete indovinare quanti anni ha un giocatore dell’Europa League, la coppa in cui una partita di 90 minuti dura in realtà 130 anni di tempo empirico. Il protagonista di questa puntata è Mikel Balenziaga, difensore dell’Athletic Bilbao. Se amate questa rubrica lo sapete che non potete barare cercando su Wikipedia. Se durante il quiz vi viene voglia di aprire Wikipedia guardate questa rovega di Moussa Sow.
Per aiutarci ci siamo serviti dell’applicazione “How-old”, dove abbiamo messo delle foto di Balenziaga e la app ci ha detto quanti anni ha secondo il suo algoritmo.
Ecco una foto di Balenziaga in posa per la foto di rito stagionale. Secondo voi ha un naso di gomma?
Anche in questa foto, in cui Balenziaga tiene il pallone sotto braccio, l’algoritmo lo ritiene piuttosto anziano.
Qui lo vediamo protestare con le braccia aperte, il fisico di un meccanico di Tuscolana, piuttosto arrabbiato, eppure più giovane.
Ma a quanto pare secondo l’algoritmo non ci sono molti dubbi. Balenziaga ha circa 37-38 anni, come dimostra questa foto in cui cerca di stoppare una palla nonostante gli evidenti problemi motori.
Soluzione: Mikel Balenziaga ha 29 anni.
Thauvin è on fire!
https://twitter.com/OM_Officiel/status/972116260849938432
Il video sopra racchiude gli hightlights della vittoria di ieri dell’Olympique Marsiglia sull’Athletic Bilbao. Quello a cui dovete fare attenzione è il primo gol. Florian Thauvin porta palla quasi sulla linea laterale, ha un uomo davanti e uno appena alle spalle. Vicino a lui c’è Maxime Lopez, ma gli spazi a disposizione per passargli la palla sono piccoli come tic-tac, ma Thauvin dà comunque la palla al compagno con una specie di scavetto di esterno sinistro. Più che un passaggio sembra quasi che Thauvin gliela tiri addosso e che Maxime Lopez gliela restituisca quasi provando a scansarsi. In realtà non c’è niente di casuale: non è la prima volta che i due giocatori duettano ai limiti dell’area avversaria, era già successo in occasione del gol del vantaggio contro il Braga, nei sedicesimi di finale. Del resto la migliore qualità di Maxime Lopez è proprio quella di accorciare in zona palla e creare degli scambi stretti con i compagni.
Thauvin ha un grande controllo a seguire, porta palla a testa bassa, sta andando a grande velocità e non sembra avere una grande percezione di cosa ha intorno. E invece ha già letto la traccia di passaggio meglio di tutti e con l’interno sinistro serve la palla a Ocampos alle spalle della difesa dell’Athletic. Ocampos segna limitandosi a toccare il pallone con l’esterno, in controtempo sull’uscita del portiere.
È un gol che testimonia l’enorme qualità offensiva a disposizione dell’Olympique Marsiglia, ma anche lo stato di forma di Florian Thauvin, che è alla stagione della sua consacrazione e che ieri è uscito in barella per infortunio. Si sospettava una possibile rottura dell’anca, che per ora sembra scongiurata.