Il bello delle Qualificazioni Mondiali
Momenti che giustificano l’ingiustificabile pausa delle Nazionali.
Firmino è il centravanti del Brasile che vedremo al Mondiale?
Roberto Firmino è uno di quei giocatore che occupano il range di valutazione più largo se ne parlate con i vostri amici. Uno di quelli che per qualcuno è un fenomeno assoluto, per altri un buon giocatore ma niente di più. Alcuni vi venderanno come vera la storia per cui sarebbe stato scoperto grazie a FM, anche se in realtà non spiega nulla. Per altri ancora è un mezzo giocatore, buono solo per farsi dare le dritte giuste per i concerti tecno. Quel che è certo è che le qualità di Firmino stanno sbocciando all’interno del sistema di Klopp e questo, se non è sempre evidente nella pazzia del Liverpool, lo è stato nelle ultime partite del Brasile.
Se Neymar è l’alpha e l’omega della squadra, Firmino nelle ultime due sfide contro Uruguay e Paraguay ha occupato il ruolo di falso nove col compito di abbassare il proprio raggio d’azione per liberare lo spazio alle sue spalle per la furia di Neymar e Couthino. In una squadra che sta trovando sempre più la sua strada, Firmino dovrà giocarsi il posto con Gabriel Jesus. Rispetto al giovane del Manchester City, al momento infortunato, Firmino è molto meno numero 9, e la sua interpretazione del ruolo è più quella di trequartista occulto.
In due partite nelle quali il Brasile ha segnato sette gol, Firmino giocando da centravanti ha finito senza segnare un gol, senza servire assist e tirando una sola volta in porta. Ma questo non importa. Firmino è utile perché viene incontro all’azione per dialogare coi centrocampisti e dettarne gli inserimenti, tocca il pallone una, massimo due volte, per non fermare mai il ritmo delle azioni.
Il suo gioco spalle alla porta è migliorato notevolmente come in questa occasione in cui si protegge da Godin, lo porta fuori posizione e poi serve l’esterno che premierà il centrocampista che si è inserito nello spazio liberato proprio da Firmino.
In più lavora tantissimo senza palla, sia per liberarsi e ricevere nella miglior posizione, sia per recuperare il pallone, sgravando questo peso da Neymar e Coutinho che sono quindi più liberi di correre felici per il campo.
Se questa tendenza ad abbassarsi non è necessariamente positiva per un attaccante, visto che spesso si finisce per portare su la difesa avversaria e chiudere gli spazi sulla trequarti, diventa invece utilissima quando anche i centrocampisti hanno tempi di inserimento e doti realizzative, come dimostrato dalla tripletta di Paulinho contro l’Uruguay.
Firmino sembra aver trovato quindi il modo di rendersi utile nel Brasile di Neymar e Coutinho. Se questo basterà a superare l’incredibile ascesa di Gabriel Jesus come attaccante centrale della squadra ce lo dirà solo il tempo, intanto la sua squadra è la prima a preparare le valigie per Russia 2018 e Firmino sembra aver già prenotato un posto sull’aereo.