La grande partita di Amadou Haidara contro l’OM
Amadou Haidara è nato il 31 gennaio 1998. Gioca nel Salisburgo da meno di un anno e ieri ha disputato una grandissima semifinale di ritorno, segnando anche uno dei gol più belli della competizione. Il suo nome è già nei taccuini degli scout di tutta Europa, anche se probabilmente sarà lui a sostituire Naby Keita al Lipsia, che come sappiamo ha un canale preferenziale quando si parla di Red Bull.
Nel 4-1-2-1-2 del Salisburgo Haidara svolge il suo compito di mezz’ala destra unendo ad un dinamismo insensato una capacità di lettura tattica dei momenti di gioco inaspettata per un ragazzo così giovane, la cui unica altra stagione da professionista è stata nel Liefering, nella seconda divisione austriaca.
Contro il Marsiglia Haidara ha giocato una partita di una solidità spaventosa. 4 dribbling riusciti su 5 tentati, 7 contrasti vinti su 9, 3 duelli aerei, 9 palloni recuperati e 1 gol. Haidara ha costantemente vinto i duelli nella zona destra del campo contro Sanson e Ocampos, risultando anche decisivo in fase di copertura, quando negli ultimi minuti il Salisburgo si è scoperto provando a vincere la partita (dopo un recupero prodigioso sembrava anche essersi infortunato).
La geografia dei tocchi di Haidara.
Proprio il gol racconta bene lo stato di grazia di Haidara: quando il maliano ha ricevuto di spalle a 45 metri dalla porta, non sembrava un grande pericolo. Ma con un misto di velocità, potenza e tecnica Haidara è riuscito ad arrivare fino al cuore dell’area del Marsiglia e battere Pelé con un bel tocco di punta, dimostrando anche una lucidità in zona gol, una qualità che non fa mai male ad una mezz’ala.
53′ YESSS! Youngster Amadou #Haidara macht den FÜHRUNGSTREFFER der Salzburger. STARK! Es steht somit 1:0 für uns. #FCSOLM // GOOOAL FOR SALZBURG! pic.twitter.com/Lo2zcvgMRk
— FC Red Bull Salzburg (@RedBullSalzburg) 3 maggio 2018
La freddezza con cui l’account del Red Bull Salisburgo racconta il gol di Haidara.
Drammaticamente la partita di Haidara si è conclusa nel peggiore dei modi: un secondo cartellino giallo l’ha costretto ad abbandonare il campo a pochi minuti dal termine del secondo tempo supplementare. Una sanzione ricevuta per l’ennesimo tentativo di recupero al minuto 119’, a cui è seguita una reazione che dimostra anche quanto ci teneva il giovane centrocampista a questa partita.
Se il futuro del Salisburgo a questi livelli è un mistero, quello di Haidara sembra luminoso e lastricato di buone intenzioni.
5 coppie di attori che potrebbero interpretare la rivalità tra Marco Rose e Rudi Garcia
Ieri sera Marco Rose e Rudi Garcia non erano solo due allenatori con l’obiettivo di portare le loro squadre in finale di Europa League contro le aspettative della vigilia. Ieri sera Marco Rose e Rudi Garcia erano personaggi antagonisti in un bel film: geniali e nevrotici al tempo stesso, pronti a darsi battaglia in campo e fuori. Alla fine l’ha spuntata Garcia, ma non senza momenti di alta tensione: alla fine della partita tra i due c’è stato un momento di frizione piuttosto pesante che è il preludio ad un seguito, almeno cinematografico.
Ecco cinque possibili film e le coppie di attori scelte per interpretare i due
- Marlon Brando e Gerard Depardieu
Marco Rose (Marlon Brando) e Rudi Garcia (Gerard Depardieu), ormai vecchi e grassi, si incontrano nel bar di un hotel di Casablanca. Il film è girato tutto intorno al loro tavolo, costante sottofondo di piano bar, loro parlando di calcio, città, donne, insomma: vita.
- Brad Pitt e Edward Norton
Si ricompone la coppia di Fight Club, questa volta per un film in cui Marco Rose (Brad Pitt) si infila abusivamente nella vita di Rudi Garcia (Edward Norton) e gli manipola il cervello così tanto da convincerlo a farsi sostituire da lui il giorno della finale di Europa League. Alla fine del film si scopre che i due sono la stessa persona, Vincenzo Montella.
- Adam Driver e Paul Dano
Il film inizia nella zona mista dopo la fine della semifinale. Marco Rose (Adam Driver) e Rudi Garcia (Paul Dano) si chiariscono, scoprono di avere molto in comune e diventano amici. Si incontrano di nascosto nella cameretta di Garcia (Rose ci arriva salendo da un albero). Alla vigilia della finale decidono di scappare per un viaggio in autostop in giro per l’Europa. Colonna sonora dei Car Seat Headrest.
- Alan Rickman e Bruce Willis
Film omaggio alle pellicole d’azione degli anni ‘80. Rudi Garcia (Alan Rickman) vince l’Europa League e diventa sempre più cattivo tanto da prendere in ostaggio un intero grattacielo nel centro di Salisburgo. Marco Rose (Bruce Willis) non può far altro che mettersi in gioco e provare a sconfiggerlo almeno questa volta.
- Louis Garrel e Timothée Chalamet
Marco Rose (Timothée Chalamet) va in vacanza in una bellissima villa immersa nelle campagne del Cremasco. Qui per una strana coincidenza arriva anche Rudi Garcia (Louis Garrel). I due all’inizio non si sopportano, poi nasce una bellissima storia d’amore. Produzione italo-francese, fotografia magnifica.
5 chiese tornate al centro di Salisburgo
Sappiamo tutti cosa fa Rudi Garcia quando vince: rimette le chiese al centro del villaggio. La missione di ieri è stata particolarmente stimolante, visto che Salisburgo oltre che la città della musica e delle meringhe è anche la città delle chiese, soprannominata “La Roma del nord”. Ecco 5 chiese tornate da ieri al centro di Salisburgo.
- La chiesa Francescana
Col suo stile a metà tra romanico e barocco, la chiesa Francescana è un edificio inconfondibile dello skyline di Salisburgo. Da ieri il suo campanile, il Marienglocke, tra i più imponenti d’Austria, è tornato al suo posto: al centro del villaggio.
- Il monastero di San Pietro
Fondato nel settimo secolo d.C., il monastero è il cuore spirituale di Salisburgo ed è giusto che sia quindi tornato al centro. Nel cimitero potete trovare le tombe di personalità illustri quali Michael Haydn e la sorella di Mozart che, ricordiamolo, era più brava del fratello.
- La cattedrale di Salisburgo
Da sempre al centro di Salisburgo, la cattedrale da ieri ha però una centralità tutta sua, particolare. Se siete fortunati potreste ascoltare il suono inconfondibile del suo mastodontico organo.
- La chiesa di San Sebastiano
Più volte distrutta, la chiesa di San Sebastiano è un gioiello barocco il cui cimitero è stato designato sullo stile di un “campo santo” italiano. Al suo centro, quindi al centro del centro del centro, troviamo la tomba mausoleo del cardinale Wolf Dietrich, un capolavoro architettonico.
- Il monastero dei cappuccini
Tradizionalmente ubicato sul colle Kapuzinerberg, da ieri questo magnifico monastero è al centro di Salisburgo e nessuno potrà godere della magnifica vista sulla città.