Il bello dell’Europa League 2018 vol. 14
Il meglio del meglio del meglio del meglio del ritorno delle semifinali di Europa League.
Chi sa solo di Europa League non sa niente di Europa League
Ci siamo quindi. Solo una partita ci divide dalla fine di questa rubrica. Niente più venerdì, si passerà direttamente dal giovedì al lunedì e tutte le sere in TV sarà possibile vedere solo gli arbitraggi delle partite di Champions del Real.
Ma aspettando questa apocalisse del capitalismo, vi siete preparati a sufficienza sulle finali di Europa League? Nella storia ne sono state disputate 8, una è finita ai rigori, una ai supplementari e altre 6 nei tempi regolamentari. Se siete amanti di questa rubrica – probabilmente – ve le riguardate tutte una volta a settimana, magari per caricarvi la mattina prima di andare al lavoro o all’università. Probabilmente avete la vostra partita preferita, il vostro giocatore feticcio e la vostra personale classifica dei migliori gol. In questo caso per voi sarà un lampo rispondere a questo quiz, in alternativa potete chiedere l’aiuto di Unay Emery chiamando la sede del PSG (non ha molto di meglio da fare).
- L’autore del gol più veloce nella storia delle finali di Europa League
- Kalinic
- Falcao
- Pogba
- Una di queste squadre non è mai arrivata in finale di Europa League
- Dnipro
- Fulham
- Braga
- L’autore del gol più tardo in finale escludendo i supplementari
- Ivanovic
- Forlan
- Diego
- L’unico storico marcatore nei supplementari di una finale di Europa League
- Diego
- Forlan
- Bacca
- MVP della finale del 2016
- Éver Banega
- Vitolo
- Coke (da non confondere con Koke dell’Atletico o con la bevanda)
- Uno di questi giocatori ha sbagliato un rigore nella lotteria della finale del 2014
- Sulejmani
- Luisao
- Oscar Cardozo
- Solo uno tra questi giocatori che non conosci non ha segnato in una finale di Europa League. Quale?
- Simon Davies
- Albert Meyong Zé
- Ruslan Rotan’
Risposte:
- a o b: Kalinic e Falcao hanno segnato tutti e due al minuto ‘7 di una finale di Europa League, rispettivamente in quella del 2015 contro il Siviglia e in quella del 2012 contro l’Athletic Bilbao.
- domanda a trabocchetto: tutte tre sono arrivate in finale di Europa League.
- a: Ivanovic, al minuto ‘93 per spezzare le reni del Benfica.
- b: Forlan, al minuto 116’ di un “indimenticabile” Atletico Madrid – Fulham, prima finale di Europa League della storia.
- c: Koke, autore di una doppietta in quella finale contro il Liverpool. Oggi gioca al Levante con Pazzini.
- c: Oscar Cardozo, se ci tenete potete vedere il momento in cui si fa ipnotizzare da un portiere con il nome di una marca di cattivi formaggini spagnoli proprio qui sotto.
- b: Albert Meyong Zé. Attaccante camerunense, ha giocato una mezz’oretta nella finale tra Porto e Braga senza lasciare il segno. Però nella sua bacheca compare una medaglia olimpica, vinta nel 2000 e soprattutto 7 presenze e 2 gol nel Ravenna 98’-99’.
Giocatore più Europa League: Rolando
Quanto ci abbiamo creduto: 7
Quanto è stato realmente forte: 5
Quanto è caduto in disgrazia: 6
Quanto sembra depresso: 7
Quando pensavi che i giocatori Europa League fossero più o meno tutti eliminati, arriva Rolando a spiattonare in porta un calcio d’angolo che non c’era e ti ricorda quanto questa competizione abbia bisogno di più giocatori come lui. Cresciuto calcisticamente nel Campomaiorense, Rolando è nato sull’Isola di Capo Verde, più precisamente nelle Ilhas do Barlavento. Lo si capisce anche guardando il naso schiacciato, gli occhi piccoli e le orecchie larghe tutti tratti tipici di un isolano.
Non è chiaro quando Rolando entra nei radar del calcio-che-conta, ma dopo 11 anni in Portogallo divisi tra Belenenses e Porto, il Napoli di Mazzarri decide che ha bisogno di lui per provare a vincere lo scudetto e lo porta in Italia nel gennaio del 2013 in prestito. La sua prima partita in Serie A – il 10 marzo contro il Chievo – coincide con una sconfitta che azzoppa definitivamente i sogni del Napoli, ma non quelli di Rolando che Mazzarri decide di portarsi dietro all’Inter nella stagione successiva.
A Milano Rolando indossa la maglia numero 35 e diventa famoso principalmente per l’assonanza con il personaggio del trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo. Riesce comunque a garantirsi 29 presenze nella difesa a tre di Mazzarri e segnare 4 gol, di cui uno alla Juventus. Anche all’Inter però non riesce a guadagnarsi il riscatto e torna al Porto solo per finire come nome buono da spendere negli ultimi giorni di mercato.
Dopo una parentesi non indimenticabile con la maglia dell’Anderlecht, finisce a Marsiglia, che diventa il suo buen ritiro. Tra un pastis al porto e una visita all’isola del Conte di Montecristo, Rolando difende la porta del Marsiglia insieme al fidanzato di Pamela Anderson (forse la cosa più eccitante della sua carriera), fino a che il suo posto viene preso da un centrocampista, Luiz Gustavo.
Probabilmente ci eravamo scordati di lui fino a ieri sera, quando la sua assonanza con i Ronaldo è tornata a farsi viva.