Il Bello dell’Europa League vol. 13
Momenti che hanno reso ancora più eccitanti le già eccitanti semifinali Lione – Ajax e Manchester UTD – Celta Vigo.
La bullizzazione del centrocampo del Celta
Adesso che vi siete riempiti gli occhi di bellezza possiamo tornare a parlare del Manchester United di Mourinho.
La cosa più impressionante del doppio confronto è stata senza dubbio l’impotenza fisica del centrocampo del Celta, ieri ulteriormente accentuata dalla convivenza in mezzo al campo di Fellaini e Pogba, su cui gli avversari molte volte non riuscivano a fare nemmeno fallo. I due hanno dominato il duello sulle seconde palle e il gioco aereo, e questo è un altro aspetto che ha reso efficace la strategia di Mourinho e sterile quella di Berrizo.
Mettetevi nei panni di Radoja, che ha dovuto subire umiliazioni di questo tipo per tutta la partita. Il centrocampista serbo sembra un gattino che cerca di acchiappare il puntatore rosso di un laser proiettato sul muro, e poi non riesce nemmeno ad abbattere Pogba lanciato in corsa verso la porta. Il francese può quindi trasformare uno strano rimpallo a centrocampo in un assist per Lingard, che però viene chiuso da una grande scivolata di Roncaglia.
O in quelli di Hernandez, che non riesce nemmeno ad arrivare ad ingaggiare un duello aereo con Fellaini. Se così si può chiamare questo strano tamponamento pattinato in cui si ritrovano coinvolti i due giocatori.
Avere una fisicità come quella di Pogba e Fellaini in mezzo al campo significa avere la possibilità di difendersi bassissimi senza nemmeno dare la possibilità all’avversario di tirare dalla distanza. E con il controllo del corpo e del pallone di Pogba, magari anche subire fallo subito dopo, spezzando l’inerzia dell’azione avversaria.
La partita assurda di Facundo Roncaglia
Roncaglia rientra insieme a Savic in quella categoria molto specifica di giocatori a cui non avresti affidato nemmeno la casa al mare quando erano alla Fiorentina e che invece hanno trovato nuova vita in Spagna. Savic ha giocato da titolare una semifinale di Champions League contro il Real Madrid, mentre ieri Roncaglia era all’Old Trafford a guidare la propria difesa con l’autorevolezza di un capitano.
La partita di Roncaglia è stata perfetta difensivamente, e anche in impostazione è stata molto elegante e mai banale. Il centrale argentino ha trovato spesso il passaggio taglia linee ed è miracolosamente riuscito a mascherare i suoi limiti tecnici e la macchinosità nella copertura della profondità.
Ecco quattro momenti in cui ieri avete pensato peccaminosamente a Roncaglia come sostituto del vostro centrale di difesa più forte della vostra squadra del cuore.
Mentre mette una toppa ad un retropassaggio pigro, togliendo il giocattolo a Rashford e costringendolo a commettere fallo.
Mentre trova con una gran verticale Guidetti, che giustamente decide di buttarla in caciara.
Mentre si lancia su un bob tra le gambe di Fellaini per rubargli il pallone.
Mentre fa sembrare Lingard veramente lento, riciclando poi il pallone sul portiere con grande eleganza.
La follia degli ultimi 10 minuti
La partita è sembrata pacificamente nelle mani dello United fino al bellissimo gol proprio di Roncaglia al minuto 40 del secondo tempo. A quel punto al Celta bastava un gol per arrivare in finale e, come si dice, ha tentato di buttare il cuore oltre l’ostacolo. Mourinho, invece, ha visto la sua stagione andare definitivamente al fallimento e quindi ha cercato in tutti i modi per far passare gli ultimi minuti facendo tutto tranne che giocare a calcio. La somma delle due cose ha dato vita ai 10 minuti più folli di questa stagione calcistica, che cercherò di riassumere in sei immagini.
Subito dopo il gol si è scatenata una rissa per un fallo su Herrera: Bailly ha provato a dare un pugno a Guidetti (ma in realtà l’ha preso abbastanza debolmente, e di striscio) e l’attaccante svedese si è buttato a terra come se fosse stato colpito da un meteorite.
Roncaglia non ha preso benissimo il gesto di Bailly e ha tentato di vendicarsi. Ecco i due che vengono alle mani in un quadro dipinto dal Caravaggio.
All’89esimo, dopo una partita passata a polemizzare con l’arbitro per un fallo non fischiato all’inizio del primo tempo, Iago Aspas ha deciso di smorzare i toni facendo il gesto delle manette. Una chiara citazione di Mourinho, tra l’altro.
Minuto 91: il Manchester United lancia la palla in avanti con il solo scopo di creare entropia. Sulla palla salta ovviamente Fellaini, che finge un colpo alla testa. L’arbitro fischia. I giocatori del Celta sono alterati.
Mancano pochi secondi alla fine e il Celta fa di tutto pur di pareggiare. Mourinho non sa più a che divinità appellarsi ma alla fine si ricorda di non aver ancora invocato l’aiuto di Crono. Con l’obiettivo di ingraziarselo inizia quindi a baciarsi l’orologio.
