Conosci la tua squadra d’Europa League: Slovan Liberec
Sopra Liberec svetta per mille metri il monte Jested, e sulla cima del monte jested svetta una torre a cupola dall’aria religiosa. Ha una forma iperboloide che pare prolungare in maniera inorganica la forma della montagna. L’ha disegnata Karel Hubacek nel 1966 e dalle sue finestre si può controllare com’è il cielo in Polonia, Germania e Repubblica Ceca. È una torre della televisione, ma anche un hotel di lusso. Ai suoi piedi la vita di Liberec scorre nevrotica dal tredicesimo secolo, quando la città era controllata dalle famiglie Bieberstein e Redern. Ma è nell’’800 che la città è esplosa, riempendosi di edifici Jugendstil, lo stile architettonico ufficiale dalla UEFA Europa League. Ma ci sono anche palazzi neo-rinascimentali, altri in stile secessione. Tra questi la Opera House, che al suo interno ha una tenda disegnata da Gustav Klimt. Definita la “Manchester di Boemia” per la forza della sua industria tessile, Liberec è quel che si definisce “un gioiello”.
Non da meno è la sua squadra, lo Slovan, che sullo stemma porta la forma mistica dello skyline della città ed è nato pochi anni prima della torre: nel 1958, grazie alla fusione tra Slavoj e Jiskra, non senza qualche resistenza di giocatori e tifosi.
Dopo alcuni anni di passione sul fondo della classifica delle serie minori, e dopo tanti tentativi falliti, grazie alla dissoluzione della Cecoslovacchia e alla nascita del campionato ceco, nel 1993, lo Slovan Liberec si è ritrovato in prima divisione. Nel 2002 lo Slovan diventa la prima squadra a vincere il campionato ceco fuori da Praga. Oggi il club è arrivato a 3 campionati e a 1 coppa nazionale nel proprio palmares. Pur non vincendo da cinque anni è riuscito comunque a spezzare, insieme al Victoria Plzen, l’egemonia dei club di Praga nel campionato ceco. O almeno a smorzarla.
Ora sta vivendo una stagione di grande difficoltà: è decimo in campionato e fuori dai gironi dell’Europa League, pur avendo giocato un discreto girone in cui ha messo insieme insieme 7 punti, con 4 gol fatti e 13 subiti: notevole senso dell’economia. Ma non smetterà mai di battere questo grande cuore boemo.