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Il Barcellona di B
01 giu 2016
01 giu 2016
Quattro azioni in cui la squadra di Oddo sembra quella "blaugrana".
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Foto di Tullio M. Puglia/Getty Images
(foto) Foto di Tullio M. Puglia/Getty Images
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«Dovremmo suicidarci per perdere la finale». Massimo Oddo è stato molto diretto dopo il 2-0 sul Novara che dà al suo Pescara un enorme vantaggio da difendere (gli abruzzesi dovrebbero perdere con 3 gol di scarto) per conquistare la seconda finale playoff in due anni. Dopo aver mancato la promozione da underdog con due pareggi contro lo strafavorito Bologna nella scorsa stagione, il Pescara partirebbe quanto meno alla pari contro il Trapani, l’altra finalista, arrivato davanti di un solo punto al termine del campionato. La squadra di Oddo è stata una delle protagoniste principali dell’ultima Serie B e si è fatta notare per il calcio offensivo e spettacolare grazie al quale ha chiuso con il secondo miglior attacco del campionato, 69 gol, alle spalle del Cagliari, 78. Il suo gioco fatto di scambi ravvicinati palla a terra, veloci e ad alto tasso tecnico ha generato facili paragoni con il Barcellona. Affascinato da questo confronto, sono andato alla ricerca delle azioni in cui il Pescara è sembrato davvero giocare come il Barcellona. Contropiede perfetto: Torreira vs. Novara

Quando Verre difende il pallone al limite della sua area, davanti a lui ha 3 compagni pronti a ripartire, che è un po’ come quando il Barcellona tiene davanti Messi, Neymar e Suárez per farli scatenare appena viene recuperato il pallone. In questo caso Memushaj imposta il contropiede, Torreira lo gestisce alla perfezione palla al piede e Lapadula scimmiotta Messi quando rientra sul sinistro, fa una pausa e fornisce l’assist per Torreira. È il 2-0 al Novara nella semifinale d’andata. Gol in 3 passaggi: Lapadula vs. Salernitana

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Segnare in 3 passaggi contro una squadra schierata nella propria metà campo non è qualcosa che solitamente associamo al Barcellona. Eppure l’azione è da manuale del 4-3-3 e coinvolge tutti i reparti: il difensore centrale (Zuparic) che allarga alla mezzala (Verre), l’esterno d’attacco (Caprari) che entra dentro il campo e serve in maniera precisa il taglio dell’attaccante (Lapadula). I movimenti di squadra sono perfetti, la palla scorre sempre in verticale, l’assist e la finalizzazione sono di alta qualità: per assomigliare al Barcellona possono bastare anche 3 passaggi. Schema su punizione: Torreira vs. Cagliari

Il Pescara, così come il Barcellona, preferisce la qualità alla forza fisica e di conseguenza, nei calci piazzati, non ha molti saltatori. La necessità aguzza l’ingegno e a Cagliari la squadra di Oddo dimostra come si possa essere fantasiosi ed efficaci giocando palla a terra anche una punizione laterale. Quanto è grande la soddisfazione dopo essere riusciti a realizzare uno schema così elaborato? Schiacciare l’avversario: Caprari vs. Lanciano

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Quante volte il Barcellona ha dovuto affrontare squadre che si chiudono negli ultimi 30 metri? Capita anche al Pescara, che non ha paura di giocare il pallone a oltranza, arrivando pure a sbilanciarsi: quando l’azione ricomincia da Verre ci sono ben 9 giocatori abruzzesi nella trequarti del Lanciano. Al limite dell’area, poi, Benali, Lapadula e Caprari fanno venire il mal di testa ai difensori avversari prima della conclusione improvvisa e vincente di quest’ultimo. Il parallelo Pescara-Barcellona ha raggiunto un livello tale da creare un cortocircuito per cui il Barça sembra davvero interessato al capocannoniere degli abruzzesi, Gianluca Lapadula. A quanto pare, anche i paragoni più assurdi possono nascondere un briciolo di verità.

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