Ultima azione. Il Celta butta la palla in avanti a caso e incredibilmente riesce ad arrivare in area. La palla finisce miracolosamente sui piedi Beauvue che vede in mezzo Guidetti, attaccante cresciuto nelle giovanili del Manchester City. Guidetti, che ha provocato lo United per tutta la settimana, ha finalmente la possibilità di dare un senso alla sua carriera. E invece l’attaccante svedese fa un movimento sgraziato che ricorda quello di un pellicano: la palla rimbalza malamente sul piede e gli finisce sulla mano.
L’arbitro fischia tre volte. Mourinho è di nuovo in finale.
Che aria tira a Solna – SI PARTE!
Bentornati all’unica rubrica utile di questa rubrica sull’Europa League. L’unico spazio in cui i consigli pratici valgono più delle foto di Facundo Roncaglia.
In questa puntata organizzeremo l’esodo di massa verso Solna: la città in cui essere il 24 maggio, giorno della più bella finale di Europa League della storia. Essendo noi, fra le altre cose, dei sofisticati tour operator, abbiamo organizzato per voi tre diversi pacchetti viaggio, ciascuno ispirato a un protagonista dell’Europa League.
Pacchetto “Jallet”
Il pacchetto Jallet è quello dedicato ai tifosi più pigri, che possono dare solo un piccolo pezzo del loro cuore all’Europa League.
Come arrivare
Togliamo di mezzo subito i modi più semplici per arrivare, ad esempio. Se siete a Roma o a Milano potrete naturalmente prendere un volo Ryanair. La soluzione che abbiamo pensato per voi è partire il 23 e tornare il 26. 112 euro da Roma; 76 euro da Milano. Tutto liscio.
Dove alloggiare
La terza cosa a cui pensa un tifoso Jallet quando gli dicono Svezia è “legno”. In questi appartamenti ad Hammarby potrete trovare un’atmosfera perfettamente scandinava a buon mercato.
Cosa fare
Se vi abbiamo inquadrato bene, cari tifosi Jallet, la seconda cosa a cui pensate quando vi dicono “Svezia” sono gli ABBA: la peggiore o la migliore band mai esistita, a seconda del punto di vista con cui guardate alla musica.
In ogni caso a livello musicale la Svezia ha prodotto solo ottime ma oscure band metal o gli ABBA, ed è naturale che gli sia stato dedicato un museo, di cui potete avere un assaggio nel brutto video qui sotto.
Pacchetto “Ishak Belfodil”
Il pacchetto Belfodil è dedicato ai tifosi senza un soldo. D’altronde il biglietto per la finale costa tipo 900 euro, e qualcuno di voi, a quel punto, potrebbe non avere più soldi per mangiare. Questo pacchetto è pensato per voi.
Come arrivare
L’unico modo per viaggiare a costo zero in Europa è da decenni l’autostop, a patto che abbiate la faccia abbastanza tosta da non contribuire in nessun modo alle spese di viaggio. È possibile percorrere il percorso da Roma a Stoccolma in una decina di giorni circa, se siete fortunati come questo ragazzo. Vi conviene avviarvi.
Dove alloggiare
Il Kungsträdgården, il parco pubblico vicino al palazzo reale, è bello da mozzare il fiato. In questo periodo i ciliegi sono in fiore, la temperatura quasi accettabile e le panchine niente male.
Cosa fare
È molto difficile riuscire a fare qualcosa senza soldi. Se siete bravi con la giocoleria potete passare così il tempo, e nel frattempo chiedere qualcosa ai passanti.
Pacchetto “Iago Aspas”
Il pacchetto Iago Aspas è dedicato ai tifosi per cui l’Europa League è la cosa più importante. I tifosi Iago Aspas hanno letto tutte le puntate di questa rubrica e hanno visto praticamente tutte le partite di Europa League. Il loro giocatore preferito – dopo Iago Aspas – è Moussa Sow, che considerano un po’ più forte di Aguero (o anche: “Un Aguero migliore in acrobazia”). I tifosi Iago Aspas si sono licenziati già dal lavoro e dedicheranno la loro vita alla finale di Solna.
Come arrivare
I tifosi Iago Aspas vogliono spremere dall’esperienza Europa League ogni goccia di piacere possibile. Il vostro viaggio dovrà essere in bicicletta: il miglior mezzo di trasporto mai inventato dall’uomo. Se siete a Roma, i 2500 km che vi separano da Stoccolma possono essere percorsi in circa una settimana, tenendo una velocità media di 15 km/h per 24 ore al giorno senza pause. Se invece avete bisogno di riposarvi, nel frattempo, potete organizzare delle soste, prolungando il viaggio lungo due settimane minimo. Vi conviene partire subito, ma proprio subito.
Dove alloggiare
Il soggiorno minimo pensato per voi è di una settimana: arrivo il 23 con partenza il 30, con un aereo che vi costerebbe una cinquantina di euro. Per poco meno di 700 euro potrete alloggiare nella splendida cornice bucolica di Varmdo, distante appena 30 km da Stoccolma, facilmente percorribili in bicicletta.
Cosa fare
In una settimana a Stoccolma potete fare parecchie cose, compreso cercarvi un* compagn* e un lavoro, riorganizzare la vostra vita in Svezia per un anno almeno. Fino alla prossima finale di Europa League, a Lione, un altro bel posto in cui vivere. Trasformarsi in rondini che migrano seguendo le strade della più magica delle coppe europee.