Il bello dell’Europa League 2018 vol.1
È tornata la vera coppa europea.
Il gol più Europa League
Ogni settimana assegneremo il premio di “Gol più Europa League” della giornata, un gol che deve avere caratteristiche ben precise che riassumano lo spirito della competizione.
3. Radonjic in Stella Rossa – Bate Borisov
Virilità: 6,5
Assurdità: 6
Anti-epicità: 7
Paura della morte: 8
Radonjic è cresciuto nell’accademia de Futebol di Gheorghe Hagi, lo voleva prendere il Partizan Belgrado, gli ha offerto un contratto ma lui era troppo tifoso della Stella Rossa e ha rifiutato. Walter Sabatini allora, che ha un walkie talkie personale che lo avvisa quando si aprono certe situazioni per giocatori minorenni, decide di portarlo alla Roma. Radonjic, però, è pazzo. Dorme a casa di Ljajic, non parla con nessuno, sta sempre in giro e mai a Trigoria. Un anno dopo va in prestito all’Empoli e non fa una presenza neanche in primavera. Girano foto di lui in cui sembra completamente scemo. Lo ritroviamo come al solito inaspettatamente, con la maglia della sua squadra del cuore, ai bordi del calcio europeo, a segnare in Europa League a due passi dalla riga e ad esultare in uno stadio che si chiama Marakana e che sembra semplicemente in un universo parallelo.
2. Andrea Masiello contro l’Everton
Virilità: 8,5
Assurdità: 6
Anti-epicità: 7,5
Paura della morte: 0
Prima di questo gol Masiello aveva fallito altre occasioni che diresti nate solo per essere fallite da Masiello. Eppure se la caparbietà avesse un volto, avrebbe il volto di Masiello – con tutte le sfumature che volete leggervi. Il pallone calciato da Gomez prima sbatte sul gomito di Sigurdsson, poi passa in mezzo alle gambe di un altro giocatore dell’Everton per finire la sua corsa nella disponibilità di Masiello che se ne sta da solo sul secondo palo, come si è sempre soli da quando si nasce a quando si muore. E Masiello non può che segnare il primo gol Europa League della storia dell’Atalanta.
1. L’autogol di Tzedek in Apoel Beer-Sheva – Lugano
Virilità: 6
Assurdità: 6,5
Anti-epicità: 9
Paura della morte: 10
L’Apoel Beer-Sheva ha portato a casa un importante vittoria contro il Lugano e Shir Tzedek ha giocato una partita arcigna, da discreto difensore centrale qual è. Stava andando tutto per il meglio per Tzedek, quando a 20 minuti dalla fine ha intercettato questo cross mettendolo nella propria porta. Contro il tranquillo attacco del Lugano pensava di passare una buona serata, tranquilla, Shir Tzedek, ma questo gol gliel’ha fatta andare per traverso. Non c’era nessuno in area che poteva intercettare quel cross, e Tzedek ci pensa quando si rialza, guarda la palla in porta, riflette, con la lingua che cerca di toccare il naso per lo sforzo e il dubbio. Poi cerca di raccogliere la propria dignità e si rialza. L’Apoel alla fine vincerà, e questo autogol sarà servito solo ad allungare gli highlights, e questo pezzo.